Il tecnico della Juventus, Antonio Conte è stato squalificato per 10 mesi dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio in merito al processo sul calcioscommesse e quindi salterà la finale di Supercoppa italiana contro il Napoli in programma domani.
Il tecnico, condannato per l’omessa denuncia relativa ai match Novara-Siena del 1° maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, ha avuto uno sconto di cinque mesi rispetto alla richiesta del Procuratore federale, Stefano Palazzi, dopo che la Disciplinare aveva ritenuto “non congrua” la richiesta di patteggiamento a 3 mesi e 200mila euro di ammenda e dopo il rifiuto di un nuovo patteggiamento da parte dello stesso tecnico. Sulla sanzione pesa anche “l’aggravante della qualifica rivestita”
La Juventus dovrà fare a meno anche del vice allenatore, Angelo Alessio che è stato squalificato per otto mesi e del collaboratore tecnico Cristian Stellini, che ha già lasciato il club dopo il patteggiamento di due anni e mezzo.
Assolti invece i calciatori Bonucci e Pepe, difensore e centrocampista della Juve per cui la Procura federale aveva chiesto 3 anni e 6 mesi e 1 anno. I due giocatori erano stati deferiti dalla Procura federale per la presunta partecipazione alla combine della partita Udinese-Bari del maggio 2010. Ma dall’organo di giustizia non è stato ritenuto credibile Andrea Masiello. Il proscioglimento di Pepe comporta anche l’assoluzione dell’Udinese, che per lui rispondeva per responsabilità oggettiva.
Per quanto riguarda le squadre, Lecce e Grosseto sono state escluse dal campionato di competenza di Serie B 2012/2013 e retrocesse in Lega Pro (e ammenda di euro 30.000 al Lecce).
Solo un’ammenda di 30mila euro invece per il Bologna e l’Ancona (10.000 euro). Per il club rossoblu la Procura aveva chiesto due punti di penalizzazione e 50mila euro d’ammenda.
La Disciplinare ha inoltre ha prosciolto da ogni accusa l’ex calciatore del Bologna – ora tesserato per i canadesi del Montreal Impact – Marco Di Vaio, mentre ha squalificato per sei mesi il difensore rossoblu Daniele Portanova, per il quale la Procura aveva chiesto 3 anni di stop. (fonte Adnkronos)
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