Le ultime dai ritiri delle due squadre. Il Milan ha due dubbi, legati alla scelta dell'esterno sinistro e di uno dei componenti delle linea mediana. Per la fascia mancina, dove mancherà Antonini, Oddo sembra essere preferito all'ex azzurro Jankulovski. A centrocampo ballottaggio tra Boateng e Flamini. Nel Napoli formazione fatta per dieci undicesimi. Il punto interrogativo è d'obbligo per il sostituto di Lavezzi. Al momento Zuniga sembrerebbe favorito su Mascara, non ancora inseritosi al meglio negli schemi di Mazzarri, e su Sosa, che finora non ha mai del tutto convinto.
MILAN (4-3-1-2): 1 Abbiati , 20 Abate , 13 Nesta , 33 Thiago Silva , 17 Oddo , 8 Gattuso , 4 Van Bommel , 27 Boateng , 70 Robinho , 7 Pato , 11 Ibrahimovic (12 Amelia , 18 Jankulovski , 76 Yepes , 16 Flamini , 28 Emanuelson , 10 Seedorf , 99 Cassano) All. Allegri
NAPOLI (3-4-2-1): 26 De Sanctis , 14 Campagnaro , 28 Cannavaro , 6 Aronica , 11 Maggio , 5 Pazienza , 23 Gargano , 8 Dossena , 18 Zuniga , 17 Hamsik , 7 Cavani (1 Iezzo , 13 Santacroce , 4 Ruiz, 9 Mascara , 21 Yebda , 77 Sosa , 99 Lucarelli) All. Mazzarri
ARBITRO: Rocchi (Firenze)
L'arbitro e i precedenti con le due squadre: Rocchi di Firenze. Il Milan vanta 5 vittorie, 1 pareggio ed 8 sconfitte in 14 precedenti assoluti, con due incroci stagionali: Milan-Juventus 1-2 il 30 ottobre e Bologna-Milan 0-3 il 12 dicembre scorso. Il Napoli ha uno score assoluto di 6 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte in 12 precedenti, con 3 incroci in stagione: 1-0 a Cagliari, 1-3 a Milano dall'Inter e 4-0 sulla Sampdoria. Rocchi è al secondo Milan-Napoli in carriera: fu 1-0 rossonero a San Siro il 2 novembre 2008.
Le curiosità del match: Milan e Napoli si ritrovano di fronte in campionato per la 126.a volta nella storia. Il bilancio dei precedenti 125 confronti diretti, tutti disputati nella massima serie, è favorevole ai rossoneri che si sono imposti in 52 occasioni contro le 33 degli azzurri. Il risultato di parità si è registrato in 40 circostanze. L’ultima vittoria del Napoli avvenne 25 anni fa: era il 13 aprile 1986 quando gli azzurri batterono il Milan 1-2 grazie alle prodezze di Giordano e Maradona. Il compianto Di Bartolomei accorciò le distanze su punizione. L’ultimo pareggio è l'1-1 della sfida dello scorso anno: il 21 marzo 2010, dunque quasi un anno fa, al vantaggio iniziale di Campagnaro rispose Inzaghi per la squadra allora allenata da Leonardo. L’ultima vittoria del Milan è relativa alla stagione 2008-2009: il 2 novembre 2008 una sfortunata deviazione di Denis su punizione di Ronaldinho all’87’ regalò il successo ai rossoneri dopo che Iezzo aveva parato un rigore a Kakà. Anche l’anno precedente il Milan aveva vinto: 5-2 del 13 gennaio 2008 con gol di Ronaldo (doppietta), Seedorf, Kakà e Pato per i padroni di casa, Sosa e Domizzi per gli ospiti.
lunedì 28 febbraio 2011
domenica 27 febbraio 2011
Intrecci di mercato tra Genoa e Napoli
Il Genoa è ad un passo dall’ingaggio del centrocampista del Napoli Michele Pazienza. Il mediano, in scadenza di contratto con il club partenopeo, non ha ricevuto le garanzie tecnico tattiche che richiedeva ed è ora pronto per firmare con un’altra società. In particolare, Enrico Preziosi si è mosso con largo anticipo rispetto ai concorrenti ed ora può vantarsi di un accordo ormai in dirittura di arrivo: “Non ho rubato Pazienza al Napoli, se il giocatore rinnova siamo comunque pronti a trattare con gli azzurri per avere il calciatore; Michele è un giocatore molto sottovalutato, ma che farebbe la nostra fortuna” afferma il presidente del Grifone; in cambio del centrocampista, il patron dichiara inoltre di essere disposto a cedere Palacio o Criscito, calciatori seguiti da De Laurentiis e già richiesti ai rossoblu in vista del prossimo calciomercato. Detto ciò, è ora facile prevedere una trattativa facile ed in fase di conclusione: il buon rapporto tra i due club, inoltre, potrebbe favorire il tutto. L’agente del giocatore D’Ippolito è già partito per Genova, con il benestare dell’allenatore Mazzarri che a centrocampo gli preferisce Gargano e spesso Yebda. (fonte Itmsport)
sabato 26 febbraio 2011
De Laurentiis: "Lavezzi? Cosa vuoi dire ad un calciatore che ha pianto per un'ora. Individuato un centrocampista più forte di Inler. Cerco in Africa il "nuovo"Maradona"
Il pulmino che collega l’aeroporto al jet Alitalia in servizio da Valencia a Roma è pieno di tifosi del Napoli. Amareggiati per l’eliminazione, non avviliti. Immaginate cosa si scatena quando sul mezzo salgono Aurelio e Jacqueline De Laurentiis... Applausi, cori da stadio, invocazioni per il prossimo mercato. Il presidente con pazienza e cortesia risponde a tutti, fa le foto, ascolta. Poi, una volta sull’aereo ha appena il tempo di sistemare i bagagli sopra le poltrone 2D e 2F che spunta alle sue spalle il taccuino del cronista: "Nooo, anche qui?". Beh, è la vigilia di Milan-Napoli, la sfida scudetto, come si fa a non parlarne? "Scudetto lo ha detto lei... Siamo sicuri che non porta male? Facciamo un’altra volta, via...". Eh ma il viaggio, all’andata affrontato con un volo privato, dura cento minuti e il secondo assalto ha successo. Aurelio si decide ad aprire il suo Manuale d’amore per il Napoli raccontando strategie, metodi di gestione, programmi, politica economica, i colpi in cantiere. Cominciando dall’attualità per spiegare come è possibile costruire una squadra di vertice avendo il bilancio in ordine.
Partiamo dalla sconfitta col Villarreal: sta pensando più all’eliminazione dalla coppa o al partitone di lunedì a San Siro?
"Guardi, io durante la partita sono uno svizzero, glaciale, controllatissimo, mentre mia moglie che è di Ginevra è una tifosa scatenata. Dopo la partita però, se è andata male, ho dieci minuti in cui mi si deve lasciare in pace. Alla fine mi calmo e rientro nel presidente e quindi oggi dico guardiamo avanti. Per carattere sono portato a dimenticare in fretta. E’ stata una notte stregata, i nostri hanno giocato molto bene. Mettiamocela alle spalle".
I tifosi si chiedono come mai Lavezzi sotto rete perda freddezza e lucidità: lei al Pocho ha detto qualcosa?
"Ma figuriamoci, cosa vuoi dire a un giocatore che negli spogliatoi ha pianto per un’ora?".
Rimpiange anche lei l’assenza di Cavani nel primo tempo?
"No, io sono allineato con le scelte di Mazzarri, le comprendo e le condivido. Senza la squalifica di Lavezzi ci sarebbe stata una gestione diversa".
Cosa apprezza maggiormente del suo tecnico?
"Intanto, è una persona perbene. In secondo luogo è un toscano e io mi sono sempre trovato bene, nel cinema, con i toscani: Benigni, Nuti, Monicelli, Neri Parenti, Veronesi, Ceccherini, Hendel... Parlando del tecnico, ritengo che la sua grande qualità sia la conoscenza approfondita del calcio, sia nella teoria che nella pratica, per cui i suoi schemi di gioco filano in automatico anche in base a come si dispongono gli avversari. Ecco, Mazzarri ha questa grossa capacità di saper leggere le partite. E riesce, nelle sostituzioni, a conciliare la logica con la necessità".
Com’è nata l’idea Cavani?
"Proprio da un confronto con Mazzarri e poi dal rapporto eccellente che ho sempre avuto con Zamparini. Fu lui il nostro sponsor in C, col marchio "Mandi" e non l’ho dimenticato. Ma seguo con piacere tutte le squadre del Sud. Volevo Cavani 3 anni fa, così quando seppi da Mazzarri che piaceva anche a lui, e poteva fare al caso nostro, trovai l’accordo con Zamparini in due minuti".
El Matador o Ibrahimovic: fra lei e Berlusconi chi ha fatto il colpaccio di mercato 2010?
"Ma no, guardo in casa mia e dico che Cavani ha appena compiuto i 24 anni. Ed è l’attuale capocannoniere..."
E’ difendibile Cavani dal probabile assalto dei più ricchi club europei?
"Certo, i contratti valgono anche nel calcio o no?".
Eh, presidente sa come vanno queste cose: propongono il triplo al giocatore e il suo procuratore comincia a muoversi...
"Non voglio credere che esista solo il denaro. Cavani è un idolo di Napoli, tanti si identificano in lui, lo portano come esempio, lo amano. Ha un contratto lungo ed è un atleta di Dio: non vorrà deludere chi lo ha eletto a beniamino, rispetterà la volontà del club".
L’anno prossimo gli affiancherete qualcuno? Si parla di un’opzione su Matavz.
"Il mio progetto è quello di avere 22 giocatori sullo stesso piano in modo che al calo di forma di uno si rimedi con le qualità di un altro. Ogni stagione inserisco almeno tre elementi di rinforzo, per il prossimo anno abbiamo già preso il difensore argentino Fernandez, che sta ultimando la stagione nel River Plate. Per l’attacco ne abbiamo diversi nel mirino. Non mi chieda nomi, però, altrimenti i costi lievitano. Le aggiungo che arriverà pure un centrocampista".
Beh, che siate su Inler non è un mistero.
"Vabbè, questo posso confermarlo: è un giocatore che ci interessa. Però ne abbiamo individuato un altro per lo stesso ruolo, ha ventidue anni e sarebbe un colpo più conveniente sotto il profilo dell’investimento. Valuteremo".
Certo che quel Borja Valero regista del Villarreal, ha fatto un partitone...
"Sì, l’ho ammirato anch’io: quanti anni ha?"
Appena 26… Li vuole proprio tutti giovani?
"Amo lavorare con i giovani, anche nel cinema. Hanno forza, entusiasmo. E poi in questo calcio bisogna evitare di accumulare un forte passivo".
Questo significa che il Napoli di De Laurentiis non potrà mai acquistare il nuovo Maradona investendo cinquanta milioni?
"Qui le rispondo mai dire mai... Poi aggiungo che tutti cercano il nuovo Maradona e allora bisogna essere bravi a scovarlo a 15-16 anni magari in Africa, oltre che tra Brasile e Argentina. Una volta portato a casa, ai 17-18 anni non lo farei crescere in un campionato minore, lo metterei subito insieme con quelli della prima squadra. Dai quali può imparare".
Si aspettava quest’anno di lottare per il titolo o è stata una sorpresa?
"Beh, se devo parlare da presidente dico che mi starebbe bene arrivare quinto visto che l’anno scorso eravamo sesti. Poi se parla il tifoso, beh divento bulimico e le dico che non mi accontento mai e che mi sento pronto per vincere tutto e subito...".
Li sceglie lei i calciatori da acquistare?
"Nei primi anni mi fidavo dei miei collaboratori. Ora sono più presente ma sempre con umiltà. Lascio a tecnico e dirigenti le operazioni a costo zero. Se c’è da fare un investimento importante, ecco che intervengo personalmente".
E come è riuscito a creare un club che produce risultati senza andare in rosso?
"Credo al lavoro di gruppo, mi piace formare una squadra affiatata sia nel cinema che nel calcio. Abbiamo sfruttato bene merchandising e marketing, siamo l’unica società che si autoproduce, troviamo risorse, insomma, e stiamo attenti agli sprechi. Diciamo che ho applicato le regole dell’industria più complicata al mondo, quella del cinema, che conosco molto bene. Le ho trasportate nel mondo del calcio e questa mia decisione ha funzionato".
Come gestirebbe i diritti collettivi per il futuro?
"Dei rapporti della Lega con Infront parliamo magari in una prossima puntata. Ne potrebbe uscire un film giallo o comico. Vedremo".
Fonte:Gazzetta dello Sport
Partiamo dalla sconfitta col Villarreal: sta pensando più all’eliminazione dalla coppa o al partitone di lunedì a San Siro?
"Guardi, io durante la partita sono uno svizzero, glaciale, controllatissimo, mentre mia moglie che è di Ginevra è una tifosa scatenata. Dopo la partita però, se è andata male, ho dieci minuti in cui mi si deve lasciare in pace. Alla fine mi calmo e rientro nel presidente e quindi oggi dico guardiamo avanti. Per carattere sono portato a dimenticare in fretta. E’ stata una notte stregata, i nostri hanno giocato molto bene. Mettiamocela alle spalle".
I tifosi si chiedono come mai Lavezzi sotto rete perda freddezza e lucidità: lei al Pocho ha detto qualcosa?
"Ma figuriamoci, cosa vuoi dire a un giocatore che negli spogliatoi ha pianto per un’ora?".
Rimpiange anche lei l’assenza di Cavani nel primo tempo?
"No, io sono allineato con le scelte di Mazzarri, le comprendo e le condivido. Senza la squalifica di Lavezzi ci sarebbe stata una gestione diversa".
Cosa apprezza maggiormente del suo tecnico?
"Intanto, è una persona perbene. In secondo luogo è un toscano e io mi sono sempre trovato bene, nel cinema, con i toscani: Benigni, Nuti, Monicelli, Neri Parenti, Veronesi, Ceccherini, Hendel... Parlando del tecnico, ritengo che la sua grande qualità sia la conoscenza approfondita del calcio, sia nella teoria che nella pratica, per cui i suoi schemi di gioco filano in automatico anche in base a come si dispongono gli avversari. Ecco, Mazzarri ha questa grossa capacità di saper leggere le partite. E riesce, nelle sostituzioni, a conciliare la logica con la necessità".
Com’è nata l’idea Cavani?
"Proprio da un confronto con Mazzarri e poi dal rapporto eccellente che ho sempre avuto con Zamparini. Fu lui il nostro sponsor in C, col marchio "Mandi" e non l’ho dimenticato. Ma seguo con piacere tutte le squadre del Sud. Volevo Cavani 3 anni fa, così quando seppi da Mazzarri che piaceva anche a lui, e poteva fare al caso nostro, trovai l’accordo con Zamparini in due minuti".
El Matador o Ibrahimovic: fra lei e Berlusconi chi ha fatto il colpaccio di mercato 2010?
"Ma no, guardo in casa mia e dico che Cavani ha appena compiuto i 24 anni. Ed è l’attuale capocannoniere..."
E’ difendibile Cavani dal probabile assalto dei più ricchi club europei?
"Certo, i contratti valgono anche nel calcio o no?".
Eh, presidente sa come vanno queste cose: propongono il triplo al giocatore e il suo procuratore comincia a muoversi...
"Non voglio credere che esista solo il denaro. Cavani è un idolo di Napoli, tanti si identificano in lui, lo portano come esempio, lo amano. Ha un contratto lungo ed è un atleta di Dio: non vorrà deludere chi lo ha eletto a beniamino, rispetterà la volontà del club".
L’anno prossimo gli affiancherete qualcuno? Si parla di un’opzione su Matavz.
"Il mio progetto è quello di avere 22 giocatori sullo stesso piano in modo che al calo di forma di uno si rimedi con le qualità di un altro. Ogni stagione inserisco almeno tre elementi di rinforzo, per il prossimo anno abbiamo già preso il difensore argentino Fernandez, che sta ultimando la stagione nel River Plate. Per l’attacco ne abbiamo diversi nel mirino. Non mi chieda nomi, però, altrimenti i costi lievitano. Le aggiungo che arriverà pure un centrocampista".
Beh, che siate su Inler non è un mistero.
"Vabbè, questo posso confermarlo: è un giocatore che ci interessa. Però ne abbiamo individuato un altro per lo stesso ruolo, ha ventidue anni e sarebbe un colpo più conveniente sotto il profilo dell’investimento. Valuteremo".
Certo che quel Borja Valero regista del Villarreal, ha fatto un partitone...
"Sì, l’ho ammirato anch’io: quanti anni ha?"
Appena 26… Li vuole proprio tutti giovani?
"Amo lavorare con i giovani, anche nel cinema. Hanno forza, entusiasmo. E poi in questo calcio bisogna evitare di accumulare un forte passivo".
Questo significa che il Napoli di De Laurentiis non potrà mai acquistare il nuovo Maradona investendo cinquanta milioni?
"Qui le rispondo mai dire mai... Poi aggiungo che tutti cercano il nuovo Maradona e allora bisogna essere bravi a scovarlo a 15-16 anni magari in Africa, oltre che tra Brasile e Argentina. Una volta portato a casa, ai 17-18 anni non lo farei crescere in un campionato minore, lo metterei subito insieme con quelli della prima squadra. Dai quali può imparare".
Si aspettava quest’anno di lottare per il titolo o è stata una sorpresa?
"Beh, se devo parlare da presidente dico che mi starebbe bene arrivare quinto visto che l’anno scorso eravamo sesti. Poi se parla il tifoso, beh divento bulimico e le dico che non mi accontento mai e che mi sento pronto per vincere tutto e subito...".
Li sceglie lei i calciatori da acquistare?
"Nei primi anni mi fidavo dei miei collaboratori. Ora sono più presente ma sempre con umiltà. Lascio a tecnico e dirigenti le operazioni a costo zero. Se c’è da fare un investimento importante, ecco che intervengo personalmente".
E come è riuscito a creare un club che produce risultati senza andare in rosso?
"Credo al lavoro di gruppo, mi piace formare una squadra affiatata sia nel cinema che nel calcio. Abbiamo sfruttato bene merchandising e marketing, siamo l’unica società che si autoproduce, troviamo risorse, insomma, e stiamo attenti agli sprechi. Diciamo che ho applicato le regole dell’industria più complicata al mondo, quella del cinema, che conosco molto bene. Le ho trasportate nel mondo del calcio e questa mia decisione ha funzionato".
Come gestirebbe i diritti collettivi per il futuro?
"Dei rapporti della Lega con Infront parliamo magari in una prossima puntata. Ne potrebbe uscire un film giallo o comico. Vedremo".
Fonte:Gazzetta dello Sport
giovedì 24 febbraio 2011
Mazzarri: "Sfortunati negli episodi. Usciamo immeritatamente"
Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Siamo stati sfortunati negli episodi. Tutto ci ha remato contro; dai due pali presi , al secondo gol preso in modo rocambolesco, passando per la clamorosa palla gol fallita per il raddoppio. Le occasioni più nitide le abbiamo fatte noi. Arbitraggio? Meglio non parlarne. Se è per quello, c’era un rigore a nostro favore anche all’andata. Evidentemente era già scritto che non dovessimo passare il turno. Usciamo dalla coppa immeritatamente ma posso dire con orgoglio che l’abbiamo onorata fino in fondo”.
Cavani ha dato la scossa alla partita. Col senno di poi rimpiange di non averlo fatto giocare dal primo minuto?: ” Chi l’ha visto giocare domenica scorsa contro il Catania si sarà reso conto che l’uruguyano era allo strenuo delle forze. Aveva bisogno di un po’ di riposo. Oggi ha fatto benissimo; sfortunato anche lui per il palo preso”.
Villarreal, Rossi: “Noi giochiamo la palla, Napoli più fisico"
Giuseppe Rossi, attaccante del Villarreal e della nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais. Ecco quanto tradotto ed evidenziato in anteprima da Tutto Napoli.net: “Giocare al San Paolo è stato davvero emozionante, i tifosi azzurri vivono il calcio con molta intensità. Questa sera al Madrigal ci saranno circa 3000 supporter del Napoli, sarà sicuramente una bella atmosfera. Contro gli azzurri sarà uno scontro di stili: a noi piace passare e spostarci, il possesso palla, loro sono una squadra che corre per tutti i 90’, molto fisica. Saremo favoriti dalle dimensioni del campo, perché molto piccolo e quindi sarà più determinante la nostra tecnica che la loro corsa. Chi scelgo tra Lavezzi e Cavani? Il pocho può cambiare il ritmo del gioco perché cerca il dribbling per fare gol, mentre l’uruguagio è più finalizzatore. Dovremo prestare attenzione ad entrambi”.
Sul calcio italiano: “E’ inferiore a quello della Premier, della Liga e della Bundesliga. Prandelli sta tentando di dare una scossa all’ambiente cercando di inserire in nazionale giovani di valore e prospettiva: l’abbiamo visto contro la Germania, dove ha convocato me, Cassano e Giovinco. Negli ultimi anni si è cercato il giocatore più fisico che quello tecnico. Gli ultimi grandi calciatori con un alto tasso tecnico sono stati Baggio, Del Piero e Totti. Il calcio è cambiato e le squadre che vincono sono quelle che tengono la palla”.
Sul suo passato: “Da bambino ero tifoso del Milan di Sacchi e di Capello. Ho accumulato tantissima esperienza. Ho 24 anni ma già ho calcato i campi di Italia, Inghilterra e Spagna. Il trasferimento dal Parma al Manchester? Sacchi, ds degli emiliani, cercò in ogni modo a convincermi di restare, ma è stato impossibile dire di no ad Alex Ferguson”.
Sul calcio italiano: “E’ inferiore a quello della Premier, della Liga e della Bundesliga. Prandelli sta tentando di dare una scossa all’ambiente cercando di inserire in nazionale giovani di valore e prospettiva: l’abbiamo visto contro la Germania, dove ha convocato me, Cassano e Giovinco. Negli ultimi anni si è cercato il giocatore più fisico che quello tecnico. Gli ultimi grandi calciatori con un alto tasso tecnico sono stati Baggio, Del Piero e Totti. Il calcio è cambiato e le squadre che vincono sono quelle che tengono la palla”.
Sul suo passato: “Da bambino ero tifoso del Milan di Sacchi e di Capello. Ho accumulato tantissima esperienza. Ho 24 anni ma già ho calcato i campi di Italia, Inghilterra e Spagna. Il trasferimento dal Parma al Manchester? Sacchi, ds degli emiliani, cercò in ogni modo a convincermi di restare, ma è stato impossibile dire di no ad Alex Ferguson”.
mercoledì 23 febbraio 2011
De Laurentiis ha fretta, vuole blindare Cavani!
Un gioiello del genere merita tanto e soprattutto impone al Napoli di non perdere tempo nell’operazioni di riscatto che sono previste per Edinson Cavani, autentico trascinatore del Napoli stellare. Il Napoli e il Palermo dovranno incontrarsi a fine campionato per il riscatto già fissato! De Laurentiis non vuole perdere tempo, l’obbligo di riscatto non fa temere altro ma si sa che nel calcio meglio chiudere prima una situazione già discussa. Il Napoli è pronto a riscattare il suo Matador, quel Cavani che è davvero in procinto di regalare ai partenopei ancora emozioni. L’operazione Cavani al Napoli costerà 20 milioni in totale fra acconto e riscatto, ma bisogna ribadire quanto sia adesso il valore di mercato dell’uruguayano del Napoli. Cavani e il Napoli stanno vivendo un momento magico e proprio per questo motivo De Laurentiis non vuole perdere altro tempo e blindare il Matador. Molti club europei farebbero follie per avere Cavani, il City ad esempio non ha nascosto la volontà di spendere tanti milioni per l’uruguayano del Napoli ma De Laurentiis non mollerà mai soprattutto adesso in questo momento di splendore. Cavani al Napoli scriverà pagine importanti e il popolo partenopeo può solamente sognare ad occhi aperti. Cavani è blindato.
martedì 22 febbraio 2011
Oliviero Beha: "Scudetto al Napoli? Per il Palazzo sarebbe perso..."
Il noto giornalista Oliviero Beha (nella foto) si è espresso anch'egli sulla questione arbitrale nel corso del suo editoriale su Il Fatto Quotidiano: "Delle prime tre squadre in classifica, solo una ha vinto senza aiuti arbitrali e anzi ha sbagliato un rigore peraltro apparso ineccepibile. Dico del Napoli ovviamente, che a dimostrazione di quel 'ci sta tutto nel livellamento verso il basso' che paghiamo nelle Coppe e in Nazionale ha anche trovato il modo di soffrirselo, e soffriggerselo, il successo sul Catania in zona retrocessione. Ma non ha avuto regali arbitrali. Invece - ma tu guarda lo spirito del tempo sotto la Madonnina evocato più volte anche da Moggi defenestrato nel 2006 dalla Mole ma profondo conoscitore del ramo -, la prima e la terza, il Milan e l'Inter, hanno vinto di misura grazie a sesquipedali errori arbitrali. Ho apprezzato molto, e lo dico senza ironia, gli esperti in studio del digitale di Mediaset che fin dall'intervallo di Chievo-Milan hanno rimarcato il braccio di Robinho abbonato dall'arbitro Banti in un modo raccapricciante. Provate solo a immaginare se fosse accaduto a Pellissier, dall'altra parte. Mani, era mani, gol da annullare hanno chiosato Pistocchi e soci. Poi nel dopo partita sono scivolati in una sorta di resipiscenza (non è una parolaccia) mentre veniva intervistato quel sagace Allegri, arrampicandosi sul fatto che fortunatamente poi il Chievo aveva pareggiato e quindi il gol di Robinho, pur irregolare, non era stato decisivo. Valutazione che tratta la matematica più o meno come una Ruby qualsiasi: ma scusate, se è finita 2-1 per il Milan, al di là di come vanno le partite se segna prima uno o l'altro e in base a quando segnino, senza il gol di Robinho finiva 1-1, stando così le cose. Due punti in meno, o non so più far di conto? L'obiezione di Galliani sarebbe: e bravo tu, il giorno prima anche l'Inter - terza in classifica - aveva battuto il Cagliari con un gol solo e segnato con Ranocchia in macroscopico fuorigioco. Gol anch'esso da annullare. Quindi, potrebbe evincerne il Galliani, ci è stato semplicemente ridato il maltolto. Non fa una piega, se si accetta la logica per cui ci sono due squadre, le milanesi, dove prima ce ne erano tre, le stesse più la Juve e qualche volta la Roma, che si spartiscono le spoglie di campionato e potere. Ma il Cagliari e il Chievo sono due squadre di fessi? Ditecelo, così si fa prima. E il Napoli di De Laurentiis, ammesso che tenga fino in fondo per suo merito, avrebbe perfino il diritto di vincere il campionato o sarebbe uno scudetto 'perso' per il Palazzo perchè uscito da Milano? Lo so, sono teorie moggesche almeno all'apparenza: ma invece di ricadere sotto le definizioni di comodo, perchè non si risponde alla domandina semplice semplice che segue. Se fosse accaduto alla Juve di Moggi sotto forma di Ranocchia e di Robinho quello che abbiamo appena visto, avreste pensato alla buona fede degli arbitri o a una loro 'cricca' teleguidata dal Belfagor di Monticiano via Civitavecchia? Sì? Davvero? Bugiardi, non vi mentite addosso, oppure spiegatemi il motivo perchè allora gli arbitri erano dei delinquenti e adesso sono dei fischietti garruli e distratti".
Biglietti pubblico neutrale per la finale di Dublino
Parte oggi la vendita al pubblico internazionale dei biglietti per la finale di UEFA Europa League 2011 in programma mercoledì 18 maggio alla Dublin Arena.
Il portale dei biglietti per la finale di UEFA Europa League è stato aperto lunedì 21 febbraio alle ore 12.00CET con la vendita al pubblico internazionale, esclusivamente attraverso UEFA.com.
Sarà possibile richiedere un massimo di due tagliandi a testa (della stessa fascia di prezzo) per un periodo di quattro settimane dal 21 febbraio al 21 marzo (lunedì). Ciascun richiedente dovrà compilare un modulo online. L’assegnazione avverrà per estrazione.
Una volta chiusa la finestra di vendita, tutte le richieste valide saranno inserite in un’urna, indipendentemente dall’ordine cronologico di arrivo, per determinare a quali tifosi saranno assegnati i biglietti per la finale alla Dublin Arena. Tutti gli ordini di acquisto non conformi ai Termini e Condizioni per l’emissione dei biglietti saranno rigettati.
I biglietti saranno suddivisi in quattro fasce di prezzo – Fascia 1 €135, Fascia 2 €105, Fascia 3 €80 e Fascia 4 €50 – e sarà applicato un sovrapprezzo per spese di segreteria:
Il pagamento può essere effettuato esclusivamente con carta di credito (MasterCard o Visa). I richiedenti saranno informati entro giovedì 31 marzo sull’esito dell’estrazione. I tagliandi saranno quindi inviati per posta raccomandata non più tardi del 18 aprile.
E’ possibile richiedere l’acquisto di tagliandi per sedie a rotelle. Ciascun biglietto per sedia a rotelle di €50 comprende un posto gratuito per un accompagnatore (si prega di consultare la sezione biglietti per la finale di UEFA Europa League per ulteriori informazioni).
Per domande in merito alla richiesta di biglietti non inserite nella sezione FAQ, i tifosi possono contattare il servizio clienti predisposto dalla Football Association of Ireland (FAI) appositamente per l’emissione dei biglietti della finale di UEFA Europa League:
Email: uelfinal2011@fai.ie
Telefono: 0844 277 9964 – Gran Bretagna e Irlanda del Nord; 00 353 818 903001 - clienti internazionali
(lun-ven dalle 09.00 alle 17.00 ora locale, festivi esclusi)
Tutti i biglietti sono diretti a un pubblico neutrale che desidera assistere alla finale di un torneo che, alla sua seconda edizione, sta raccogliendo al meglio l’eredità della Coppa UEFA.
Fonte:www.uefa.com
Il portale dei biglietti per la finale di UEFA Europa League è stato aperto lunedì 21 febbraio alle ore 12.00CET con la vendita al pubblico internazionale, esclusivamente attraverso UEFA.com.
Sarà possibile richiedere un massimo di due tagliandi a testa (della stessa fascia di prezzo) per un periodo di quattro settimane dal 21 febbraio al 21 marzo (lunedì). Ciascun richiedente dovrà compilare un modulo online. L’assegnazione avverrà per estrazione.
Una volta chiusa la finestra di vendita, tutte le richieste valide saranno inserite in un’urna, indipendentemente dall’ordine cronologico di arrivo, per determinare a quali tifosi saranno assegnati i biglietti per la finale alla Dublin Arena. Tutti gli ordini di acquisto non conformi ai Termini e Condizioni per l’emissione dei biglietti saranno rigettati.
I biglietti saranno suddivisi in quattro fasce di prezzo – Fascia 1 €135, Fascia 2 €105, Fascia 3 €80 e Fascia 4 €50 – e sarà applicato un sovrapprezzo per spese di segreteria:
Il pagamento può essere effettuato esclusivamente con carta di credito (MasterCard o Visa). I richiedenti saranno informati entro giovedì 31 marzo sull’esito dell’estrazione. I tagliandi saranno quindi inviati per posta raccomandata non più tardi del 18 aprile.
E’ possibile richiedere l’acquisto di tagliandi per sedie a rotelle. Ciascun biglietto per sedia a rotelle di €50 comprende un posto gratuito per un accompagnatore (si prega di consultare la sezione biglietti per la finale di UEFA Europa League per ulteriori informazioni).
Per domande in merito alla richiesta di biglietti non inserite nella sezione FAQ, i tifosi possono contattare il servizio clienti predisposto dalla Football Association of Ireland (FAI) appositamente per l’emissione dei biglietti della finale di UEFA Europa League:
Email: uelfinal2011@fai.ie
Telefono: 0844 277 9964 – Gran Bretagna e Irlanda del Nord; 00 353 818 903001 - clienti internazionali
(lun-ven dalle 09.00 alle 17.00 ora locale, festivi esclusi)
Tutti i biglietti sono diretti a un pubblico neutrale che desidera assistere alla finale di un torneo che, alla sua seconda edizione, sta raccogliendo al meglio l’eredità della Coppa UEFA.
Fonte:www.uefa.com
lunedì 21 febbraio 2011
Mazzarri: "Il Napoli onora il calcio. Squalifica Lavezzi? Penalizzati nel momento migliore"
Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium, ha rilasciato alcune dichiarazioni al temine della gara. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Posso dirmi veramente soddisfatto. Dopo un trittico di gare incessante, affrontare il Catania poteva rivelarsi pericoloso. Gli avversari erano freschi e dalle buone individualità. Si è rischiato qualcosa nel finale, ma, tirando le somme, abbiamo dimostrato di essere squadra. Posso contare su 24 giocatori. Non ci sono gregari. I meccanismi continuano a funzionare al di la del singolo. Squalifica Lavezzi? Dispiace molto. Il Napoli onora il calcio. Essere penalizzati nel momento migliore non è facile da mandar giù. Sostituire il Pocho è complicato, ma l’emergenza non ci ridimensiona. Si è giocato col Villarreal soltanto tre giorni fa eppure la tenuta fisica dei ragazzi non ne ha risentito. Questo è un chiaro segnale di crescita”.
Se potesse scegliere, a chi affiderebbe il fischietto per Milan –Napoli?: “Mi auguro che non si guardino maglie, stadio o blasone. Vorrei che semplicemente si applicasse il regolamento".
Se potesse scegliere, a chi affiderebbe il fischietto per Milan –Napoli?: “Mi auguro che non si guardino maglie, stadio o blasone. Vorrei che semplicemente si applicasse il regolamento".
domenica 20 febbraio 2011
L Inter vince ma non convince
Vittoria non proprio meritata per i nerazzurri che vanno in vantaggio dopo 9 minuti del primo tempo con un gol di ranocchia in netta posizione di fuorigioco, il Cagliari gioca molto bene ma non riesce ad essere concreto davanti Julio Cesar ed adesso l'Inter e temporaneamente al secondo posto in classifica in attesa della partita del Napoli di questa sera contro il Catania.
Noi dobbiamo vincere senza aiuti e dimostrare che siamo più forti di qualsiasi cosa accada ed io mi aspetto una reazione veemente dello squadrone azzurro forza ragazzi noi saremo sempre al vostro fianco
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Noi dobbiamo vincere senza aiuti e dimostrare che siamo più forti di qualsiasi cosa accada ed io mi aspetto una reazione veemente dello squadrone azzurro forza ragazzi noi saremo sempre al vostro fianco
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sabato 19 febbraio 2011
Napoli, squalifica Lavezzi: ecco il comunicato della società
La Societa’ Sportiva Calcio Napoli prende atto con amarezza e sconcerto della sentenza con cui la Corte di Giustizia Federale, senza spiegarne neanche succintamente le motivazioni, ha confermato le tre giornate di squalifica al giocatore Lavezzi, ritenendo ammissibili e probanti, al di là di ogni ragionevole dubbio, le immagini televisive.
Senza voler entrare nel merito del giudizio, la Società ritiene di una gravita' estrema, da un punto di vista squisitamente procedurale, che la Corte, nella seduta di ieri, abbia voluto analizzare, e presumibilmente basarvi il suo responso, un filmato diverso da quello su cui aveva deliberato il Giudice di primo grado, e sul quale la SSC Napoli aveva svolto alcune delle proprie argomentazioni difensive. Tale decisione, assunta d'ufficio dall'organo giudicante, senza che ne fosse stata fatta richiesta dalla Procura Federale, rischia di creare un pericoloso precedente.
La SSC Napoli ritiene che la Giustizia Sportiva, in un momento così difficile del nostro calcio, debba soprattutto essere credibile, seguendo procedure quanto più uniformi, certe, cristalline e trasparenti che permettano a tutti gli attori, accusa e difesa, di esercitare appieno i propri diritti. Comportamenti e garanzie che in questa circostanza non sono stati posti in essere.
Senza voler entrare nel merito del giudizio, la Società ritiene di una gravita' estrema, da un punto di vista squisitamente procedurale, che la Corte, nella seduta di ieri, abbia voluto analizzare, e presumibilmente basarvi il suo responso, un filmato diverso da quello su cui aveva deliberato il Giudice di primo grado, e sul quale la SSC Napoli aveva svolto alcune delle proprie argomentazioni difensive. Tale decisione, assunta d'ufficio dall'organo giudicante, senza che ne fosse stata fatta richiesta dalla Procura Federale, rischia di creare un pericoloso precedente.
La SSC Napoli ritiene che la Giustizia Sportiva, in un momento così difficile del nostro calcio, debba soprattutto essere credibile, seguendo procedure quanto più uniformi, certe, cristalline e trasparenti che permettano a tutti gli attori, accusa e difesa, di esercitare appieno i propri diritti. Comportamenti e garanzie che in questa circostanza non sono stati posti in essere.
venerdì 18 febbraio 2011
Cannavaro ha firmato il contratto
Paolo Cannavaro, capitano del Napoli, è intervenuto su Radio Marte: "La gara contro il Villareal di ieri? Di solito vengono qui a giocare a calcio, ma ormai ci temono e vengono qui a fare i muri. L'importante era non prendere gol, sarà difficile al Madrigal ma ce la possiamo fare. Stare fuori e vedere i comagni giocare è difficile, ero molto teso. Nilmar e Rossi hanno velocità e tecnica, ma ieri non erano supportati dalla squadra che pensava per lo più a difendersi. La vittoria di domenica a Roma? Si è visto che la volevamo fortemente, è una gran soddisfazione andare a Roma e dominarli. La partita contro il Catania? Sarà difficile perchè verranno agguerriti al San Paolo, e contro il Napoli tutti tirano fuori il meglio. Simeone ha detto che verrà a fare risultato, quindi sono molto carichi e c'è da stare attenti. Ma se noi faremo la nostra prestazione potremà esserci un buon risultato. La partita dell'anno scorso non si sbloccava, poi arrivò un mio gol di cui sono stato felicissimo. Ma a segnare ci pensano gli attaccanti, io faccio il difensore. Obiettivi? La squadra sta diventando sempre più competitiva e le pressioni sono tante, ma sia noi che i tifosi vogliamo raggiungere la qualificazione per una competizione europea importante. Il mio contratto? Già c'era l'accordo ma ieri è arrivata anche la firma fino al 2015, sono molto contento". (fonte Napoli Magazine)
mercoledì 16 febbraio 2011
Mazzarri: "Mascara o Sosa in campo. Ruiz in panchina. Condizione? Il segreto è..."
Lunga conferenza stampa di Walter Mazzarri alla vigilia della sfida con il Villarreal: "Il Napoli cresce sempre di più. Ho letto le dichiarazioni del Villarreal ed è evidente che per loro è la partita dell'anno. Loro giocano palla a terra in modo propositivo, un pò come il mio modo di intendere il calcio. Questa sfida è affascinante anche per questo, due squadre che giocano bene anche se poi il risultato condiziona i giudizi ed è frutto di episodi e tante componenti. Quello che chiedo, infatti, alla mia squadra è la prestazione. Abbiamo superato un esame importante come quello dell'Olimpico, e dire anche a pieni voti, domani invece è una competizione diversa ma altrettanto importante. Siamo curiosi noi stessi di capire dove possiamo arrivare. Io dissi che vincendo con la Roma sarebbe stato ancora più bello giocare con il Villarreal. E sono contento che domani ci sarà lo stadio pieno, dopo tanti anni c'è grande entusiasmo anche per sfide di grande livello internazionale.
Non prendere gol in casa? E' un'ulteriore prova di maturità. E' una partita che si gioca su 180' e questo deve essere tenuto in considerazione. Alternative? Se siamo secondi lo dobbiamo anche a chi spesso e subentrato e ha dato un contributo importante, uguale a quello dei titolari. E' successo in tante partite, come in Europa o con la Sampdoria e il Parma ad esempio. Titolarissimi era per farvi capire, ma sono solo giocatori che danno più sicurezza perchè li conosco meglio già dall'anno scorso. Cannavaro è squalificato e Cribari è all'altezza come ha dimostrato in altre partite. Villarreal punta al titolo? Loro hanno esperienza, hanno tradizione di tanti anni in Champions.
Per questo le nostre motivazioni saranno ancora maggiori per contrastare una squadra di questa importanza. Lavezzi? Sono fiducioso, la prima decisione di Lavezzi è sicuramente sbaglita. A livello giuridico ci sono dei passaggi che non possono essere tralasciati, ci sono degli errori che in seconda istanza devono essere corretti. Per il momento lui deve giocare solo da Lavezzi, poi vedremo il verdetto della squalifica. Abbiamo delle gare ravvicinate, c'è la preoccupazione per il fatto di giocare giovedì-domenica, non per domani perchè le motivazioni vengono spontaneamente mentre sono più preoccupato per il Catania. Mascara? Ho il dubbio tra lui e Sosa, tra oggi e domani sceglierò chi scenderà in campo. Possesso palla Villarreal? Non sempre. Dipende anche dagli avversari. Loro vogliono fare questo, ma se l'avversario ti pressa alto allora è difficile tenere il possesso. Dipende anche da noi. Rossi? Sta facendo bene, sono contento per lui, è un bravo ragazzo che merita queste soddisfazioni. Non so se possa fare al caso del Napoli, per il momento ho tre attaccanti importanti e alle loro spalle alternative all'altezza. In futuro non si può escludere nulla. Ruiz? Lo sto valutando in allenamento, domani probabilmente sarà in panchina. Sta memorizzando i movimenti della difesa. Giocherà quando avrà capito tutti i movimenti della squadra. Condizione fisica? Stiamo molto attenti a questo aspetto, anche con raccomandazioni al giocatore. C'è massima garanzia, ma si ha la sensazione di correre molto perchè ci sono dei meccanismi consolidati, corriamo bene. Ho visto il conteggio dei km, a volte anche vincendo gli avversari hanno fatto più fatica rispetto a noi. Ieri abbiamo corretto la partita che abbiamo vinto con la Roma, per continuare a crescere nonostante il risultato. La squadra ha la consapevolezza che se facciamo le cose per bene il risultato arriva. Ci possono essere gli episodi e perdi la gara, ma poi ne vincerai molte altre. Questo è il nostro modo di pensare".
Non prendere gol in casa? E' un'ulteriore prova di maturità. E' una partita che si gioca su 180' e questo deve essere tenuto in considerazione. Alternative? Se siamo secondi lo dobbiamo anche a chi spesso e subentrato e ha dato un contributo importante, uguale a quello dei titolari. E' successo in tante partite, come in Europa o con la Sampdoria e il Parma ad esempio. Titolarissimi era per farvi capire, ma sono solo giocatori che danno più sicurezza perchè li conosco meglio già dall'anno scorso. Cannavaro è squalificato e Cribari è all'altezza come ha dimostrato in altre partite. Villarreal punta al titolo? Loro hanno esperienza, hanno tradizione di tanti anni in Champions.
Per questo le nostre motivazioni saranno ancora maggiori per contrastare una squadra di questa importanza. Lavezzi? Sono fiducioso, la prima decisione di Lavezzi è sicuramente sbaglita. A livello giuridico ci sono dei passaggi che non possono essere tralasciati, ci sono degli errori che in seconda istanza devono essere corretti. Per il momento lui deve giocare solo da Lavezzi, poi vedremo il verdetto della squalifica. Abbiamo delle gare ravvicinate, c'è la preoccupazione per il fatto di giocare giovedì-domenica, non per domani perchè le motivazioni vengono spontaneamente mentre sono più preoccupato per il Catania. Mascara? Ho il dubbio tra lui e Sosa, tra oggi e domani sceglierò chi scenderà in campo. Possesso palla Villarreal? Non sempre. Dipende anche dagli avversari. Loro vogliono fare questo, ma se l'avversario ti pressa alto allora è difficile tenere il possesso. Dipende anche da noi. Rossi? Sta facendo bene, sono contento per lui, è un bravo ragazzo che merita queste soddisfazioni. Non so se possa fare al caso del Napoli, per il momento ho tre attaccanti importanti e alle loro spalle alternative all'altezza. In futuro non si può escludere nulla. Ruiz? Lo sto valutando in allenamento, domani probabilmente sarà in panchina. Sta memorizzando i movimenti della difesa. Giocherà quando avrà capito tutti i movimenti della squadra. Condizione fisica? Stiamo molto attenti a questo aspetto, anche con raccomandazioni al giocatore. C'è massima garanzia, ma si ha la sensazione di correre molto perchè ci sono dei meccanismi consolidati, corriamo bene. Ho visto il conteggio dei km, a volte anche vincendo gli avversari hanno fatto più fatica rispetto a noi. Ieri abbiamo corretto la partita che abbiamo vinto con la Roma, per continuare a crescere nonostante il risultato. La squadra ha la consapevolezza che se facciamo le cose per bene il risultato arriva. Ci possono essere gli episodi e perdi la gara, ma poi ne vincerai molte altre. Questo è il nostro modo di pensare".
lunedì 14 febbraio 2011
Auguri al Matador, migliore punta d'Europa
Sempre più forte e intensa è la storia d’amore tra Napoli e Edinson Cavani. Il bomber uruguayano di Salto, dopo la doppietta in casa della Roma, si conferma sempre più capocannoniere del campionato a quota venti gol, uno in più di Careca che deteneva il record in serie A (come calciatore del Napoli).
Oggi, 14 febbraio, San Valentino, l’atleta di Cristo, fervente evangelico, compie 24 anni. Quale giorno migliore per festeggiarlo, da parte dei tifosi napoletani? Sul web già fioccano le iniziative; su alcuni siti e blog è possibile inviare i propri auguri al Matador che saranno recapitati al suo entourage.
Una liaison cominciata esattamente otto mesi fa, in un altro giorno 14, quello del luglio 2010, quando il Napoli, un po’ a sorpresa, acquistò il calciatore reduce da un buon mondiale dal Palermo. In maglia rosanero l’ex punta del Danubio aveva segnato nel campionato precedente «solo» 13 gol giocando da seconda punta. I tifosi palermitani sembrarono non soffrire troppo la sua partenza; spesso lo contestavano e alcuni teppisti addirittura lo aggredirono. Ma Edinson doveva ancora mettere in mostra tutto il suo potenziale. Voleva giocare da prima punta e scelse Napoli anche per questo (dopo aver pregato a lungo, su «consiglio» del Signore che ama). Dal canto suo, Walter Mazzarri lo desiderava da tempo e ha saputo costruire intorno a lui una squadra solida, capace di competere in campionato e in Europa League.
Pagato 16 milioni di euro (prestito oneroso nel primo anno), oggi Cavani non ha una valutazione precisa: cresce di settimana in settimana. Statistiche alla mano, nessuno tra i capocannonieri dei principali campionati d'Europa incide come lui: ha segnato il 50% delle 40 reti complessive della squadra partenopea. Cristiano Ronaldo lo insegue con il 45 per cento; Moussa Sow del Lilla è al 40 per cento; Mario Gomez del Bayern è al 37 per cento; Berbatov e Lionel Messi sono entrambi fermi al 33. Un talento incredibile. Auguri e ad maiora, Matador.
Oggi, 14 febbraio, San Valentino, l’atleta di Cristo, fervente evangelico, compie 24 anni. Quale giorno migliore per festeggiarlo, da parte dei tifosi napoletani? Sul web già fioccano le iniziative; su alcuni siti e blog è possibile inviare i propri auguri al Matador che saranno recapitati al suo entourage.
Una liaison cominciata esattamente otto mesi fa, in un altro giorno 14, quello del luglio 2010, quando il Napoli, un po’ a sorpresa, acquistò il calciatore reduce da un buon mondiale dal Palermo. In maglia rosanero l’ex punta del Danubio aveva segnato nel campionato precedente «solo» 13 gol giocando da seconda punta. I tifosi palermitani sembrarono non soffrire troppo la sua partenza; spesso lo contestavano e alcuni teppisti addirittura lo aggredirono. Ma Edinson doveva ancora mettere in mostra tutto il suo potenziale. Voleva giocare da prima punta e scelse Napoli anche per questo (dopo aver pregato a lungo, su «consiglio» del Signore che ama). Dal canto suo, Walter Mazzarri lo desiderava da tempo e ha saputo costruire intorno a lui una squadra solida, capace di competere in campionato e in Europa League.
Pagato 16 milioni di euro (prestito oneroso nel primo anno), oggi Cavani non ha una valutazione precisa: cresce di settimana in settimana. Statistiche alla mano, nessuno tra i capocannonieri dei principali campionati d'Europa incide come lui: ha segnato il 50% delle 40 reti complessive della squadra partenopea. Cristiano Ronaldo lo insegue con il 45 per cento; Moussa Sow del Lilla è al 40 per cento; Mario Gomez del Bayern è al 37 per cento; Berbatov e Lionel Messi sono entrambi fermi al 33. Un talento incredibile. Auguri e ad maiora, Matador.
Marco Perillo
Corriere del Mezzogiorno.it
domenica 13 febbraio 2011
Bigon: "Che accoglienza, migliaia di tifosi in piena notte"
Ed il sogno azzurro continua Napoli mitico.....
Ennesima impresa dello squadrone azzurro che domina per tutti i 90 minuti la Roma non rischiando mai una squadra che corre il doppio davvero in splendida forma una prestazione esemplare da incorniciare va fatto un plauso a tutta la società mister e calciatori che senza fare troppe chicchiere vanno sul sodo senza illussioni ma con tanta concretezza ed io sono fiero di essere un tifoso azzurro perchè questi ragazzi mi stanno facendo vivere un sogno e spero di non svegliarmi più.
sabato 12 febbraio 2011
Forza ragazzi, che siete già entrati nella grande Storia azzurra...
E' una sfida d'alta quota, con un Napoli lanciato a mille e una Roma che non può permettersi il lusso di un passo falso. Alla fin fine, ragionandoci su, sono i giallorossi a rischiare di più. Per almeno tre motivi. 1) settimi in classifica, a dieci punti dalla capolista Milan, pur avendo una gara da recuperare, i capitolini in caso di mancata vittoria vedrebbero ulteriormente calare le proprie residue possibilità di lotta per lo scudetto. 2) dovessero perdere in casa e in una sfida così importante, i romanisti finirebbero definitivamente sulla graticola di critica e tifoseria; 3) a differenza del Napoli, partito con un vago obiettivo Champions, la squadra di Ranieri aveva a inizio stagione la dichiarata ambizione di vincere lo scudetto. Detto questo, c'è un Napoli caricatissimo, quasi perfetto nei meccanismi di gioco e consapevole della propria forza. Dopo quello di Maradona con Bianchi e Bigon senior in panchina, e dopo, o forse al pari di quello del "leone" Vinicio, questo di Mazzarri è a mio avviso il Napoli più forte di tutti i tempi. Migliorabile quanto volete, ma spesso spettacolare e sempre competitivo. Maradona (nella foto di fine anni Ottanta con un giovanissimo cronista napoletano di vostra conoscenza...) è stato e sarà inarrivabile per chiunque, Messi compreso. Ma Cavani è davvero ormai al livello di Careca, mentre Hamsik e Lavezzi sono sicuramente già entrati col Matador nella galleria dei giocatori azzurri più forti di sempre. Ora, aiutati da un mister grintoso e intelligente, e supportati da compagni abili e di ottimo livello, i tre moschettieri dell'attacco azzzurro potrebbero regalarci un'altra serata magica da raccontare, un giorno, a figli e nipotini. Ma immaginate che festa scoppierebbe in città se stasera...?
Antonello Perillo
Azzurrissimo.it
Antonello Perillo
Azzurrissimo.it
venerdì 11 febbraio 2011
Mazzarri: "All'Olimpico per raccogliere il massimo. Cercheremo la partita perfetta"
Walter Mazzarri parla in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Napoli. L’intervista è stata trasmessa in diretta su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Ogni match sarà una finale. Domani c’è la Roma e andremo là per dare il meglio e raccogliere il massimo. Maggio e Cannavaro toglierebbero De Rossi? Io tutta la squadra (sorride, ndr.). Sono tutti campioni i nostri avversari, dal primo all’ultimo. Non a caso credo sia l’organico più forte del campionato".
Parallelismi tra i due tridenti:“In fase offensiva ne hanno quattro decisivissimi. Borriello e Totti sono diversi tra loro. A seconda di chi giocherà, cambiano le caratteristiche. Noi, dalla nostra, contiamo sulla capacità di non dare punti di riferimento agli avversari e questo ci frutta parecchi vantaggi. Gli allenatori italiani possono avere qualche problemino quando non sanno bene cosa aspettarsi lì davanti. Cercheremo la partita perfetta. Non si riesce a fare bene all’Olimpico da troppo tempo (dal 1993, ndr.) e, tre le altre cose, la Roma finora è imbattuta in casa. Ranieri è una tecnico accorto, ma ci faremo trovare pronti ad ogni atteggiamento tattico.Voglio che i ragazzi siano attenti in fase passiva. Devono andare decisi a rubar palla per poi ripartire. Serve lucidità. E’ motivo d’orgoglio apprendere che i nostri antagonisti spesso cambiano modulo per affrontarci. Significa che il Napoli comincia a far paura”.
Il Napoli dovrà essere sprezzante:“Sono curioso di vedere con che piglio i ragazzi andranno in contro a questa gara. Ho detto loro di non guardare sugli spalti e di restare concentrati. Di tanto in tanto abbiamo peccato in tranquillità (vedi Inter e Milan). Stavolta intendiamo pensare al nostro gioco ed essere aggressivi come sappiamo”.
Sarà sfida Champions o sfida scudetto?:
“Vi piace da morire questo ritornello, ma io non vi seguo. Guarderemo la classifica solo a fine stagione”.
La crescita passa anche per variabili esterne, pressioni, orari e quant’altro:“Se pensiamo solo a noi, questo non dovrebbe incidere. Abbiamo il diritto/dovere di concentrarci sulla nostra partita e dare il massimo. Alla fine tireremo le somme. Questo è il principio che ci ha portato dove siamo e lo manterremo fino alla fine del campionato”.
Che tipo di formazione schiererà?:
“Il gruppo è compatto e so che posso contare su tutti. Quando sono stati chiamati in causa, anche quelli che giocano meno hanno saputo dare una buona risposta. Zuniga lo considero un titolarissimo, come Yebda d’altronde. Non giocherà quanto Maggio, ma quando entra in campo sa esattamente cosa fare. Ci aspetta una grossa sfilza di partite, pertanto ruoterò e molto anche. Bisogna dosare bene le forze”.
Ieri sono rientrati i nazionali:
“Erano stanchi, ma spero di trovarli in forma accettabile”.
Parallelismi tra i due tridenti:“In fase offensiva ne hanno quattro decisivissimi. Borriello e Totti sono diversi tra loro. A seconda di chi giocherà, cambiano le caratteristiche. Noi, dalla nostra, contiamo sulla capacità di non dare punti di riferimento agli avversari e questo ci frutta parecchi vantaggi. Gli allenatori italiani possono avere qualche problemino quando non sanno bene cosa aspettarsi lì davanti. Cercheremo la partita perfetta. Non si riesce a fare bene all’Olimpico da troppo tempo (dal 1993, ndr.) e, tre le altre cose, la Roma finora è imbattuta in casa. Ranieri è una tecnico accorto, ma ci faremo trovare pronti ad ogni atteggiamento tattico.Voglio che i ragazzi siano attenti in fase passiva. Devono andare decisi a rubar palla per poi ripartire. Serve lucidità. E’ motivo d’orgoglio apprendere che i nostri antagonisti spesso cambiano modulo per affrontarci. Significa che il Napoli comincia a far paura”.
Il Napoli dovrà essere sprezzante:“Sono curioso di vedere con che piglio i ragazzi andranno in contro a questa gara. Ho detto loro di non guardare sugli spalti e di restare concentrati. Di tanto in tanto abbiamo peccato in tranquillità (vedi Inter e Milan). Stavolta intendiamo pensare al nostro gioco ed essere aggressivi come sappiamo”.
Sarà sfida Champions o sfida scudetto?:
“Vi piace da morire questo ritornello, ma io non vi seguo. Guarderemo la classifica solo a fine stagione”.
La crescita passa anche per variabili esterne, pressioni, orari e quant’altro:“Se pensiamo solo a noi, questo non dovrebbe incidere. Abbiamo il diritto/dovere di concentrarci sulla nostra partita e dare il massimo. Alla fine tireremo le somme. Questo è il principio che ci ha portato dove siamo e lo manterremo fino alla fine del campionato”.
Che tipo di formazione schiererà?:
“Il gruppo è compatto e so che posso contare su tutti. Quando sono stati chiamati in causa, anche quelli che giocano meno hanno saputo dare una buona risposta. Zuniga lo considero un titolarissimo, come Yebda d’altronde. Non giocherà quanto Maggio, ma quando entra in campo sa esattamente cosa fare. Ci aspetta una grossa sfilza di partite, pertanto ruoterò e molto anche. Bisogna dosare bene le forze”.
Ieri sono rientrati i nazionali:
“Erano stanchi, ma spero di trovarli in forma accettabile”.
giovedì 10 febbraio 2011
Maggio: "Felice per la nazionale, firmerei per il terzo posto"
Dopo il ritorno in nazionale e le ottime prestazioni delle ultime giornata, Christian Maggio ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli.net: "Sono molto felice e soddisfatto di esser tornato in nazionale, merito del Napoli che mi ha valorizzato, sono pronto a dare il mio apporto a Prandelli, l'italia gode di diversi giocatori di qualità, è bello far parte di questo gruppo. Con il Napoli stiamo conducendo un campionato strepitoso, sopra le aspettative? Se firmerei per il terzo posto? Personalmente sì, l'ho sempre detto e lo ribadisco oggi che abbiamo anche l'Inter come rivale, i nerazzurri stanno risalendo in classifica e sono avversari temibilissimi, con grande qualità. Poi, mai dire mai..."
mercoledì 9 febbraio 2011
Cavani esalta Mazzarri e sogna Forlan
Edinson Cavani, attaccante del Napoli, si racconta così in una intervista esclusiva in edicola oggi sul Corriere dello Sport. Di seguito riportiamo qualche passo significativo.
NAPOLI - "Quando sono partito per i Mondiali, ho lasciato tutto nelle mani del Signore e sapevo che Dio mi avrebbe spinto nel posto giusto. Il futuro nessuno può prevederlo, essere qui è un segno del Destino. Evidentemente era scritto, per me è stato un messaggio Divino".
SCUDETTO - "Il nostro obiettivo è quello di continuare a formare un bel gruppo. Siamo secondi e vogliamo lottare. Poi si vedrà. Conosciamo la realtà. Ci manca ancora qualcosa per essere alla pari delle grandi, però siamo in condizione per competere su obiettivi importanti".
MAZZARRI - "Ha saputo prendere il meglio di me, spingermi a osare e lanciarmi sempre in zona-gol. E' stata una scintilla immediata. So che si può fare anche meglio e gli allenamenti a questo servono. Io quando non segno o quando perdo una partita, ci penso e ci ripenso, mi studio, cerco di cancellare i difetti".
FUTURO - "Non mi sforzo di prevedere quello che sarà la mia vita. Vado avanti alla giornata, affido a Dio il futuro. Ma a Napoli ci sto con grandissimo piacere, mi sta regalando gioia umana, non solo calcistica".
COMPAGNI E AVVERSARI - "Alla Roma toglierei Vucinic, è un talento, ha colpi imprevedibili. Eto'o è il calciatore che ammiro più di ogni altro all'Inter: non molla mai, non si tira indietro, corre e segna, fa reparto e dà una mano. Diego Forlan come rinforzo del Napoli in Champions? Magari, sarebbe straordinario".
FAMIGLIA - "Tra venti anni mi immagino in Uruguay tra la mia gente con la mia famiglia. Sono attaccato alla mia terra. A Marzo diventerò papà e sarà un'emozione unica che già sto assaporando. Se, quando arriverà Bautista, il Napoli fosse primo sarebbe fantastico, una bella dedica per lui. Noi siamo qui pa lottare. Se dovessimo riuscirci, sarebbe favoloso.
Il direttore del Corriere dello Sport Alessandro Vocalelli è rimasto colpito dall'incontro con Cavani, che ieri per un'ora ha partecipato ad un forum nella sede romana del quotidiano sportivo. Ecco quanto scrive Vocalelli nel suo blog personale.
NAPOLI - "Quando sono partito per i Mondiali, ho lasciato tutto nelle mani del Signore e sapevo che Dio mi avrebbe spinto nel posto giusto. Il futuro nessuno può prevederlo, essere qui è un segno del Destino. Evidentemente era scritto, per me è stato un messaggio Divino".
SCUDETTO - "Il nostro obiettivo è quello di continuare a formare un bel gruppo. Siamo secondi e vogliamo lottare. Poi si vedrà. Conosciamo la realtà. Ci manca ancora qualcosa per essere alla pari delle grandi, però siamo in condizione per competere su obiettivi importanti".
MAZZARRI - "Ha saputo prendere il meglio di me, spingermi a osare e lanciarmi sempre in zona-gol. E' stata una scintilla immediata. So che si può fare anche meglio e gli allenamenti a questo servono. Io quando non segno o quando perdo una partita, ci penso e ci ripenso, mi studio, cerco di cancellare i difetti".
FUTURO - "Non mi sforzo di prevedere quello che sarà la mia vita. Vado avanti alla giornata, affido a Dio il futuro. Ma a Napoli ci sto con grandissimo piacere, mi sta regalando gioia umana, non solo calcistica".
COMPAGNI E AVVERSARI - "Alla Roma toglierei Vucinic, è un talento, ha colpi imprevedibili. Eto'o è il calciatore che ammiro più di ogni altro all'Inter: non molla mai, non si tira indietro, corre e segna, fa reparto e dà una mano. Diego Forlan come rinforzo del Napoli in Champions? Magari, sarebbe straordinario".
FAMIGLIA - "Tra venti anni mi immagino in Uruguay tra la mia gente con la mia famiglia. Sono attaccato alla mia terra. A Marzo diventerò papà e sarà un'emozione unica che già sto assaporando. Se, quando arriverà Bautista, il Napoli fosse primo sarebbe fantastico, una bella dedica per lui. Noi siamo qui pa lottare. Se dovessimo riuscirci, sarebbe favoloso.
Il direttore del Corriere dello Sport Alessandro Vocalelli è rimasto colpito dall'incontro con Cavani, che ieri per un'ora ha partecipato ad un forum nella sede romana del quotidiano sportivo. Ecco quanto scrive Vocalelli nel suo blog personale.
L’orgoglio per il Napoli, l’amore per una città che lo considera ormai un simbolo, ma anche la purezza e la serenità di un ragazzo che riesce an cora ad anteporre i sentimenti alle lu ci del successo: Edinson Cavani è venuto a trovarci ieri in redazione, si è fermato un’ora in nostra compagnia, ha raccontato la magia di una squadra in lotta per lo scudetto e che vuol continuare anche l’avventura in Europa League. E l’ha fatto con la maturità e la stessa saggezza dimostrate in queste settimane dalla squadra di Mazzarri, capace di dominare la scena (e confermare il nostro pronostico di sei mesi fa su un Napoli da primissimi posti…) a dispetto di quelli che lo avevano snobbato in estate per etichettarlo più avanti come un semplice abbaglio, una meteora.
Nei discorsi di Cavani, capocannoniere del campionato con diciotto gol, è emersa una convinzione profonda sul valore del Napoli: l’idea è quella di provare a restare lassù, senza fissare obiettivi precisi. Consapevolezza, entusiasmo, ma anche equilibrio: lo specchio fedele di un gruppo che il presidente De Laurentiis e Mazzarri sono riusciti a modellare con grande sapienza. L’attaccante uruguaiano ha lanciato la sfida al vertice, parlando però anche con grande rispetto degli avversari (a cominciare dalla partita di sabato con la Roma) senza tradire quella filosofia di base – una miscela di serietà e realismo – che ha permesso finora al Napoli di saltare gli ostacoli più complicati.
Nei ragionamenti di Cavani, nei suoi sguardi, c’è un altro dei segreti di questo Napoli, che regala emozioni e non tradisce. Grinta, determinazione, mai arroganza e spocchia. Un campione da applaudire in campo per i suoi colpi geniali, ma soprattutto un ragazzo di alto profilo, distante dagli stereotipi – evidentemente fasulli, perché generalizzando si sbaglia sempre – del calciatore moderno. Non solo ambizioni e pallone: Cavani ha parlato ieri anche della sua famiglia, dei suoi legami affettivi, del suo rapporto con la religione, con la fede, con la Bibbia. Un’ora ricca di piacevoli scoperte, accompagnate da una certezza: il Napoli e il calcio non hanno trovato soltanto un grandissimo cannoniere ma anche un personaggio speciale.
Alessandro Vocalelli
Nei discorsi di Cavani, capocannoniere del campionato con diciotto gol, è emersa una convinzione profonda sul valore del Napoli: l’idea è quella di provare a restare lassù, senza fissare obiettivi precisi. Consapevolezza, entusiasmo, ma anche equilibrio: lo specchio fedele di un gruppo che il presidente De Laurentiis e Mazzarri sono riusciti a modellare con grande sapienza. L’attaccante uruguaiano ha lanciato la sfida al vertice, parlando però anche con grande rispetto degli avversari (a cominciare dalla partita di sabato con la Roma) senza tradire quella filosofia di base – una miscela di serietà e realismo – che ha permesso finora al Napoli di saltare gli ostacoli più complicati.
Nei ragionamenti di Cavani, nei suoi sguardi, c’è un altro dei segreti di questo Napoli, che regala emozioni e non tradisce. Grinta, determinazione, mai arroganza e spocchia. Un campione da applaudire in campo per i suoi colpi geniali, ma soprattutto un ragazzo di alto profilo, distante dagli stereotipi – evidentemente fasulli, perché generalizzando si sbaglia sempre – del calciatore moderno. Non solo ambizioni e pallone: Cavani ha parlato ieri anche della sua famiglia, dei suoi legami affettivi, del suo rapporto con la religione, con la fede, con la Bibbia. Un’ora ricca di piacevoli scoperte, accompagnate da una certezza: il Napoli e il calcio non hanno trovato soltanto un grandissimo cannoniere ma anche un personaggio speciale.
Alessandro Vocalelli
martedì 8 febbraio 2011
Cavani, l'agente: "E' più forte di Ibrahimovic e di Eto'o"
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Claudio Anellucci, procuratore di Edinson Cavani “Cavani è più forte di Ibrahimovic e di Eto’o. Il morale di Edinson in questo periodo è ottimo. Sto tornando da Roma col mio assistito per arrivare a Napoli per l’allenamento delle tre. Rimaniamo con i piedi ben piantati a terra, dobbiamo vivere alla giornata. Il Napoli oggi è una realtà importante e le cose devono andare così come stanno andando, ma sognare non costa nulla. Siamo stati due giorni a Roma in giro a goderci le belle giornate, per riposarci e ricaricare le energie. Cavani è un calciatore importante ma il supporto della squadra è fondamentale per raggiungere grandi obiettivi e la forza del Napoli è proprio il gruppo. Non sono molto felice delle telefonate che arrivano per Cavani perché dovevano arrivare prima. Abbiamo fatto una scelta e Cavani resterà a Napoli. Per accettare un corteggiamento bisogna esser in due ed in questo momento non ci interessano offerte di altri club. Spero che il Napoli vinca contro la Roma”.
Marotta: "Quagliarella ha subito accettato la Juve"
"Ho sentito molto parlare e criticare opinione pubblica e privata riguardo il mancato arrivo di Di Natale. Di Natale si è tirato fuori dalla trattativa decidendo di chiudere la carriera con la maglia bianconera dell’Udinese. Noi abbiamo soltanto rispettato la scelta ammirevole dell’attaccante azzurro e abbiamo subito cercato Quagliarella che, come ben sapete, ha immediatamente accettato l’invito".
Fonte:Leggilo.net
Fonte:Leggilo.net
lunedì 7 febbraio 2011
Mazzarri: "Spero sia l'anno del Napoli"
Walter Mazzarri ha ricevuto in Campidoglio il premio Andrea Fortunato: "Sono particolarmente onorato di questo riconoscimento. La finalità è nobile. Queste sono iniziative importanti e vanno portate sempre avanti". Mazzarri ha il merito di far sognare una città intera: "Questo è molto importante e fa piacere". Nessun cenno sullo scudetto: "Lasciamo perdere". I tifosi sognano: "Abbiamo parlato sempre in maniera chiara, non dobbiamo mai cambiare il nostro modo di pensare e di fare. Ci stiamo togliendo parecchie soddisfazioni". Cavani è un grandissimo: "Non faccio paragoni con Ibra ed Eto'o. Il risultato di ieri a San Siro cambia poco, noi dobbiamo fare il nostro percorso. La Roma ha una grande forza, ha una rosa importante e i sostituti non faranno rimpiangere i titolari. Per il momento siamo davanti, se dovessimo fare benissimo, potremmo anche restarci. Il limite? Quando abbiamo perso con il Chievo, ne abbiamo mostrati tanti. Se non siamo concentrati al massimo, possiamo perdere con chiunque. L'assenza di Lavezzi non è stata decisiva. Altre volte abbiamo vinto senza il Pocho. Spero sia l'anno del Napoli per come stiamo giocando, lo meritiamo. La formula magica? Non esiste, c'è lavoro, impegno, concentrazione e unità d'intenti. Mascara potrà essere un'alternativa importante, lo abbiamo preso per questo".
'Per ora, non mi pongo obiettivi. Andiamo avanti domenica dopo domenica e poi vedremo'. Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, non pronuncia la parola scudetto. Preferisce il profilo basso, forse anche per scaramanzia: 'Non sono molto scaramantico - spiega il tecnico, intervenuto a Radio Manà Manà, all'interno della trasmissione 'Buongiorno calcio' - diciamo che se la domenica vinco e va tutto per il verso giusto, cerco di toccare il meno possibile la squadra. Cose normali, che fanno tutti gli alenatori'. La lotta scudetto, dunque, è aperta, 'ma io vorrei non includere il Napoli perchè voglio continuare a lavorare in questa direzione, senza esaltarci. Sono realista, le chiacchiere non mi interessano. Mi limito a dire che il campionato se lo giocano le solite squadre: Milan, Inter, Juventus e Roma'. Con Napoli è stato amore a prima vista: 'Qui mi trovo benissimo - conclude Mazzarri - mi hanno accolto subito bene e io ho ricambiato l'affetto dell'ambiente. In ogni posto in cui mi trovo cerco sempre di dare il massimo e di sposare la causa'.
Questa la motivazione del riconoscimento assegnato a Mazzarri e che ha visto nelle precedenti due edizioni premiati Marcello Lippi e Claudio Ranieri. "Maestro di calcio e di psicologia: ha valorizzato tutte le potenzialita’ inespresse del parco giocatori che gli era stato affidato, esaltando i grandi talenti individuali e motivando oltremodo i comprimari. Attraverso il gioco, ha cosi ricreato una mentalita’ vincente che a Napoli mancava da 20 anni”.
"E' un riconoscimento che mi inorgoglisce - ha detto Mazzarri, come riporta il sito ufficiale del Napoli, Foto Cuomo - e mi gratifica tanto per la sua importante finalità. E' un premio al mio lavoro e all'impegno che profondo e dedico alla mia squadra"
Il tecnico poi passa al tema calcistico e ad una Napoli che è tornata a sognare..."Siamo contenti di ciò che stiamo ottenendo. Sappiamo anche che la città è matura ed è sulla nostra sintonia di intenti. Noi non dobbiamo cambiare il modo di fare e di concepire la filosofia che ci ha animato sinora. Non sposteremo obiettivi e percorsi. La classifica non deve mutare la nostra mentalità. Abbiamo tante squadre dietro e sappiamo benissimo per esperienza che bisogna affrontare ogni partita al massimo della concentrazione altrimenti si rischia di perdere contro chiunque in questo campionato così equilibrato. Noi pensiamo a noi stessi ed alla nostra ecslusiva crescita".
'Per ora, non mi pongo obiettivi. Andiamo avanti domenica dopo domenica e poi vedremo'. Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, non pronuncia la parola scudetto. Preferisce il profilo basso, forse anche per scaramanzia: 'Non sono molto scaramantico - spiega il tecnico, intervenuto a Radio Manà Manà, all'interno della trasmissione 'Buongiorno calcio' - diciamo che se la domenica vinco e va tutto per il verso giusto, cerco di toccare il meno possibile la squadra. Cose normali, che fanno tutti gli alenatori'. La lotta scudetto, dunque, è aperta, 'ma io vorrei non includere il Napoli perchè voglio continuare a lavorare in questa direzione, senza esaltarci. Sono realista, le chiacchiere non mi interessano. Mi limito a dire che il campionato se lo giocano le solite squadre: Milan, Inter, Juventus e Roma'. Con Napoli è stato amore a prima vista: 'Qui mi trovo benissimo - conclude Mazzarri - mi hanno accolto subito bene e io ho ricambiato l'affetto dell'ambiente. In ogni posto in cui mi trovo cerco sempre di dare il massimo e di sposare la causa'.
Questa la motivazione del riconoscimento assegnato a Mazzarri e che ha visto nelle precedenti due edizioni premiati Marcello Lippi e Claudio Ranieri. "Maestro di calcio e di psicologia: ha valorizzato tutte le potenzialita’ inespresse del parco giocatori che gli era stato affidato, esaltando i grandi talenti individuali e motivando oltremodo i comprimari. Attraverso il gioco, ha cosi ricreato una mentalita’ vincente che a Napoli mancava da 20 anni”.
"E' un riconoscimento che mi inorgoglisce - ha detto Mazzarri, come riporta il sito ufficiale del Napoli, Foto Cuomo - e mi gratifica tanto per la sua importante finalità. E' un premio al mio lavoro e all'impegno che profondo e dedico alla mia squadra"
Il tecnico poi passa al tema calcistico e ad una Napoli che è tornata a sognare..."Siamo contenti di ciò che stiamo ottenendo. Sappiamo anche che la città è matura ed è sulla nostra sintonia di intenti. Noi non dobbiamo cambiare il modo di fare e di concepire la filosofia che ci ha animato sinora. Non sposteremo obiettivi e percorsi. La classifica non deve mutare la nostra mentalità. Abbiamo tante squadre dietro e sappiamo benissimo per esperienza che bisogna affrontare ogni partita al massimo della concentrazione altrimenti si rischia di perdere contro chiunque in questo campionato così equilibrato. Noi pensiamo a noi stessi ed alla nostra ecslusiva crescita".
Tre squilli di Tim
Continua la stratosferica stagione del Groningen, vincente per 7-1 all’Euroborg contro un malcapitato Willem II. La squadra di Tim Matavz (autore di una tripletta) ci mette quasi mezz’ora a sbloccare la partita: il goal d’apertura è di Andreas Granqvist, ottimo difensore centrale svedese con una importante media realizzativa. E’ Stenman a raddoppiare prima che Matavz, sul finire del primo tempo, segni la prima delle sue tre reti. L’espulsione di Granqvist, cui seguiranno, nei 15 minuti successivi, quelle di Swinkels e Pressel, entrambi del Willem II, arriva in occasione del calcio di rigore per gli ospiti, trasformato da Lasnik. Tre minuti dopo, l’arbitro concede un altro rigore, stavolta al Groningen, che viene calciato in maniera perfetta da Matavz. Lo sloveno firma il suo hat-trick al 71°, prima che Enevoldsen e Tadic possano aggiungersi al tabellino dei marcatori. (fonte IlLevante)
domenica 6 febbraio 2011
Donadio: "Non fischiate Gargano!"
Cecilia Donadio, volto noto della Rai di Napoli, conduttrice del Tgr Campania e autrice di numerosi servizi (anche) sportivi, tramite Azzurrissimo lancia una richiesta a quei tifosi azzurri che a volte sembrano intolleranti nei confronti dei troppi errori, nei passaggi, di Walter Gargano.
Ecco quanto scrive Cecilia Donadio
Perché fischiare Gargano? Trovo ingiusto l'atteggiamento del pubblico del San Paolo nei confronti dell'uruguaiano che è sempre fra i più generosi. E invece ad ogni errore boati e fischi. Ma avete contato quante palle ha recuperato contro il Cesena, quante ne ha sradicate dai piedi degli avversari, quante volte ha interrotto le azioni avversarie? E' vero, Gargano sbaglia molti passaggi, spesso perché cerca la soluzione più difficile invece della più comoda, creando talvolta difficoltà alla difesa. E' il suo limite. Mi auguro che su questo lavori Mazzarri. Ma nel frattempo, ripeto, perché fischiare uno che in campo da' l'anima e a quanto si sa è un trascinatore anche nello spogliatoio? Ps: ed è pure il cognato di Hamsik, un po' di rispetto!!!
Cecilia Donadio
Fonte: Azzurrissimo
Mazzarri: "Adesso so che posso contare su tutti"
Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di “Marte Sport Live” su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “La mia è una squadra orgogliosa. Con il Chievo non c’eravamo. Ci è capitato altre volte di perdere, ma non in quel modo lì. Nonostante fossimo stanchi, oggi il Napoli ha dato una grande risposta. Non era semplice battere il Cesena. Il merito è di tutta la rosa. Non è la prima volta che opero un turn over importante e non posso che dirmi soddisfatto”.
Cavani da del tu al gol: “Tutta l’azione è un gran bel vedere. Hamsik verticalizza per Maggio in velocità che confeziona un assist perfetto per i piedi di Edy.Voglio sottolineare i meriti della squadra. I compagni lavorano per lui mettendolo in condizione di segnare”.
E della svista arbitrale sul colpo di testa di Maggio: “Qualche errore c’è stato e siamo stati bravi ad andare oltre. Se il vantaggio fosse arrivato prima, avremmo sofferto meno e giocato con più tranquillità”.
Il recupero di Santacroce e Cribari a cosa è dovuto?: “L’organizzazione di gioco l’hanno acquisita tutti. Fabiano ha avuto problemi fisici, ma l’ho sempre considerato un elemento di valore assoluto. Il reparto arretrato gode di interpreti affidabilissimi. Quando sono chiamati in causa, sanno dare le giuste garanzie. Adesso so che posso contare su tutti”.
Cavani da del tu al gol: “Tutta l’azione è un gran bel vedere. Hamsik verticalizza per Maggio in velocità che confeziona un assist perfetto per i piedi di Edy.Voglio sottolineare i meriti della squadra. I compagni lavorano per lui mettendolo in condizione di segnare”.
E della svista arbitrale sul colpo di testa di Maggio: “Qualche errore c’è stato e siamo stati bravi ad andare oltre. Se il vantaggio fosse arrivato prima, avremmo sofferto meno e giocato con più tranquillità”.
Il recupero di Santacroce e Cribari a cosa è dovuto?: “L’organizzazione di gioco l’hanno acquisita tutti. Fabiano ha avuto problemi fisici, ma l’ho sempre considerato un elemento di valore assoluto. Il reparto arretrato gode di interpreti affidabilissimi. Quando sono chiamati in causa, sanno dare le giuste garanzie. Adesso so che posso contare su tutti”.
De Laurentiis: "E' stato più difficile far firmare il contratto al Pocho che a De Niro"
Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni al mensile GQ. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: "E' stato molto piú difficile far firmare al Pocho Lavezzi il rinnovo del contratto che la firma di De Niro per Manuale d'amore 3. Quello della maglia numero 10 è un finto problema, Lavezzi è intelligente e molto sveglio. Fossi in lui penserei a segnare di più. Mazzarri è stato il miglior acquisto degli ultimi anni. Ha solo due difetti: i capelli troppo lunghi e poi si pulisce sempre le scarpe dopo le partite. Gli ho sempre detto di portarne un paio di ricambio, così perde meno tempo. Tra l'Oscar e lo scudetto sceglierei sempre lo scudetto. Lo scudetto farebbe felici milioni di tifosi nel mondo. Un film su Calciopoli? Sarebbe come "Z-L'Orgia del potere" che raccontò i terribili anni della dittatura in Grecia".
Cavani: "Questa città mi sta dando tanto. Milan? Pensiamo a noi"
Edinson Cavani, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Siamo contenti per questa vittoria. Pareggio del Milan? Dobbiamo pensare a noi, al nostro campionato: dobbiamo lavorare bene e continuare a seguire questa strada. Ci sono ancora tante partite da giocare, in più c'è l'Europa League. Dobbiamo migliorare anche nella continuità. Questa città mi sta dando tanto, è tutto più bello"
sabato 5 febbraio 2011
Mazzarri: "Domani farò turnover. Cesena ostacolo difficile"
Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Cesena: “Quella con il Chievo è stata una brutta prestazione e ho fatto riflettere i miei giocatori su questo. Non è stata in linea con il Napoli visto in questi mesi. Come allenatore, ho avuto l’ennesima conferma che se non siamo fisicamente e mentalmente al massimo, si fa sempre fatica. Se pensiamo di poter vincere come riescono a fare il Milan, l’Inter o la Roma, ci sbagliamo. Noi abbiamo una strada sola, interpretare alla perfezione i nostri movimenti e il nostro gioco. Se non ci riusciamo, i conti non tornano. Dobbiamo avere un rendimento al 100%-110%. Può succedere che in una partita diversi giocatori possano rendere al 60-70% e questo non basta per vincere. Dobbiamo essere sempre umili e bisogna fare più degli altri se vogliamo competere con le squadre che ci sono superiori dal punto di vista tecnico e dell’organico. Non so se questo rappresenta un limite, la nostra strada è il gioco. Non abbiamo l’esperienza delle big, i nostri calciatori stanno disputando adesso le coppe europee. Ci stiamo abituando e stiamo facendo tante cose proprio per questo processo di crescita”. Domani ci sarà turnover: “Avrei dovuto farlo anche con il Chievo, scegliendo chi era stato impiegato poco. Probabilmente lo farò con il Cesena, in un allenamento devo preparare la partita e sceglierò la migliore formazione possibile. Dei cambi ci saranno. Tutti mi diranno che stanno bene, ma devo valutare la lucidità. Tra la Samp e il Chievo sono passati tre giorni, non abbiamo perso la forma, c’è bisogno – però – del giusto tempo per rigenerarsi dal punto di vista fisico e mentale. A volte si deve rischiare su un giocatore che è meno titolare di un altro, ma sta meglio. Yebda? Ha lavorato senza problemi”.
I nuovi si stanno allenando da qualche giorno, Mascara forse è più pronto: “Bisogna differenziare l’innesto da un giocatore che viene dall’Italia e un giovane straniero. Il difensore – in un reparto collaudato – deve avere più pazienza perché deve conoscere i movimenti alla perfezione, un attaccante – nel nostro tipo di gioco – ha meno problemi. Se fa un errore, capita alla trequarti, poi ha delle doti particolari che può sfruttare. Ruiz ha doti di alto livello e sarà inserito se non ci sarà un’urgenza come è già successo. Forse domani verrà in panchina, ma non è sicuro. Lo conosco bene, mi piace tanto ma lo inserirò nel modo migliore possibile. Non abbiamo fatto un allenamento specifico, purtroppo la prossima settimana partirà con la nazionale e questo mi dispiace. Lavoro tanto sul reparto arretrato, lo sapete bene. Mascara è molto intelligente e sa di essere un’alternativa a questi tre giocatori. Lui è contento e darà il massimo quando viene impiegato. Non creerà mai un problema, dovrebbe venire in panchina. Non partirà dall’inizio, davanti ci sono Lavezzi, Cavani e Hamsik. Poi c’è anche Lucarelli che è in crescita”.
Cassano ha definito Mazzarri un grande allenatore: “Mi fa davvero piacere, l’ho avuto due anni e parla ancora bene di me. Vuol dire che qualcosa ho trasmesso, ma i complimenti non cambiano la mia indole. Lunedì ritirerà un premio, sarà una gratificazione ai miei sacrifici. Sono contento e credo di meritarmelo per il tanto lavoro che faccio, ma io vado sempre avanti per la mia strada. Stiamo sempre attento ai fatti, così si capisce quanto un allenatore può incidere in una squadra. Io – in base agli obiettivi e la forza della squadra – ho vissuto undici anni di carriera eccezionali. Se me lo riconoscono anche, mi fa piacere. Lo dico con serenità e senza presunzione. Ho la convinzione di quello che faccio. Io antipatico? Lo sono con le persone che non stimo. Sul lavoro sono un rompiscatole, quando stacco, sono simpatico. La nostra annata è sorprendente, ad inizio stagione nessuno poteva preventivare questo campionato, vuol dire che ci siamo posti all’attenzione con il nostro gioco, al di là dell’incidente di Verona che mi ha dato molto fastidio. Mi piace che il Napoli sia definito la sorpresa del campionato, ma teniamo presente questo fatto quando le cose non vanno per il verso giusto. Noi – comunque – non abbiamo un obiettivo prefissato, dobbiamo soltanto migliorare. La parola crescita dice tutto, dobbiamo continuare a confrontarci e finora abbiamo fatto grandi risultati. I conti – però – bisogna farli al termine della stagione. Siamo contenti, ma non ci fermiamo mai. Non ci poniamo limiti e cercheremo di fare cose sempre sorprendenti. Una mezza frenata non deve diventare una delusione”.
Il Cesena è un avversario tosto: “Lo dice il campionato, non esistono squadre facile. Ho visto Bari-Inter, i pugliesi hanno messo in difficoltà i nerazzurri quando il risultato era sullo 0-0, la Roma ha avuto problemi con il Brescia. Con il Cesena faremo bene soltanto se facciamo il massimo. Siamo padroni del nostro destino, dipende dalla forza che riusciamo ad esprimere. Dobbiamo essere perfetti tatticamente e adrenalinici. Il Cesena ha fatto bene sia con il Milan che con l’Inter, è stato condannato da episodi. Domani non diamo nulla per scontato, sarà una gara difficile. L’aiuto del pubblico sarà fondamentale. Sarà fondamentale superare questo scoglio, poi avremo una settimana tipo e potremmo dedicarci al reparto difensivo che ha sempre bisogno di attenzione. Contro il Chievo, abbiamo preso due gol balordi. Non dobbiamo sbandare dietro e se succede manca la copertura del centrocampo. Non vedo l’ora di superare il Cesena per lavorare con Pondrelli. Le risposte della rosa comunque ci sono state. Mi riferisco alle partite con il Parma e con il Lecce. Sono state fondamentali per il cambio di marcia e hanno fatto la differenza. Chi è stato impiegato, ha risposto presente. Il turnover è stato fondamentale pure a Cesena nella gara d’andata”. Il Napoli finora ha sempre reagito: “Vedremo cosa succederà domani. Mi auguro che la risposta ci sia, il Pocho è fresco e dovrebbe essere riposato. Oramai tutti ci affrontano al massimo, siamo una squadra che fa paura. Non dobbiamo abbassare la guardia. Siamo considerati una grande, il Chievo ha addirittura cambiato modulo. Lavezzi può rompere l’equilibrio perché salta l’uomo e crea la superiorità numerica. Il nostro limite – a volte – è quello di non sbloccare la partita. Con la Samp e il Bologna ci siamo riusciti, con l’Inter no”.
I nuovi si stanno allenando da qualche giorno, Mascara forse è più pronto: “Bisogna differenziare l’innesto da un giocatore che viene dall’Italia e un giovane straniero. Il difensore – in un reparto collaudato – deve avere più pazienza perché deve conoscere i movimenti alla perfezione, un attaccante – nel nostro tipo di gioco – ha meno problemi. Se fa un errore, capita alla trequarti, poi ha delle doti particolari che può sfruttare. Ruiz ha doti di alto livello e sarà inserito se non ci sarà un’urgenza come è già successo. Forse domani verrà in panchina, ma non è sicuro. Lo conosco bene, mi piace tanto ma lo inserirò nel modo migliore possibile. Non abbiamo fatto un allenamento specifico, purtroppo la prossima settimana partirà con la nazionale e questo mi dispiace. Lavoro tanto sul reparto arretrato, lo sapete bene. Mascara è molto intelligente e sa di essere un’alternativa a questi tre giocatori. Lui è contento e darà il massimo quando viene impiegato. Non creerà mai un problema, dovrebbe venire in panchina. Non partirà dall’inizio, davanti ci sono Lavezzi, Cavani e Hamsik. Poi c’è anche Lucarelli che è in crescita”.
Cassano ha definito Mazzarri un grande allenatore: “Mi fa davvero piacere, l’ho avuto due anni e parla ancora bene di me. Vuol dire che qualcosa ho trasmesso, ma i complimenti non cambiano la mia indole. Lunedì ritirerà un premio, sarà una gratificazione ai miei sacrifici. Sono contento e credo di meritarmelo per il tanto lavoro che faccio, ma io vado sempre avanti per la mia strada. Stiamo sempre attento ai fatti, così si capisce quanto un allenatore può incidere in una squadra. Io – in base agli obiettivi e la forza della squadra – ho vissuto undici anni di carriera eccezionali. Se me lo riconoscono anche, mi fa piacere. Lo dico con serenità e senza presunzione. Ho la convinzione di quello che faccio. Io antipatico? Lo sono con le persone che non stimo. Sul lavoro sono un rompiscatole, quando stacco, sono simpatico. La nostra annata è sorprendente, ad inizio stagione nessuno poteva preventivare questo campionato, vuol dire che ci siamo posti all’attenzione con il nostro gioco, al di là dell’incidente di Verona che mi ha dato molto fastidio. Mi piace che il Napoli sia definito la sorpresa del campionato, ma teniamo presente questo fatto quando le cose non vanno per il verso giusto. Noi – comunque – non abbiamo un obiettivo prefissato, dobbiamo soltanto migliorare. La parola crescita dice tutto, dobbiamo continuare a confrontarci e finora abbiamo fatto grandi risultati. I conti – però – bisogna farli al termine della stagione. Siamo contenti, ma non ci fermiamo mai. Non ci poniamo limiti e cercheremo di fare cose sempre sorprendenti. Una mezza frenata non deve diventare una delusione”.
Il Cesena è un avversario tosto: “Lo dice il campionato, non esistono squadre facile. Ho visto Bari-Inter, i pugliesi hanno messo in difficoltà i nerazzurri quando il risultato era sullo 0-0, la Roma ha avuto problemi con il Brescia. Con il Cesena faremo bene soltanto se facciamo il massimo. Siamo padroni del nostro destino, dipende dalla forza che riusciamo ad esprimere. Dobbiamo essere perfetti tatticamente e adrenalinici. Il Cesena ha fatto bene sia con il Milan che con l’Inter, è stato condannato da episodi. Domani non diamo nulla per scontato, sarà una gara difficile. L’aiuto del pubblico sarà fondamentale. Sarà fondamentale superare questo scoglio, poi avremo una settimana tipo e potremmo dedicarci al reparto difensivo che ha sempre bisogno di attenzione. Contro il Chievo, abbiamo preso due gol balordi. Non dobbiamo sbandare dietro e se succede manca la copertura del centrocampo. Non vedo l’ora di superare il Cesena per lavorare con Pondrelli. Le risposte della rosa comunque ci sono state. Mi riferisco alle partite con il Parma e con il Lecce. Sono state fondamentali per il cambio di marcia e hanno fatto la differenza. Chi è stato impiegato, ha risposto presente. Il turnover è stato fondamentale pure a Cesena nella gara d’andata”. Il Napoli finora ha sempre reagito: “Vedremo cosa succederà domani. Mi auguro che la risposta ci sia, il Pocho è fresco e dovrebbe essere riposato. Oramai tutti ci affrontano al massimo, siamo una squadra che fa paura. Non dobbiamo abbassare la guardia. Siamo considerati una grande, il Chievo ha addirittura cambiato modulo. Lavezzi può rompere l’equilibrio perché salta l’uomo e crea la superiorità numerica. Il nostro limite – a volte – è quello di non sbloccare la partita. Con la Samp e il Bologna ci siamo riusciti, con l’Inter no”.
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