venerdì 29 luglio 2011

De Laurentiis a tutto campo

E' in corso l'incontro tra De Laurentiis e la stampa, poi alle 23:00 interviene a "Speciale Calciomercato" su Sport Italia.


SERATA IN PIAZZA A DIMARO. "Nelle prossime settimane ci incontreremo a Roma per firmare i contratti di rinnovo. La scena del motorino? Abbiamo fatto solo 500 metri senza casco. Lui mi ha chiesto chi fossi? Gli ho risposto: "Vada, sono il presidente del Napoli". Gli dovremo regalare un motorino del Napoli. Noi l'abbiamo costruito insieme ad Aprilia. Non so se e' interista o meno. Sono il capo della Polizia. La gaffe con Messi? E' tutto ok, il presidente del Barcellona e' una persona seria. Il Trofeo Gamper ci preparera' al primo incontro di Champions del 13 settembre. Tra il 7 e il 22 agosto dobbiamo piazzare due partite: una delle due sara' all'estero. Jovetic? C'e' anche Peppino Rossi, cosi' come Vucinic. Pandev? Mi piacciono i giovani. Floro Flores? Non ho nulla in contrario. Siamo nelle mani di Mazzarri: quando lui chiede io rispondo e fornisco".
LA CONFERENZA SERALE AL TEATRO DI DIMARO - "Le polemiche dopo la mia sfuriata? In Italia non c'e' libertà, è un paese che in passato mi ha disgustato e ho aspettato che mio figlio si laureasse. Certo, ci vive mia madre che ha 95 anni e le auguro di esserci altri 100 anni. Potrei seguire il Napoli anche da lontano, ma è un discorso di sentimenti e passionalità. Credo di aver fatto bene in questi 7 anni. Quando vedo i miei colleghi battersi per un tozzo di pane e' la dimostrazione che non sono veri industriali. Io sono per una Lega che sia la casa del calcio, degli industriali del calcio in grado di curare gli affari da sola senza svendere all'estero i propri diritti. Quando uno non si preoccupa delle trasformazioni in essere dal 1984, quando uno non capisce che c'è una mondializzazione, diventa dura. Faccio riunioni ogni mattina alle sette con i miei collaboratori per fare il punto sull'economia mondiale. Obama ha tempi molto stretti e, se non si incastrano alcuni elementi, le difficoltà economiche che ne verranno fuori influenzeranno tutti i settori, incluso il mondo del calcio. Non si può togliere la cultura dell'impresa, che ho anche insegnato all'università. Se mi hanno eletto presidente mondiale dei produttori cinematografici qualcosa vorra' dire, non me lo sono dato mica da solo questo titolo. Perchè mi si deve impedire di realizzare le mie idee che vanno verso il cambiamento di regole vetuste? Sono entrato della porta di servizio, dalla serie C e per me e' un vanto perche' ho potuto capire come funzionano le cose. Sono stato deriso e mi ha fatto bene, è stata una scuola che ripeterei da domani mattina. Non mi mancano i film che non ho fatto e sono orgaglioso di questo cammino intrapreso con il Napoli. Sono partito da meno 100 arrivando a fatturare più di 150 milioni, dimostrando che a Napoli si può lavorare perfino in un settore così complicato come il calcio. Quando nelle riunioni di Lega sento dire a Galliani che nel calcio si perde, io mi offendo e replico: "Adrià parla per te, io non ci perdo". Questa sperequazione nasce dalle persone giuridiche che si riflettono sulle persone fisiche. Le chiacchiere stanno a zero. Si fanno i preventivi e si studia la bontà del progetto, che se e' valido frutta dei guadagni. Preziosi dice che e' meglio se lascio il calcio e torno al cinema? Non devo replicargli. Non ho bisogno di essere accompagnato da nessuno, solo dai 12 milioni di napoletani sparsi nel mondo. Se non dovessi lavorare per loro me ne sarei già andato. Dove? In Inghilterra. Ho preso un impegno con i napoletani e rimarrò al loro fianco. Il calcio italiano va avanti grazie a Sky e Mediaset che da sole mettono insieme oltre 800 milioni. Senza di loro non ci sarebbe il calcio italiano, la legge Melandri non sarebbe applicabile e le piccole non se ne avvantaggerebbero. Ricordo ai miei colleghi che Mediaset e' un gruppo italiano, mentre Sky e' straniero. Dahlia Tv ci ha recato dei danni e noi invece ci siamo messi a discutere su come dividerci la torta. Il calcio femminile? Alla finale mondiale c'erano 75.000 spettatori allo stadio e tantissimi nel mondo via tv. Vorrei creare una Lega con quelli che intenderanno seguirmi. Volevo prendere Sorrento, Capri, Ischia, Amalfi per farne una forte, ma Abete mi ha detto che non potevo prendere il Sorrento perchè è in C. Allora gli ho replicato che volevo arrivare in B con una autogestione finalizzata a dare sostegno al Napoli, un po' come ha fatto il Barcellona che possiede una squadra nella seconda divisione spagnola. Non accetto condizionamenti, non consento a nessuno di impedirmi di esprimere le mie idee. Non l'accettavo nemmeno quando andavo a scuola! Mi viene da ridere quando ci sono le commissioni di censura per i film: ormai in tv si può dire e fare tutto, quando poi è De Laurentiis ad alzare i toni ci si scandalizza. Diamoci una calmata, non voglio fare rivoluzioni ma soltanto essere al passo con i tempi del mercato perche' non voglio farmi cogliere di sorpresa. Non sono invidioso, quando vedo uno che ha successo gli faccio un plauso a meno che non sia stato scorretto e quindi mi dissocio. Chi riesce ad essere innovativo per il sottoscritto è un riferimento da seguire per migliorare sempre di piu'. Se sono soddisfatto per il mercato? La preparazione dura sei settimane, lo sapete questo? Siamo appena alla seconda ed è normale fare un po' di fatica anche contro una squadra di livello inferiore. Non bisogna fare domande da tifosi. Dovrebbe essere la stampa a consigliarmi invece di farmi certe richieste. Non voglio essere scortese, ma e' importante essere razionali. La Juventus? Torna ad essere una grande squadra così come Milan e Inter, mentre la Roma e' un'incognita. Dove può arrivare il Napoli? Bisogna dare fiducia al gruppo e a Mazzarri. Ci siamo rinforzati a centrocampo: sono convinto che i nuovi arrivi daranno una mano anche in fase difensiva, facendo in modo di subire meno gol. Daranno un contributo importante anche agli attaccanti e ai due esterni Dossena e Maggio. Soprattutto per quest'ultimo, che segna sempre quei sette-otto gol, riusciranno a dare un sostegno importante. Hamsik e' un valore ormai noto. Non dimentichiamoci gente come Santana, Mascara e lo stesso Cristiano Lucarelli. Le due milanesi sono ancora avanti, ma sara' una bella lotta per il terzo posto dove rientra anche la Lazio. Altri rinforzi? C'e' anche il mercato di gennaio, dobbiamo essere obiettivi e fare i conti giusti; per questo motivo cerco fondi all'estero".  
IL PRIMO POMERIGGIO - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai tifosi a Dimaro prima dell'amichevole col Barletta: "L'Italia rispetto alla Germania è passata a tre posti in Champions ed io intendevo tutelare tutti. Mi sembra tutto nelle mani di un despota intangibile, impalpabile. Berlusconi? No, non è lui. Io ho fatto un tirocinio di sette anni, non ne sapevo nulla, mi sono preso gli sputi a Martina Franca e ne sono orgoglioso, oggi ne rido perchè ho imparato tante cose, che il calcio è una cosa importante perchè ci siete voi tifosi. In Champions siamo in quarta fascia ed è chiaro che se vado a giocare una infrasettimanale contro un Real Madrid, poi una paritetica perchè non mi considero secondo a nessuno, ma vengo da una partita dura, mi può creare frustrazioni nei giocatori per aver pareggiato o perso. Il mio sfogo? Sono stato un cafone a casa mia, non in casa d'altri come ha scritto qualcuno. Ho parlato a favore della lega Italiana, non del Napoli. Quando non capiscono le cose, mi sfuggono, ciò vuol dire che c'è sciatteria, mi 'sfastiriano, come diciamo a Napoli. Non è che diamo fastidio, ma il fatto è che tutti quelli che ci precedono sono passati per Calciopoli. Quella è un'immagine che resta a futura memoria. Abete? Sono stato da lui, dà una dimostrazione di voglia di cambiare. Anche le riserve bisogna poterle portare in panchina. Vedere i giocatori in tribuna in borghese è qualcosa di disdicevole. Gli ho detto l'altro anno del calcio femminile per vedere un San Paolo pieno di donne. Loro mi hanno proposto una sessione amatoriale, io invece voglio 12 squadre professionistiche di serie A. Fallace la Gazzetta che ha scritto in merito cose inesatte. Io gradirei, dopo i risultati eccellenti del mondiale femminile, di vedere donne fantastiche in campo, non bisogna fare differenze perchè un popolo si compone di uomini e donne. I tabelloni? Non dipende da me, l'impianto non è mio, ma del Comune e io non posso fare lavori strutturali per poi montare i tabelloni. Io li ho comprati dalla ditta che ha fatto le Olimpiadi, il massimo che c'è. Diamo il tempo a De Magistris di fare in modo di mettermi in condizione di montarli. Ma poi voi dovete pensare a vincere, che vi frega dei tabelloni. Se tornerà Lavezzi? Torna, torna, lei è una donna (la donna che ha fatto la domanda, ndr) se vuole si faccia fotografare nuda e gli mandi un messaggio: ti aspetto. Torna il 4 agosto, scherzi a parte. I diritti d'immagine? Il procuratore di un calciatore mi ha detto che in Germania non si discutono, si prendono direttamente. Io gli ho risposto: "Allora perché tu vieni a rompermi i coglioni qui in Italia?".
LA MATTINA - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dimaro dove ha partecipato alla messa officiata dal Cardinale Crescenzio Sepe. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "La mia sfuriata alla presentazione dei calendari? Io non amo gli scippi, se si crede di poter utilizzare ciò che non ti appartiene, allora io mi metto di traverso. Le tv hanno sfruttato le immagini del Napoli. Una televisione proponeva il mercato degli abbonamenti utilizzando quattro squadre ed inserendo il Napoli come terzo, ma quando un network accetta di negoziare e lo fa, ringraziamo, ma quando ti risponde senza averti avvertito che non ha soldi, io gli dico, perchè non me l'hai detto? Vuoi farti pubblicità e poi paghi altri al posto del Napoli? Allora il Napoli si tira fuori da questa situazione. La Gazzetta dello Sport per 8 settimane ha avallato una cessione di Hamsik rischiando grosso. Anche un programma di calciomercato ha usato Hamsik come copertina e gli ho detto che rischiavano grosso. Stesso discorso per Cavani, dove veniva reclamizzato con la maglia del Napoli anzichè con quella delll'Uruguay. De Laurentiis sembra una persona poco educata solo perchè difende dei diritti". (fonte Napoli Magazine)  

1 commento:

AntonioMarano ha detto...

Mercato ad un mese dalla chiusura.
Snobbati da Aguero e Rossi. Salutati dalle due più grandi promesse Pastore e Sanchez. Derisi finanche dai nuovi brasiliani (Gago, Neymar) che parlano di Italia troppo povera per permettersi i nuovi campioni verdeoro.
E' un campionato italiano alla deriva con squadre sempre meno all'altezza per le coppe europee, e con la Serie A sempre più spezzatino come unico sistema di competitività rispetto alla visibilità della Liga e della Premier inglese.
Nessun sceicco si affaccia nello stivale, come se Malaga, paragonabile ad una Bologna, valga più di una Roma o di una Napoli.
La Roma vende realtà e compra scommesse. L'Inter aspetta che qualcuno si interessi a qualche suo campione, possibilmente contribuendo anche allo stipendio. Milan in totale stasi e come al solito in attesa dell'ultimo minuto di mercato per i saldi di fine stagione.
A Udine, i tifosi, hanno 42 milioni di motivi per urlare tutto il loro disappunto con tanti cazzi e merde, mentre a Palermo un milione in più. E ai Pozzo e ai Zamparini? Un grazie per le sorti dell'economia italiana, ma che segnale per il calcio italiano.
Lotito che compra al discount, e quest'anno non c'è neanche lo scoppiettante mercato dei Preziosi.
Cacchio ma allora di cosa parliamo sui giornali?
Sull'orrore della fuitina sul motorino, per giunta senza casco!
Fortunatamente sono tifoso del Napoli e non dell'Udinese o del Palermo. Mi dispiace per loro col massimo rispetto!!!