venerdì 29 aprile 2011

Mazzarri carica il Napoli «È il momento di reagire»

CASTELVOLTURNO (CASERTA), 29 aprile - Mazzarri scuote il Napoli e chiede il riscatto dopo le due sconfitte consecutive con Udinese e Palermo. Sfumato il sogno scudetto, c'è una Champions da mettere al sicuro: «Quella con il Genoa non è la partita della svolta, perché poi ce ne sono altre tre. Però nella mia gestione non avevamo mai perso due partite di fila ed è il momento di tirare fuori gli attributi. Confido molto nell'appoggio del pubblico ai miei giocatori per questa sfida che sarà difficilissima».

GLI OBIETTIVI - Mazzarri non si sbilancia sugli obiettivi, ma non si pone limiti: «Come dice il Trap 'non dire gatto se non ce l'hai nel sacco', dobbiamo lottare fino alla fine per portare a termine questa stagione fantastica. Mi basta il terzo posto? Io non mi pongo mai limiti, ho quattro finalissime e voglio raccogliere il massimo. Fino a quest'anno il Napoli non era abituato a lottare per le zone alte della classiifca, in due anni abbiamo abituato tutti a fare cose straordinarie. Poi quando le cose straordinarie non arrivano, sembra quasi non aver fatto niente».

TORNA LAVEZZI - Dopo la squalifica che lo ha costretto a saltare Palermo, torna a disposizione il Pocho Lavezzi: «I giocatori importanti fanno sempre comodo. Noi abbiamo perso con e senza di lui, ma è il gioco e il comportamento di squadra a fare la differenza. Questa squadra se va oltre i propri limiti può battere tutti, se gioca al di sotto può perdere contro tutti, anche contro il Genoa che ha un organico molto valido allestito dal presidente Preziosi. In estate pensavo che potessero lottare con noi così come il Palermo».

IL CONFRONTO - In settimana il presidente De Laurentiis è stato a Castelvolturno per caricare la squadra: «Ad oggi il mio rapporto con lui non è cambiato. Nei giorni scorsi è venuto a parlare con la squadra, ci ha fatto molto piacere, abbiamo ascoltato le sue parole molto opportune».

GENOA DA TEMERE - Il tecnico azzurro teme molto la squadra di Ballardini: «I giocatori non devono sottovalutare l'avversario, dobbiamo rispettarlo e non ripetere gli errori commessi con Udinese e Palermo. Loro vengono da due vittorie consecutive con tanti gol fatti e dobbiamo stare molto attenti».


Fonte:Corrieredellosport.it

giovedì 28 aprile 2011

Notizie in pillole: quello che si è detto in questi giorni

Dal Portogallo: il Napoli sulle tracce di Hulk
Stando a quanto riporta il quotidiano portoghese ‘A Bola’, il Napoli sarebbe seriamente interessato a Hulk (24) nel caso in cui Edinson Cavani dovesse accettare le eventuali proposte provenienti da Spagna o Inghilterra. L’attaccante brasiliano, in forza al Porto dal 2008, in questa stagione ha messo a segno 33 reti ed ha una clausola rescissoria di 100 milioni di euro, ma con 30 milioni l’affare potrebbe essere concluso.


Giaccherini, l'agente: "Il Napoli da tempo su di lui"
 Giulio Marinelli, procuratore di Giaccherini, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttomercatoweb: "Innanzitutto occorre dire che circa un mese fa ci siamo incontrati con il Cesena per parlare dell'eventualità di rinnovare il nostro accordo, concordando di rivederci a fine stagione quando sarebbe stata chiara anche la categoria in cui la squadra avrebbe giocato la stagione successiva. Detto questo, non posso certo negare che diverse società si sono fatte sotto per il mio assistito, come ad esempio la Fiorentina, piuttosto che l'ambiziosa Atalanta di Percassi, o ancora Il Palermo ed il Napoli che da tempo segue il ragazzo. A queste vanno poi aggiunte alcune squadre inglesi che hanno identificato in Giaccherini il profilo giusto per fare bene anche in Premier League. Il suo prezzo si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro, quindi non é un giocatore che tutti possono permettersi. Starà al Cesena valutare le offerte, credo che di fronte ad una proposta soddisfacente lascerebbero al ragazzo la possibilità di misurarsi con altre realtà".

Maggio chiede un rinnovo del contratto

Massimo Briaschi, agente tra gli altri di Christian Maggio, centrocampista del Napoli ex Sampdoria, a Radio Kiss Kiss ha parlato della situazione del suo assistito: “Vuole restare a Napoli, è ovvio: qui si è trovato benissimo. Il suo ritorno in Nazionale è stato importante e ora ha un buon mercato: noi stiamo aspettando una chiamata da parte della società per discutere un rinnovo contrattuale”. Maggio attualmente guadagna 750mila euro e oltre il Tottenham anche la Juventus sarebbe interessa al giocatore. (fonte CalcioNews24)


Il Napoli blinda Cavani: pronta clausola rescissoria di 50 milioni

Secondo quanto riferisce l'edizione odierna de il - Corriere dello Sport - il Napoli punta a blindare l’uruguaiano con un nuovo contratto e con l’inserimento di una clausola rescissoria di 50 milioni di euro. Gli agenti del Matador, invece, chiederanno la rinuncia di una buona fetta dei diritti d’immagine da parte del club ed un adeguamento contrattuale.


 

martedì 26 aprile 2011

De Laurentiis fa visita alla squadra: "Nessun dramma per le due sconfitte. Ora ripartiamo"

Aurelio De Laurentiis parla a Marte Sport Live della riunione che ha avuto oggi a Castelvolturno:  "E' stato un appuntamento importante e ce ne saranno altri che ripeteremo spesso. Abbiamo parlato di tante cose: stiamo calendarizzando gli eventi per la fine della stagione calcistica, abbiamo affrontato la questione del ritiro e tutta una serie di problematiche che sono ancora in fieri. Prevediamo le possibili alternative: se accade questo, ci comportiamo così, se accade l'altro, abbiamo la soluzione pronta. Abbiamo affrontato la questione del settore giovanile e del ritiro. Mi ha telefonato anche Platini, mi ha invitato alla finale di Champions e abbiamo parlato del fair play finanziario". Ovviamente il presidente ha parlato con la squadra e con Mazzarri: "Sono stato assieme a Mazzarri e a tutti i componenti della squadra per diversi minuti. Bisogna cancellare il Palermo, noi siamo proiettati verso il futuro, pensiamo alle prossime quattro partite. Concentriamoci su queste, è il nostro obiettivo, poi faremo commenti sull'annata, adesso restiamo concentrati, non dobbiamo avvilirci per le due sconfitte. Può capitare, adesso dobbiamo voltare pagina". Hamsik, Yebda e Lavezzi predicano il riscatto: "Ho trovato un umore calmo e maturo nello spogliatoio. Sono persone che hanno fatto il salto di qualità. Sono contento che Maggio e Lavezzi stiano bene, ci presenteremo alla partita con il Genoa ancora più agguerriti. Dobbiamo ripartire dal grande applauso del San Paolo con l'Udinese, ora c'è il Genoa, con cui siamo gemellati e mi fa enormemente piacere. Ci sarà un'iniziativa della Birra Moretti, mi auguro sia un'altra bellissima giornata di calcio". De Laurentiis pensa solo al rush finale: "Parte un altro mini-campionato, tutto è possibile, nulla è perduto. Festeggiare a Torino la Champions? Sono scaramantico, mi auguro che queste quattro partite ci portino dove vogliamo. Diritti televisivi? La Lega si è spaccata, c'è un gruppo di 5 squadre che probabilmente si organizzeranno assieme per lo sfruttamento degli stessi. Cavani a quota 30 e Napoli in Champions? Mi piacerebbe tanto, avevo preventivato il quinto posto, tutto quello che viene di più, è meglio".

Leggo - Napoli e Mazzarri ad alta tensione

La Champions, la Juve e la Roma le tensioni di Mazzarri, disturbato dalle voci di mercato sulla squadra e soprattutto dalle chiacchiere del totoallenatore che da un bel po’ di tempo lo tirano direttamente in causa. Chiacchiere che probabilmente gli hanno messo addosso un’insolita agitazione e, che di riflesso, hanno creato qualche problema al gruppo. È vero, la squadra non è più tranquilla e dopo la sconfitta con l’Udinese al San Paolo gli effetti negativi sotto il profilo psicologico e fisico si sono manifestati nella trasferta di Palermo, mentre il timoniere azzurro scaricava in giro alla vigilia della trasferta siciliana le ansie e le irritazioni accumulate, tirando in ballo prima i media del Nord, poi i giornali locali, accusati di destabilizzare l’ambiente del gruppo. Mazzarri ha comunque assicurato di essere immune dalle voci che lo ritengono in partenza da Napoli. Volendo dare però serenità e compattezza allo spogliatoio, anziché rimandare il discorso personale alla fine del campionato, forse avrebbe fatto bene a dire «io resto», anche in virtù del contratto pluriennale del quale gode e del progetto finora condiviso e sottoscritto. A Mazzarri tocca ora rimboccarsi le maniche, giacchè il match di sabato sera contro il Genoa non si può sbagliare: è in ballo la Grande Europa e non si possono perdere altre posizioni in classifica, sarebbe un fallimento. Per fortuna a dare tranquillità anche all’ambiente della Torcida ci ha pensato Marek Hamsik che ha giurato sulla Champions assicurando i tifosi, dopo aver ripercorso in parte la sconfitta di Palermo: «Avevamo avuto un ottimo impatto con la partita. Dopo due minuti eravamo in vantaggio di un gol ed avevamo preso il comando del match. Poi il Palermo ha iniziato a prendere le giuste misure e, nel momento in cui ci siamo scoperti, hanno colpito. Personalmente non sono riuscito a dare il contributo che volevo; non posso essere soddisfatto della mia prestazione. Di sicuro contro il Genoa vedrete uno spettacolo diverso. Sabato vogliamo ottenere i tre punti, serve una vittoria dopo due sconfitte consecutive», proprio così, bisogna stringere i denti altrimenti bye-bye Champions.

venerdì 22 aprile 2011

Mazzarri: "Daremo il 130%. Tocca a Gargano. Cavani? Do per scontato che resti"

Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Palermo. Si riparte dopo la sconfitta con l’Udinese: “Personalmente ho pensato ai friulani fino a lunedì, mi è bruciato molto perdere in questo modo. Ai giocatori ho detto che questa rabbia accumulata deve essere tradotta in energia positiva al Palermo. Le chiacchiere stanno a zero, andiamo dritti per la nostra strada. La vera cosa che mi può preoccupare è la forza dei nostri avversari, come spesso ci capita, troviamo una squadra in grande forma. Il Palermo è reduce da una prestazione super a San Siro contro il Milan in Coppa Italia, poi stanno facendo di nuovo bene in campionato. Anche con il Cesena vinceva 2-0 fino a pochi minuti dalla fine della partita. Questo è il vero motivo che mi preoccupa, tutto il resto è aria fritta. Speriamo di avere un piccolo vantaggio dalla settimana tipo, ma non è una scienza esatta. A volte quando giochi di giovedì, fai bene la domenica, altre volte no. Lo sa anche Delio Rossi, verificheremo domani durante la partita. Noi dobbiamo essere attenti accorti senza concedere nulla al Palermo”. Non ci saranno Cannavaro e Lavezzi: “Le assenze pesano, se questi giocatori sono stati sempre impegnati, vuol dire che li reputo importantissimi. Ma noi abbiamo un’identità precisa e ci siamo accorti poco che mancava un protagonista. Mi aspetto molto da chi li sostituirà, di sicuro non inciderà la partita contro l’Udinese, a mio avviso abbiamo giocato molto meglio con l’Udinese che con la Lazio o rispetto ad altre partite che abbiamo vinto. Purtroppo siamo stati imprecisi e sfortunati. Voglio ringraziare i tifosi che hanno applaudito la prestazione domenica sera. Se lottiamo per questi traguardi, il merito è di tutti. Abbiamo già corretto i nostri errori, comunque non abbiamo perso convinzione”. Palermo-Napoli è una sfida delicata: “Ma non è chiave, finché la matematica dice che è tutto aperto, sono tutte gare importanti e ci proveremo sempre. Speriamo di essere più fortunati rispetto alla gara di domenica”. De Sanctis ha parlato di otto punti per la Champions: “Gli ho detto che è un grande portiere, ma non faccia calcoli. Non dobbiamo farne, l’ho sempre detto che bisogna guardare avanti e dietro. Ho cercato di isolare la squadra dalle pressioni. Se giochiamo da Napoli, non avremo problemi, altrimenti possiamo rischiare sempre. Sono convinto che faremo prestazioni all’altezza del nostro campionato, magari con un pizzico di fortuna in più. Voglio il massimo in ogni partita. Abbiamo cinque finali, diamo il 130% e bisogna continuare così fino al termine. Solo così possiamo conquistare risultati importanti”. Gargano potrebbe tornare titolare: “Probabilmente giocherà, dopo un momento di flessione, l’ho rivisto bene sia con la Lazio che con l’Udinese. In casa non l’ho fatto partire titolare per la situazione che si era creata, adesso è arrivato il momento. A Palermo ci sarà, poi vedremo”. Su Cavani, Mazzarri ha le idee chiare: “Do per scontato che resti. Succede che si parli del rinnovo dopo un’ottima stagione, ne stanno parlando i procuratori con la società, comunque del futuro non parlo troppo. Voglio che sia protagonista domani a Palermo. Comunque è inconcepibile distrarre l’ambiente con queste voci destabilizzanti che purtroppo partono da qua. Noi andiamo avanti per la nostra strada”. Si torna a parlare della Juventus: “Io parlo alla fine, l’anno scorso ho fatto la stessa cosa e sono rimasto. Io sono serio e faccio così. Se ora non parlo, ho i miei motivi. Non mi faccio distrarre dalle voci dei giornali. Ogni anno ci fermiamo e ragioniamo e lo faremo al termine del campionato. Tutto qua. Non voglio che le mie parole vengano strumentalizzate, come è già successo. E’ l’ultima volta che tratto questo argomento. A fine anno saprete cosa penso. Queste voci non m’interessano proprio, non me ne frega nulla. Sto dalla mattina alla sera per cercare di migliorare la mia squadra, questo è Mazzarri da undici anni e questo conta. I giocatori, invece, sono un’altra cosa e certi discorsi possono distrarre. Prendete Gargano, stava attraversando un buon momento, l’ho dovuto tener fuori perché si era creato un circolo vizioso e l’ho dovuto tener fuori”. Le assenze non gli interessano: “Mancano Pinilla e Miccoli? E quando non c’erano Sanchez e Di Natale, diciamo che non si vince lì da 40 anni, hanno giocatori di talento, sono liberi mentalmente perché non hanno più obiettivi in campionato. La trasferta sarà durissima, dovremo fare una grandissima partita”. (fonte Radio Marte)

giovedì 21 aprile 2011

Grande Cavani: "Resto al Napoli!"

"Non c'è niente di vero". Così l'attaccante del Napoli Edinson Cavani ha replicato alle indiscrezioni di oggi in merito a presunte difficoltà con la società azzurra per il rinnovo del suo contratto. Il Matador ne ha parlato nel corso della presentazione del suo libro, intitolato "Quello che ho nel cuore". Presente anche il procuratore del giocatore, Claudio Anellucci, anche lui tirato in ballo visto che si è parlato di un Cavani pronto a cambiare agente.  "Leggere certe cose sui giornali fa male, bisognerebbe fare attenzione a quello che si scrive", ha dichiarato Anellucci. "Come abbiamo sempre fatto continueremo a dare il massimo in questo finale di stagione, per cercare di raggiungere qualcosa di grande". Il Matador parla anche del suo rapporto con Napoli. "Per me giocare con questa maglia - spiega l'attaccante uruguaiano - significa vivere delle emozioni che non so dove potrei provare altrove".

Fonte:Azzurrissimo

Gianluca Di Marzio: "Cavani e il Napoli, non c'è nessun problema"

Non è passato nemmeno un anno da quando Cavani ha firmato un contratto con il Napoli fino al 2015, è vero che il Matador ha stracciato tutti i record ma è anche vero che la società non si è tirata indietro nell’affrontare subito il capitolo rinnovo. Le parti si sono viste, si rivedranno presto, in ballo c’è un accordo che renda tutti felici e contenti: allungamento fino al 2016, adeguamento economico, bonus vari e forse anche una clausola rescissoria per evitare malintesi futuri. Come quella che ha avuto Lavezzi, come quella che in Spagna hanno tutti i big. Nessuna frattura quindi, nè tra Cavani e i suoi manager, nè tra Cavani e il Napoli. Solo una normale dialettica quando si trattano rinnovi così importanti. Ogni altra polemica rischia solo di distrarre l’attaccante uruguaiano in questo finale così importante. Napoli stia tranquilla: il Napoli e Cavani stanno lavorando per unirsi ancora. Di più e meglio.

Gianluca di Marzio è uno di quei pochi giornalisti che reputo seri perchè prima di dare una notizia vede sempre da che fonte essa sia stata diramata e con quale attendibilità onore a questo ragazzo che merita una carriera piena di successi.
Armilocho.

Napoli, lo "scudetto" economico è già vinto

Il progetto De Laurentiis va avanti. Nonostante uno scudetto svanito, sfumato dopo il ko interno con l’Udinese, salvo clamorosi scivoloni del Milan. Uno scudetto, però, è sicuramente stato già vinto: non potrà essere cucito addosso su una maglietta, ma sicuramente potrà essere appuntato come fiore all’occhiello: la gestione economico-finanziaria del club. La società partenopea è stata spesso indicata come esempio di fair play finanziario, un cammino iniziato da De Laurentiis sin dal primo giorno del suo insediamento a Napoli che sicuramente ha suscitato iniziali perplessità, ma che poi ha portato solo benefici. La qualificazione diretta in Champions sarà il volano per maggiori introiti e anche maggiori investimenti. La società ha chiuso il bilancio per la quarta volta in utile: +334.000 euro è il risultato finale dell’ esercizio chiuso il 30 giugno 2010. Una cifra, esigua, che però va sommata ai risparmi delle precedenti stagioni grazie ad una sana gestione societaria.
I primi due campionati in C1 hanno registrato una perdita di oltre 16 milioni. Poi, la svolta. Nella stagione 2006-2007, tra i cadetti, la società riuscì a portare un utile in bilancio di 1,4 milioni di euro, con una stagione d’anticipo. Il ritorno in A, invece, è stato un autentico boom in termini di incassi. Il marchio Napoli è salito alle stelle come tutti i tipi di introito. Il fatturato, comprese le plusvalenze è passato dagli 88,4 milioni del 2007-2008 ai 110,8 dell’ultima stagione. La voce più alta è quella proveniente dai diritti televisivi (48,2), seguono le sponsorizzazioni 20,9 e il botteghino (17,1). Bene anche il licensing, in particolare l’e-commerce (vendita online con i prodotti griffati Napoli in grande crescita). Una pioggia di danaro fresco che però non ha fatto esaltare in spese folli il produttore cinematografico che pur rinforzando adeguatamente la rosa a disposizione di Mazzarri, ha sempre tenuto d’occhio il bilancio. Grazie alle plusvalenze dei calciatori nel 2009-2010, che ammontano a 6,6 milioni a cui vanno aggiunti i 3,8 dell’ultima estate che saranno contenuti nel bilancio del 2010-2011.
De Laurentiis può stare tranquillo. Il regolamento del fair play Uefa prevede che scatterà l’allarme solo quando il monte stipendi supererà il 70%del fatturato: il Napoli ha speso 38,7 milioni per la forza lavoro con un sola voce negativa: i debiti lordi sono aumentati da 55,3 a 90,9 milioni, senza però nessuna pendenza con le banche e tra l’altro a luglio è stato anche dimezzato l’indebitamento con la Filmauro, società controllante. Il futuro, però, è ancora più roseo o azzurro. Rispetto a tutte le big, il Napoli non dovrà saldare debiti per l’acquisto di giocatori. Uno sguardo alle altre big, messe malino sul fronte economico: la Juve deve ancora pagare i cartellini di Matri (15,5 milioni), Quagliarella (10), Pepe (7) e Aquilani (ancora da definire con il Liverpool; il Milan quelli di Ibrahimovic (18 milioni) e Amelia (2), l’Inter (Nagatomo, 4 ) e Lazio (Sculli, 3 milioni e mezzo). Il Napoli non ha scadenze se non quella di Cavani (sarà pagata la prima rata) ma è un affare già definito. Il presidente, quindi, grazie anche agli introiti per la prevista Champions League partirà in pole position sul mercato, potendo contare su denaro fresco e puntare su tre innesti di valore. E allora: coniugare i risultati sportivi con una corretta e sana gestione di bilancio si può. Lo scudetto finanziario De Laurentiis lo ha già vinto.

mercoledì 20 aprile 2011

Orta, direttore tecnico del Siviglia: "Cigarini torna al Napoli"

Luis Orta, direttore tecnico del Siviglia, ha parlato di Luca Cigarini, centrocampista di proprietà del Napoli che non sta vivendo un periodo felicissimo in Andalucia. Orta dichiara a Sky Sport 24, come rilancia Napolipress, la volontà del Siviglia di non riscattare il regista della nazionale italiana: "Cigarini è partito benissimo in questa sua esperienza, poi però si è perso così come tutta la squadra. Non è stata una grande stagione per noi. A gennaio inoltre, abbiamo comprato Rakitic al quale abbiamo concesso più spazio e più opportunità di gioco rispetto a quelle riservate a Luca. Dopotutto, dobbiamo valorizzare i calciatori di nostra proprietà e Cigarini è del Napoli. Tornerà in Italia, è un professionista esemplare e dimostrerà le sue doti nel campionato italiano che sicuramente è diverso da quello spagnolo"

martedì 19 aprile 2011

Napoli, l'unica delle grandi senza debiti: sul mercato sarà un vantaggio nel presente e nel futuro

Beh, il risveglio è stato amaro. Inutile negarlo. Caffè, classifica e tanti rimpianti. Più una domanda: «E ora che succede?». Niente. Il progetto De Laurentiis va avanti. Con o senza scudetto. Per il momento basta la qualificazione diretta in Champions League con quello che comporta in termini di prestigio e di introiti. Ma c’è di più. Per provare a regalare un sorriso ai tifosi del Napoli facciamo un salto nel futuro, alla prossima campagna acquisti. Non parliamo di sogni e di campioni. Ci sarà tempo. Parliamo di soldi. E di debiti.
Molte delle grandi inizieranno il mercato con l’obbligo di saldare vecchie «promesse». Chi sta peggio è la Juve, che parte da un -28 che somma i milioni che la società bianconera deve pagare per i cartellini di Matri (11 milioni), Quagliarella (10) e Pepe (7). Parliamo di soldi che non possono essere oggetto di trattativa. Come, invece, nel caso del triangolo Juve-Aquilani-Liverpool. Con una cifra pattuita per il riscatto, ma non vincolante. Non sta meglio il Milan che si porta in cassa un -18 per il trasferimento di Ibrahimovic (e ci sarebbero anche 2 milioni e mezzo per Amelia) e hanno voci in rosso pure la Roma (dieci milioni da pagare per Borriello), l’Inter che, a fine giugno, dovrà versare al Cesena i quattro milioni previsti per il cartellino del giapponese Nakatomo e la Lazio che deve saldare (tre milioni e mezzo) l’operazione Sculli.
L’unica delle grandi che non ha dei «pagherò» che ballano in tasca è proprio il Napoli di De Laurentiis. Un dato che merita di essere sottolineato perché regala una preziosa pole position in sede di campagna acquisti al club partenopeo (sarà versata la prima rata di Cavani ma è un affare già definito). Che, ricordiamolo, oltre a non avere debiti, dovrebbe incassare i soldi dell’Uefa per la Champions League. Sia chiaro, nessuno si aspetti follie stile Maradona. Ma il Napoli ha i soldi e la volontà per continuare a far crescere l’attuale progetto con tre innesti importanti. Nel momento in cui il titolo si allontana, resta in casa partenopea la soddisfazione per essere riusciti coniugare in maniera corretta le ambizioni sportive con le logiche di bilancio. Una «vittoria» non regala uno scudetto da cucire sulle maglie, ma garantisce un domani da protagonista. Scusate se è poco.

lunedì 18 aprile 2011

De Laurentiis: "Inler mi piace molto". L'agente: "Noi, però, non stiamo trattando"

Aurelio De Laurentiis ha parlato al margine del colloquio di mercato con il dg Marco Fassone ed il dg Riccardo Bigon. Ecco quanto detto dal patron azzurro al Corriere dello Sport: "Inler ci piace molto e ieri ha fatto un grandissimo gol mostrando tutto il suo valore. Il pubblico di Napoli è stato fantastico in quell' applauso dopo la partita, ricordiamoci di fare della napoletaneità un motivo d'orgoglio. Ora vietato demoralizzarsi e sotto con il Palermo".
Intanto, ai microfoni di Radio Goal, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Dino Lamberti, agente di Gokhan Inler, rilasciando alcune dichiarazioni: "Contro il Napoli Inler è stato uno dei migliori in campo, ed in qualità di suo agente ne sono molto contento. Non ha esultato perchè il popolo napoletano gli dà molto calore, ed anche se non è un giocatore del Napoli, avverte che i tifosi lo vorrebbero in azzurro. Ed anche se non lo conosce bene si è creato un forte rapporto. Per il futuro bisogna parlare con l'Udinese, se la società friulana troverà un accordo con De Laurentiis, che si muove sempre in maniera corretta, allora poi potrà parlare con noi. Inler è molto professionale, lui pensa solo all'Udinese. Anche sulla sua pagina di Facebook molti napoletani gli scrivono. A volte le dichiarazioni del presidente De Laurentiis sono state eccessive. Se Gokhan approdasse al Napoli, per gli azzurri sarebbe davvero un bel salto di qualità. Stamattina ho incontrato con De Laurentiis? Non ho mai parlato con lui, il Napoli è molto professionale e se vuole fare una trattativa deve parlare solo con l'Udinese”.

Calcionapoli24.it

Mazzarri: "La sconfitta sembrava scritta. Ci restano altre cinque finali"

Walter Mazzarri in conferenza stampa, nella sintesi di Napoli Magazine: "Scudetto sfumato al San Paolo contro il Chievo? E' vero, le so le cose. I numeri parlano chiaro. Non abbiamo mai parlato di scudetto. C'e' stata una crescita vertiginosa. Questo Napoli ha fatto delle cose straordinarie. Abbiamo preso la traversa con Maggio, sembrava scritta la sconfitta. Cavani ha sbagliato il rigore e diverse occasioni. Ci tenevamo all'obiettivo, non abbiamo mollato mai. La non esultanza di Inler al gol? Non lo so, non ci ho fatto caso, chiedetelo a lui. Al di la' delle assenze di Di Natale e Sanchez, sapevo che non sarebbe stata semplice. Peccato, perche' ce l'abbiamo messa tutta. Il nervosismo in campo? E' indice del fatto che la squadra crede di poter vincere ogni partita e ci tiene a farlo. Ciò dimostra attaccamento e voglia di lottare fino alla fine. Ringrazio i tifosi per l'applauso a fine gara. Siamo rimasti male, perche' abbiamo preso gol nel nostro momento migliore. Non dobbiamo rammaricarci, perche' abbiamo creato tante palle gol. Dispiace per le squalifiche di Cannavaro e Lavezzi. Restano 5 finali, a partire dalla trasferta di Palermo".

domenica 17 aprile 2011

33/a giornata (ore 15.00): Probabili formazioni.

CATANIA ( 4-2-3-1 ): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Marchese; Carboni, Lodi; Schelotto, Ricchiuti, Bergessio; Maxi Lopez.
A disposizione: Kosicky, Augustyn, Capuano, Ledesma, Pesce, Gomez, Morimoto.
Allenatore: Simeone.
LAZIO ( 4-2-3-1 ): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Bresciano, Ledesma; Mauri, Hernanes, Sculli; Floccari.
A disposizione: Berni, Scaloni, Garrido, Stendardo, Gonzales, Zarate, Kozak.
Allenatore: Reja.

CESENA ( 4-3-3 ): Antonioli; Santon, Pellegrino, Benalouane, Lauro; Jimenez, Colucci, Parolo; Rosina, Giaccherini, Bogdani.
A disposizione: Simoncini, Ceccarelli, Della Fiore, Budan, Appiah, Piangerelli, Malonga.
Allenatore: Ficcadenti.
BARI ( 4-3-2-1 ): Gillet; Raggi, Belmonte, Rossi, Parisi; Bentivoglio, Almiron, Gazzi; Ghezzal, Rudolf, Huseklepp.
A disposizione: Padelli, Rinaldi, Romero, Donati, Rivas, Codrea, Alvarez.
Allenatore: Mutti.

CHIEVO ( 4-3-1-2 ): Sorrentino; Sandro, Andreolli, Mandelli, Mantovani; Pulzetti, Rigoni, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli.
A disposizione: Squizzi, Frey, Cesar, Marcolini, Guana, Uribe, Thereau.
Allenatore: Pioli.
BOLOGNA ( 4-3-1-2 ): Viviano; Buscè, Portanova, Britos, Rubin; Casarini, Mudingayi, Mutarelli; Ekdal; Ramirez, Di Vaio.
A disposizione: Lupatelli, Morleo, Esposito, Della Rocca, Khrin, Paponi, Meggiorini.
Allenatore: Malesani.
FIORENTINA ( 4-3-3 ): Boruc; Comotto, Gamberini, Camporese, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Cerci, Mutu, Gilardino.
A disposizione: Frey, Kroldrup, De Silvestri, Donadel, D'Agostino, Ljajic, Babacar.
Allenatore: Mihajlovic.
JUVENTUS( 4-1-4-1 ): Buffon; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Melo; Aquilani, Marchisio, Krasic, Pepe; Matri.
A disposizione: Storari, Grygera, Sorensen, Traore, Martinez, Del Piero, Toni.
Allenatore: Del Neri.

GENOA ( 4-4-2 ): Eduardo; Mesto, Kaladze, Dainelli, Criscito; Rossi, Kucka, Milanetto, Rafinha; Palacio, Floro Flores.
A disposizione: Scarpi, Chico, Moretti, Antonelli, Konko, Boselli, Paloschi.
Allenatore: Ballardini.
BRESCIA ( 3-5-2 ): Arcari; Zebina, Bega, Zoboli; Zambelli, Kone, Zanetti, Hetemaj, Accardi; Diamanti, Caracciolo.
A disposizione: Leali, Berardi, Mareco, Baiocco, Vass, Lanzafame, Jonathas.
Allenatore: Iachini.

LECCE ( 4-4-1-1 ): Rosati; Ferrario, Tomovic, Fabiano, Brivio;  Mesbah, Munari, Giacomazzi, Oliveira; Jeda; Di Michele.
A disposizione: Benassi, Donati, Gustavo, Grossmuller, Piatti, Corvia, Chevanton.
Allenatore: De Canio.
CAGLIARI ( 4-3-2-1 ): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Nainggolan, Conti, Biondini; Cossu, Lazzari; Acquafresca.
A disposizione: Pellizzoli, Ariaudo, Perico, Missiroli, Cappellini, Laner, Ragatzu.
Allenatore: Donadoni.

Bagni: "Mazzarri ha costruito una macchina perfetta. Lavezzi più determinante di Cavani"

Ecco quanto ha dichiarato Salvatore Bagni a Tmw.

"Cavani sta disputando un campionato strepitoso, ma le accelerazioni di Lavezzi sono più importanti. L'assenza di Sanchez e Di Natale uno svantaggio per l'Udinese. Questo Napoli qualitativamente è inferiore a quello che vinse due scudetti. Con l'Udinese i partenopei riusciranno a trovare gli spazi per rendersi pericolosi. Il Napoli non ha difetti e tutti i giocatori hanno disputato un campionato di alto livello, grazie anche al buon lavoro svolto dal preparatore atletico. I tifosi del Napoli sono sempre stati vicini alla squadra, anche in serie C. Il Napoli è l'unica vera antagonista del Milan per lo scudetto.

Più importante il ritorno post squalifica di Cavani o giocare sapendo i risultati di tutte le altre partite?
"Il Napoli non ha avuto problemi né quando non sapeva i risultati delle altre partite né quando ha dovuto giocare in posticipo come farà questa sera. E' più importante il rientro di Cavani, anche se a Bologna la squadra ha reagito benissimo. Io dico sempre che Cavani sta disputando un campionato strepitoso, ma per il gioco del Napoli le accelerazioni di Lavezzi sono più importanti".

Il Napoli in casa non perdona, l'ultima sconfitta risale al 25 ottobre con il Milan, poi sedici risultati utili consecutivi di cui dodici vittorie e quattro pareggi a reti inviolate. Per l'Udinese priva di Sanchez e Di Natale sarà un'impresa cercare di fare risultato?
"Senza due giocatori come Sanchez e Di Natale diventa veramente un'impresa portare via un risultato utile. Il Napoli se la giocherebbe alla grandissima, anche se in campo ci fossero questi due giocatori, però è ovvio che sarà uno svantaggio il mancato apporto dei due attaccanti data la forza, la qualità e il buon assetto dell'Udinese".

Questa sera il Napoli potrebbe eguagliare il proprio record di vittorie stagionali, che risale al campionato 1989-'90 con ventuno successi in trentadue gare. Proprio un Napoli strepitoso quest'anno
"Strepitoso è l'aggettivo giusto. Abbiamo visto cosa è stato capace di fare il Napoli, anche se ha molta meno qualità delle due squadre che in passato avevano vinto lo scudetto nell'87 e nel '90, perciò merito maggiore a questa squadra e al suo allenatore Mazzarri che ha costruito veramente una macchina perfetta".

La squadra di Mazzarri andrà in campo con la formazione tipo. Ci si può aspettare una partita con il Napoli che imporrà il proprio gioco?
"Il Napoli ha trovato un po' più di difficoltà con le squadre che si sono chiuse molto, vedi Brescia e Lecce, e che poi ripartono. L'Udinese è una squadra, che nonostante le assenze, tenterà comunque di imporre il proprio gioco, perciò il Napoli gli spazi in un modo o nell'altro riuscirà a trovarli lo stesso".

Secondo lei questo Napoli ha qualche difetto?
"A me non sembra. Mazzarri a metà campionato diceva che bisognava vedere se la squadra avrebbe avuto la mentalità e la continuità giusta per raggiungere traguardi importanti. La continuità e la mentalità il Napoli ce l'ha, perché nelle due competizioni dove è stato eliminato, la Coppa Italia dall'Inter e l'Europa League dal Villarreal, non lo meritava. Ha giocato un campionato con quattordici-quindici giocatori di qualità, anche se Mazzarri ha utilizzato tutta la rosa, tenendo una continuità veramente fantastica. Bisogna dire bravo al preparatore atletico perché si sono verificati pochissimi infortuni".

Il San Paolo sarà tutto esaurito. Si dice sempre che il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, ma questa volta non è una frase fatta
"I tifosi del Napoli ci sono sempre. Nelle altre città si dice che il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, ma se la squadra non va bene non c'è questo apporto. Al Napoli in A, e non solo a questi livelli, quando vinceva il campionato, ma anche in B e soprattutto in C, la tifoseria è sempre stata vicina alla squadra. E' proprio "Amore" quello che nutre la città di Napoli nei confronti della propria squadra, è un vivere in simbiosi meraviglioso e lo può capire solo chi ha avuto la fortuna di indossare questa maglia, perché sa quale sia l'importanza della gente che dà tanto affetto e calore".

A prescindere dal suo tifo per il Napoli quante probabilità effettive ci sono che il Napoli possa vincere lo scudetto?
"Il primo obiettivo, quello di arrivare in Champions League e penso anche quello di evitarne i preliminari che sono sempre un rischio, è stato messo in cassaforte. Aver la fortuna di programmare, sapendo di giocare il primo turno della Champions, perciò sei partite, anche dal punto di vista economico è importantissimo. Per il resto il Napoli è rimasta l'unica antagonista vera nei confronti del Milan. Il Milan ha ancora qualche partita difficile, però il Napoli da questo punto di vista è messo peggio, ma la squadra di Mazzarri non teme nessuno, quindi se la giocano alla pari".

sabato 16 aprile 2011

Cavani: "A Napoli sto vivendo un sogno. Andrei via solo per un club come il Real"

Edinson Cavani ha parlato al sito ufficiale della Coppa America (ca2011.com) della prossima sfida con il suo Uruguay ma anche del suo momento attuale e delle prospettive per la sua carriera. Ecco quanto tradotto da Tutto Napoli.net:
URUGUAY - "Sarà bello partecipre alla Coppa America. Grazie a Dio ho avuto la fortuna di giocare anche la Coppa del Mondo e anche con buoni risultati. Come sempre darò il massimo ad ogni partite per offrire il mio contributo. Spero che la squadra possa arrivare in buone condizioni in modo da puntare alla vittoria. In Sudafrica grazie al maestro Tabarez e alla sua idea del calcio abbiamo offerto un ottimo gioco. Siamo una squadra completa che può dire la sua".
A LIVELLO PERSONALE - "Si vedrà il solito giocatore che lotterà su ogni pallone dando l'anima per la squadra. Questo è il mio stile di gioco. Sono migliorato a livello fisico e psicologico. Possiamo fare qualsiasi risultato, vincere o perdere, ma sempre dando il masismo".
NAPOLI - "Sto vivendo un sogno. Le cose stannoandando benissimo, direi oltre le più roseee aspettative di inizio stagione. Si iniziano a vedere gli sforzi che ho fatto dedicandomi al calcio. Ma ora devo concentrarmi per crescere e consolidare questo livello. A 4 gol da essere il miglior uruguayano in un campionato estero? Non lo sapevo. Ci sono ancora sette partite e non si sa mai, ci sono partite dove fai tre gol e altre dove non riesci a camminare. Spero di riuscire a tagliare questo traguardo, significherebbe che anche la squadra ha fatto grandi cose".
GRANDE SQUADRA - "Ho sempre amato le sfide. La mia passionalità mi porterebbe ad accettare solo una squadra grandissima come il Real Madrid o di simile grandezza".

Mazzarri: "Continuiamo a sognare. Non mi fido dell'Udinese anche senza Sanchez e Di Natale"

Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con l’Udinese. Si supera il milione di spettatori: “E’ un motivo d’orgoglio, abbiamo riportato l’entusiasmo allo stadio e in città. Abbiamo bruciato tutte le tappe in un anno e mezzo da quando siamo arrivati. Non era preventivabile da nessuno. Devo sottolineare che siamo contenti di questo aspetto”. De Laurentiis ha parlato di conferma di Cavani e Mazzarri: “Io e il presidente parliamo sempre. Sono dati di fatto, ho due anni di contratto, ovviamente parleremo al termine del campionato. Al primo posto c’è sempre il Napoli, ma ci metteremo a tavolino. C’è un ottimo rapporto e mi fa piacere che il nostro presidente parli così di me. Non c’è altro da aggiungere”. Intanto domani la partita è decisiva per blindare la Champions: “Siamo reduci da risultati importanti, se siamo arrivati a questo punto, vuol dire che abbiamo fatto bene in precedenza. Voglio sottolineare il fatto che siamo secondi in classifica e delle tre squadre di testa, noi abbiamo la partita più difficile. Affrontiamo una squadra che si esprime bene in trasferta. Ho rispetto e stima per Guidolin. Tutto il resto conta poco”. Lavezzi stringerà i denti: “Sta bene, ma non benissimo, ma credo che sia recuperabile”. L’Udinese, invece, dovrà rinunciare a Sanchez e Di Natale: “Vedremo se veramente non ci saranno. I friulani comunque possono prescindere da loro due: faranno, comunque, le ripartenze, sono rapidi negli inserimenti. Ci potrebbe essere Denis che è un ex molto stimato da me: ha più stazza fisica e saranno insidiosi sui cross. E’ rientrato anche Inler. Noi e l’Udinese siamo due squadre organizzate, la sfida resta molto pericolosa. Mi concentro soprattutto a mettere bene la mia formazione in campo dal punto di vista tattico. Dobbiamo curare la mente ma anche l’aspetto fisico. I due fattori devono coincidere”. Contro Inter e Milan non è successo: “Nel primo caso, avevamo i giocatori che rientrarono dall’Argentina, non riuscimmo a prepararla al meglio, poi loro avevano cambiato l’allenatore e l’ambiente si era ricompattato. Stesso discorso con il Milan, eravamo reduci dalla sfida con il Villarreal in Spagna, loro ebbero più tempo. Ci sono tanti fattori e tutti devono funzionare al meglio, forse in altre circostanze queste partite potevano andarci meglio”. E’ la partita delle squadre che giocano meglio: “Secondo me sì, siamo tra le migliori in Italia”. Stasera c’è Milan-Sampdoria: “Ripeto, non guardo la partita. Non parlo degli altri, penso soltanto al Napoli, concentriamoci e speriamo di essere all’altezza. Non ho visto neanche Milan-Fiorentina”. Le due milanesi giocheranno prima: “Non dobbiamo badare a questo, restiamo determinati”. Dal Milan, intanto, arrivano punzecchiature: “Non parlo mai degli altri, ho sempre fatto così. Mi spiace vedere la frittata girata. Finora ho sempre risposto a delle provocazioni, non ho mai attaccato. Forse diamo fastidio perché non dovevamo essere in questa posizione di classifica. Forse si era già stilata una classifica in estate in base alla considerazione generale degli acquisti e quando ce n’è un’altra, si scombussola il sistema. Mi è sembrato che tutti gli altri vedano con simpatia il Napoli, è da un po’ che non si vede un campionato così aperto. Noi siamo dentro un sogno, considerando come eravamo partiti e dove siamo adesso. Se rimanessimo in queste zone di classifica, sarebbe già qualcosa di straordinario. Poi ci sono anche i sogni innominabili, ma dobbiamo stare attenti a non dilapidare nulla, ecco perché con l’Udinese non dobbiamo sbagliare. E’ uno scontro diretto con una squadra che ci segue in classifica. Noi dobbiamo guardare in alto ma anche dietro per consolidare le posizioni che abbiamo conquistato. Continuiamo a sognare per altre sei partite. Fino ad oggi siamo stati fortissimi, abbiamo espresso un calcio bello, ma non parlo di futuro, può cambiare tutto in due gare, conosco troppo bene il calcio. Probabilmente se avessi perso tanto, sarei dovuto scappare e questo succede ovunque. Restiamo con i piedi per terra e non illudiamo la gente”. Continuano, intanto, i complimenti per il Napoli. Alla lista si è aggiunto anche Trapattoni: “Lo ringrazio, è uno degli allenatori più importanti, ha vinto tanto in Italia e all’estero. Le sue parole sono gradite proprio come quelle di Prandelli”. Gli azzurri hanno lo stato d’animo giusto: “Non siamo tesi, ma attenti. Dobbiamo continuare così senza cambiare il modo di pensare. A Bologna, ho visto una squadra che è entrata con il piglio giusto: sicurezza e voglia di vincere. Ripetiamo quest’atteggiamento. Il primo tempo è stato perfetto, ma con la squadra ho affrontato gli errori che abbiamo commesso. Questo serve per completare il processo di crescita. Voglio citare il discorso di Salemme da Chiambretti: ha detto che Mazzarri ci ha fatto sentire tutti uniti, questo è un riconoscimento importante. Questo ho cercato di trasmettere”.

Di Marzio: "Sanchez? Sciocchezze. Veri i movimenti su Ki Sung-Yong"

"L'assenza di Di Natale e Sanchez si farà sentire sicuramente, anche perché la rosa dell'Udinese è abbondante, ma non ha i sostituti con caratteristiche simili a questi due fondamentali giocatori". Per il collega di Sky, intervenuto ai microfoni di Radio Marte, non sarà una giornata decisva:"Sulla carta è un turno interlocutorio perché anche il Milan non dovrà certo fare un'impresa per battere in casa la Samp, anche se nel calcio non si può mai dire. Formazione? Squadra che vince non si cambia, quindi credo che siano confermati tanto Ruiz quanto Yebda. Gargano dovrà cercare di riconquistare la fiducia di Mazzarri attraverso gli spezzoni di partita che gli saranno concessi". Napoli-Udinese non è solo una partita di calcio, ma riporta alla luce possibili, interessanti trattative. Questo quanto riportato da Tuttonapoli.net:"In questo momento non c'è una riapertura di trattativa per Inler, di certo De Laurentiis ha detto il vero: non spenderà più di dodici milioni per lo svizzero. Sanchez? Non c'è assolutamente nulla, mi spiace smentire i colleghi, non so neanche da dove sia uscita questa notizia. Tutto vero invece l'interessamento per il koreano del Celtic, Ki Sung-Yong. Si è passati dalla fase dell'osservazione a quella dei primi approcci. E' extracomunitario, quindi se non cambierà la regola che prevede un solo acquisto non europeo per stagione, ci sarà da pensarci un po' su. Sicuramente sarebbe un affare anche in termini di merchandising".

venerdì 15 aprile 2011

Alvino: "L'Udinese senza Di Natale e Sanchez..."

Nel corso di Radio Goal, trasmissione sportiva in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Carlo Alvino noto giornalista napoletano nonché telecronista fazioso di Sky. Ecco quanto evidenziato da TuttoNapoli.net: “I due gioielli dell’Udinese non saranno della partita e sinceramente mi fa piacere. La squadra di Guidolin scenderà in campo senza le sue bocche da fuoco, perché una cosa è affrontare l’Udinese con Di Natale e Sanchez e un’altra con Corradi e Denis. Il Napoli, dal canto suo, potrà contare nuovamente su Cavani, che a Bologna è stato egregiamente sostituito da Beppe Mascara, autore di un’ottima prestazione. Il Matador domenica sera avrà l’opportunità di raggiungere - e spero superare - l’attuale capocannoniere delle Serie A, ovvero il buon Antonio Di Natale che non sarà della partita. Se il Napoli giocherà come a Bologna, porterà sicuramente i tre punti a casa”.

Zazzaroni rivela: "Mi hanno detto che nello spogliatoio del Milan ci sono problemi..."

"Il Milan ha praticamente quattro punti in più del Napoli e a sei giornate dalla fine vuol dire tanto, ma gli azzurri hanno una situazione ambientale di gran lunga più favorevole rispetto ai rossoneri. L'entusiasmo della piazza e la coesione del gruppo, sono le carte che la squadra di Mazzarri può giocare in questo ultimo mese e mezzo che deciderà la stagione. Nell'ambiente del Milan, invece, non sono tutte rose e fiori. Da voci interne a Milanello, mi è stato riferito che negli spogliatoi c'è più di qualche problema. Lo dimostrano anche il nervosismo di Ibrahimovic, i battibecchi in campo tra i giocatori e le delicate situazioni contrattuali di alcuni senatori del gruppo. Tra l'altro lo stop ad Ibrahimovic di tre giornate e l'infortunio di Sanchez che salterà Napoli-Udinese, li interpreto come segnali positivi per gli azzurri". Queste le parole di Ivan Zazzaroni ai microfoni di Radio Radio, come riporta Pensiero Azzurro.


Tratto da azzurrissimo.

giovedì 14 aprile 2011

Calcio, Messi: "Io come Diego? No, lui e' irripetibile"

NAPOLI - Sono in molti ad affermare che Lionel Messi sia il Maradona degli anni 2000. Veloce, preciso, illuminante: ecco le doti del fuoriclasse argentino del Barcellona, due volte vincitore del pallone d'oro. Ma di Diego ce n'è uno solo e lo stesso Messi lo sa bene, come dice in un'intervista rilasciata a Sette, settimanale del Corriere della Sera.
«L'Argentina sta cercando da troppo tempo il successore di Diego: Aimar, Saviola... - dice Messi -. Di Diego ce n'è stato uno solo ed è un errore volerlo vedere in un altro giocatore. E' un personaggio irripetibile». Dell'ex allenatore della nazionale argentina «la pulce» dice di conservare buonissimi ricordi. Aveva un atteggiamento quasi paterno nei confronti di molti calciatori e riusciva sempre a tenere la squadra unita (eccetto per la decisiva sconfitta con la Germania per 4-0 nel Mondiale in Sudafrica). «Spero di riuscire a vincere, un giorno il Mondiale. Credo sia qualcosa che sancisca definitivamente la grandezza di un calciatore. Vorrei dedicarlo al mio Paese».

Fonte: NapoliMagazine.com

De Laurentiis assicura: Cavani e Mazzarri restano

NAPOLI, 14 aprile - «Ringrazio Marcello Lippi, Cesare Prandelli e Giancarlo Abete per le parole usate nei confronti del Napoli, ma non mettiamoli in difficoltà, ricoprono ruoli istituzionali. Siamo una società che fa simpatia, con i tifosi più calorosi al mondo che io non smetterò mai di ringraziare». Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di Radio Marte annunciando che il tecnico Mazzarri «rimarrà qui così come pure Cavani».

SU INLER - Il produttore cinematografico ha sottolineato che al Dall'Ara «si è divertito nel vedere metà stadio dipinto d'azzurro: era entusiasmante». E al San Paolo anche nel posticipo contro l'Udinese ci sarà nuovamente il tutto esaurito. «Giocheremo nuovamente in dodici. Pozzo ha detto che vinceremo lo scudetto? Io mi tengo le mie scaramanzie e penso solo all'Udinese, una squadra fortissima che gioca un calcio frizzante. Sarà una partita bellissima, dobbiamo stare molto attenti in fase difensiva». Il patron partenopeo alla domanda su Inler ha risposto: «È un grandissimo giocatore, vorrei averlo con me. Ha un'età non verdissima per cui per noi vale tra i 9-10 milioni mentre Pozzo ne chiede, dal suo punto di vista giustamente, 15. Non sono sicuro si tratti di un investimento di prospettiva futura. Sono ragionamenti che faremo più avanti». La partita con l'Udinese, comunque, sarà di grande livello, secondo De Laurentiis. «Loro hanno Di Natale che fa sempre gol e poi dispongono di un dirompente Sanchez. Noi stiamo massimizzando il rendimento dei nostri interpreti, come accaduto ad esempio di recente con Yebda che sta crescendo molto ultimamente. Credo che ci sarà molto utile in futuro, il merito è di Mazzarri».

LE CONFERME - Ma il tecnico di origini livornesi è come Mourinho? «Non lo so, non ho mai lavorato con il portoghese . Di sicuro, Walter, è un gran professionista, un uomo all'antica i cui valori sono ben definiti e chi non lo condivide è contro di lui», ha continuato il numero uno della società partenopea che di Cavani ha detto: «Appartiene al calcio mondiale, prima che al Napoli. Ha grossi margini di crescita, come si è visto quest'anno. Rimarrà al Napoli come Mazzarri e migliorerà ancora. Edinson è una persona seria e ama Napoli, dove ha fatto nascere suo figlio. Tutti si interessano ai nostri gioielli, ma sin qui nessuno ce li ha mai chiesti, forse perchè sanno che avremmo risposto di no. Le offerte sono balle dei procuratori»

mercoledì 13 aprile 2011

Yebda: Tutta Napoli sogna Abbiamo più fame del Milan

NAPOLI, 13 aprile - «Lo scudetto? Una parola che non pronuncio, mancano sei gare, pensiamo soltanto all'Udinese che è una grande squadra». Tiene alta la concentrazione Hassan Yebda, che non si lascia travolgere dalle emozioni dell'alta classifica. Il centrocampista del Napoli sa che la squadra deve continuare con lo stesso spirito e la stessa intensità. I conti, poi, si faranno alla fine. «Dobbiamo lavorare per disputare una partita importante -dice ai microfoni di 'Radio Marte'-. Siamo secondi in classifica, ma la stagione non è ancora finita».

NAPOLI AFFAMATO - Milan in testa, ma Yebda crede che il Napoli abbia qualcosa in più dei rossoneri: «Noi forse abbiamo più fame perché non abbiamo mai vinto. Boateng? Ogni tanto ci sentiamo. E' contento, gli ho detto scherzando che li prendiamo. Cavani? Mi ha sorpreso tanto, è davvero un grande attaccante. Noi pensiamo soltanto a vincere più partite possibili. La gente sta sognando e noi vogliamo accontentarli, restiamo tranquilli e affrontiamo una partita alla volta».

GOL DECISIVO - Yebda sogna anche di realizzare un gol decisivo per il Napoli, magari contro l'Inter, come accaduto in Coppa Italia su rigore. «Speriamo di poterci riuscire con l'Inter, magari così vinciamo -afferma- Con i nerazzurri ho fatto il cucchiaio, ero un po' arrabbiato per l'esclusione e volevo fare qualcosa di più, quando siamo arrivati ai rigori, ho pensato questa cosa».

TIFOSI - Il centrocampista è sorpreso positivamente dall'affetto dei tifosi azzurri: «A Bologna erano in 15mila, è stato fantastico. S. Paolo esaurito per domenica? E' fondamentale. Mi piace molto questo aspetto. Sapevo dell'affetto della gente e adesso me ne rendo conto».

YEBDA E NAPOLI - Yebda parla poi del suo rapporto con il Napoli: «All'inizio mi aspettavo di più, sono arrivato qui per giocare, ma l'ultima parola spetta sempre a Mazzarri. Sono per lavorare ed aiutare la squadra. Ora sto avendo fiducia. Quando sono arrivato, non conoscevo il nostro allenatore. Poi ho parlato con lui, ho capito quanto fosse una brava persona. Dopo due settimana di allenamento, ho capito che è un grande tecnico». Ottimo il rapporto anche con alcuni compagni di squadra. Tra gli amici c'è Zuniga: «Stiamo sempre insieme, è un grande amico. Ma ho buoni rapporti con tutti. Il Pocho è molto bravo e cerca sempre di sollevare il gruppo dopo una sconfitta». Procede bene anche l'ambientamento con la città, salvo qualche piccolo inconveniente: «Sto benissimo. Le cose positive? Il caldo, la città e la pizza. Le cose che non mi piacciono? Le ganasce. Ho lasciato la macchina davanti casa a Posillipo e quando sono ritornato le ho visto, ho pagato la multa e adesso so che non devo parcheggiare lì».

CRESTA AZZURRA - Yebda si è distinto anche per dei look particolari e non esclude qualche novità nel prossimo futuro: «La cresta azzurra per qualcosa d'importante? Perché no, vedremo».

martedì 12 aprile 2011

Pozzo: "Il Napoli vincerà lo scudetto. Non vorrei essere nei panni di Milan e Inter".

Giampaolo Pozzo, presidente dell'Udinese, parla da sempre con sincerità e schiettezza. La sua squadra, dopo un avvio di campionato disastroso sta compiendo un piccolo miracolo e nonostante le ultime due sconfitte non si perde d'animo, la conquista della Champions è ancora possibile. Ai microfoni di Marte Sport Live, Pozzo ha parlato della prossima sfida del San Paolo e dell'entusiasmante campionato. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli.net: "Le sconfitte ed una sorta di calo li avevo messi in preventivo. Ho sempre negato che l'Udinese potesse ambire allo scudetto. Siamo una piccola realtà, abbiamo perso punti nel corso del campionato ma ci può stare. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo andare alla ricerca di giovani talentuosi che possano giocare in serie A. Non vorremmo mai vendere questi talenti ma appena il giocatore incomincia ad avere un valore alto è giusto che abbia la possibilità di giocare in una squadra importante e non puoi non lasciarli andare via. Poiché siamo lì, quest’anno credo che ci penseremo un po’ di più e cercheremo di trattenerli. Noi non facciamo mai mercato a gennaio, e per Inler con De Laurentiis ne riparleremo a giugno. Siamo disponibili a trattare con tutti in entrata e in uscita. Non siamo un supermercato, non ho bisogno dell’Udinese per vivere, faccio calcio per divertimento, sono un imprenditore. Domenica vorrei vedere una bellissima partita e un arbitro imparziale. Sicuramente il Napoli vince lo scudetto, è dura per gli altri concorrenti. Ha l’arma in più del pubblico e quella mediatica. Non vorrei trovarmi nella situazione di Milan e Inter. Tre punti con sei partite da giocare cosa vuoi che siano! Io vedo una serie di condizioni favorevoli al Napoli. Non sono d’accordo con la task force di Lotito, è un fantasioso. Ha voluto lanciare un sasso mediatico, siamo seri.Gli arbitri sbagliano come tutti, siamo tutti umani. Ho lottato per la moviola. E’ un fine campionato entusiasmante e spero di non vedere brutti episodi. Denis non ha avuto tanto spazio ma è stato un buon acquisto. Bravo ragazzo, valido e ne siamo davvero contenti. Difficile che giochi Sanchez domenica. Non andate però a dormire tranquilli perché abbiamo tante alternative. Sono contento del mio allenatore e me lo tengo. Mazzarri ha fatto un miracolo ed è un bravissimo tecnico. Cavani è stata una scoperta, nessuno si aspettava un rendimento del genere. E’ un assoluto fuoriclasse. Niente fair play! Sanchez si paga quello che vale e mi sa che andrà all'estero visto che in Italia non ci si può permettere un ingaggio così alto".

IO MI GRATTO E VOI????

Il fuoriclasse del Napoli

Trentaduesima giornata di campionato: la classifica recita Milan 68, Napoli 65, Inter 63. Per farci un’idea ancor più precisa, Roma 53 e Juventus 51. Oggi è la normalità, ma torniamo un attimo indietro nel tempo: settembre. Alzi la mano chi ha pronosticato tale situazione.
Qualcuno l’avrà pur fatto, ma siamo di fronte a percentuali minime rispetto ai tanti che indubbiamente hanno fatto le loro, giuste, supposizioni sull’andamento del torneo in corso. Quando il valore degli organici in questione non autorizzava sognatori o veggenti ad inserire il Napoli nella contesa scudetto. Al netto del fattore Mazzarri. Il Napoli – a sei turni dalla fine si può dire? – è in piena volata per il titolo di campione d’Italia e deve ciò al suo condottiero. Vediamo il perché.
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO – Il Napoli gode di un ottimo gruppo di giocatori il cui fiore all’occhiello è dato da un tridente offensivo di primo piano nel panorama europeo: Hamsik, Lavezzi e Cavani rappresentano il tridente puro più prolifico della Serie A, dato elevato dall’età media – molto bassa – dei tre in questione. La valorizzazione dell’organico parte proprio da qui: Cavani, già attaccante di livello in quel di Palermo, è letteralmente esploso sotto la gestione Mazzarri, da sempre abile a valorizzare i suoi terminali offensivi – Bianchi a Reggio e Pazzini in blucerchiato - . Con il Matador ovviamente si è andato oltre ogni logica. A beneficiarne sono stati anche Hamsik e Lavezzi, ma il capolavoro firmato Mazzarri è negli altri settori di campo: una difesa bunker i cui componenti, oggi e solo oggi, sono difensori di livello assoluto, un centrocampo abile ad alternare la fase difensiva a quella di proposizione. Santacroce e Yebda, per fare due nomi: il rendimento della squadra non cambia in base a chi va in campo.
GIOCO – Rendimento, qualità di gioco appunto. I tre titolari in difesa sono, per numero di presenze, Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. Il Napoli vince ugualmente quando in campo scendono i relativi sostituti: Santacroce, Cribari ed il neoacquisto Victor Ruiz. A centrocampo l’algerino Yebda, oggetto misterioso della campagna acquisti estiva, ha negli ultimi turni soffiato il posto a Gargano: il rendimento della squadra è addirittura cresciuto. Il tridente non si tocca, ma Mascara ora è un’alternativa mentre per Lucarelli ha pesato gravemente l’infortunio. La squadra di Mazzarri ha un gioco altamente riconoscibile: palla a terra, sviluppo sulle fasce, intensità nel ritmo e velocità nelle sovrapposizioni. Il tridente particolarmente mobile consente di non offrire troppi punti di riferimento agli avversari, il lavoro atletico svolto dai tre attaccanti permette alla squadra di difendere ed attaccare in tanti uomini in modo da trovarsi spesso in superiorità numerica.
LAVORO ATLETICO – Ecco il “Must” del Napoli: nessun infortunio muscolare – dato impressionante se guardiamo in casa delle dirette concorrenti - , condizione fisica straripante dall’inizio della stagione ad oggi, al netto di un leggero calo nella seconda metà di febbraio in concomitanza con i sedicesimi di finale di Europa League. Il Napoli corre più degli altri, fattore abbastanza visibile nelle partite in generale ma ancor di più nei secondi tempi, quando gli avversari annaspano e gli uomini di Mazzarri prendono il sopravvento atletico sulla partita.
GESTIONE DEI MOMENTI CLOU – Altra gemma dell’allenatore toscano: vi ricordate il Napoli dopo la disfatta di San Siro contro il Milan? E dopo il seguente pareggio casalingo contro il Brescia? Meno otto dal Milan, sogno scudetto infranto, in tanti hanno temuto addirittura il fallimento dell’obiettivo Champions. La banda Mazzarri da allora centra quattro vittorie consecutive e rientra prepotentemente nella lotta scudetto.
IL COLPO DEL FUORICLASSE – Non nominare quella parola. Non nominare quella parola ha un’unica motivazione, scambiata da tanti per paura: non cadere nel tranello per cui, se non dovesse arrivare il titolo, la sua squadra avrebbe addirittura fallito il colpo grosso, non centrato un obiettivo. La stagione, e torniamo alla testa dell’articolo, è strepitosa: si vive alla pari con il Milan capolista e l’Inter campione di ogni cosa. Mazzarri ha paura? Ci ridiamo su e applaudiamo al fuoriclasse del Napoli. Walter Mazzarri.

Fonte:TuttoNapoli.net

domenica 10 aprile 2011

11 Punti che valgono più di mille parole!!!!!!!!!

1- il Napoli non sbaglia più certe partite come quella di oggi
2- Anche senza Cavani si può segnare
3- De Sanctis, Cannavaro, Campagnaro e Pazienza sono indiscutibilmente da Nazionale e che Viviano, Bonucci,Ranocchia non lo sono
4- Ruiz è un fuoriclasse, da affinare ma fuoriclasse
5- Maggio ha messo il turbo,l'anno prossimo ricordiamocene quando superbike avrà i momenti No
6- Mascara ha tagliato in due il Bologna più di Lavezzi, peccato per l'ammonizione stupida e per il cambio che assolutamente non ho capito di Mazzarri
7- Il Pocho va ad intermittenza ma così come hamsik è fondamentale per aprire la strada a Maggio e Dossena.
8- Yebda sta diventando il nuovo factotum di Mazzarri, spinge, difende, salta l'uomo, assesta calci, apre il gioco, combatte in alta quota con chiunque insomma quello che per anni mancava al Napoli ora c'è e costa 3.5 mln cosa si sta aspettando?
9- Cavani ha esultato come se avesse fatto gol, come un tifoso accanito ed è sempre più simbolo di questo Napoli e di questa favola.
10- Anche se a volte si capisce solo lui nei cambi, sembra sempre avere ragione o quasi. Si vede che fisicamente non è al top, urla meno ma urla bene e si incavola con Peppiniello dopo il gol per essersi tolto la maglia invece di dirgli bravo. E' questo il nuovo Napoli, forza,coraggio e disciplina
11- Tutto questo è merito di DeLa che quando ha preso in mano davvero il suo Napoli ha mutato scenari ed ha costruito questo sogno azzurro.

11 punti che valgono più di qualsiasi pagella.

Buona serata a tutti!

Un ringraziamento all'autore di queste perle di saggezze in arte La Radice.

BOLOGNA-NAPOLI 0-2. Azzurri semplicemente perfetti

Il Napoli sbanca anche il Dall'Ara e si proietta sempre più nell'altissima classifica. Azzurri semplicemente perfetti. Dopo un primo tempo d'assalto, coronato dalle reti di Mascara e di Hamsik su rigore, la squadra di Mazzarri ha badato al sodo nella ripresa, senza correre eccessivi rischi. Una nota di merito anche ai quindicimila tifosi che hanno sostenuto i ragazzi dal primo all'ultimo istante di gioco.


LA PAGELLA DI AZZURRISSIMO

DE SANCTIS: il primo vero intervento lo vede prontissimo su insidiosa girata di Di Vaio, al 50°. Un brivido, per un'uscita un po' azzardata, qualche minuto dopo. Poi, la solita ordinaria amministrazione, fino ad uno splendido colpo di reni su botta dalla distanza di Cherubin. VOTO: 6.5

CAMPAGNARO: concreto, concentrato, rende difficile la vita a Di Vaio e Meggiorini. VOTO: 6.5

CANNAVARO: il Capitano lotta come un guerriero e guida con personalità la difesa. Nel primo tempo si proporne anche in avanti, fino al gol di Mascara. VOTO:7

RUIZ: ancora non perfetto nei tempi di alcuni interventi in anticipo, gioca un po' condizionato dall'ammonizione subita a inizio partita. Attento, molto bravo nei disimpegni. VOTO: 6.5

MAGGIO: un turbo sulla fascia destra, soprattutto nel primo tempo, quando i compagni lo cercano in continuazione. Determinante il contributo in occasione del gol di Mascara, con un perfetto cross basso dalla fascia. VOTO: 7

PAZIENZA: alcuni lanci illuminanti, come quello che da' il via al primo gol, ad arricchire una gara solida e concreta. Quante palle recuperate! VOTO: 7

YEBDA: fisicamente è a livelli mostruosi. Bene anche nell'accompagnare la manovra, pur non rischiando mai il passaggio più lungo dei dieci metri. VOTO: 6.5

DOSSENA: molto bene nel primo tempo e tutto sommato anche nella ripresa, quando è costretto a limitare le sue sgroppate. VOTO: 7

HAMSIK: glaciale e preciso sul rigore, gioca una partita perfetta sotto il profilo tattico e ineccepibile per quanto riguarda la pulizia nei passaggi (il 90% ok). Stremato, chiede il cambio per il cognato. VOTO: 7 (dal 75° GARGANO: entra per irrobustire il centrocampo, con una quasi inedita mediana a tre. VOTO: 6)

MASCARA: segna un gol pesantissimo per la stagione del Napoli e per se stesso. Conferma di essere il sostituto ideale nella posizione solitamente occupata da Lavezzi. Esce solo per scelta tattica, visto che Zuniga poteva consentire più lavoro in fase di ripiego. VOTO: 7 (dal 70° ZUNIGA:

LAVEZZI: mette un tacco sulla rete di Mascara ed una finta sul portiere nell'azione che porta al rigore trasformato da Hamsik. Le sue percussioni nella ripresa danno ossigeno all'intera squadra. VOTO: 7

All. MAZZARRI: un grande tecnico, un grandissimo motivatore. VOTO: 8

Antonello e Luca Perillo

sabato 9 aprile 2011

Reja: " Come sono cresciuti Lavezzi, Hamsik, Cannavaro... Yebda lo avevo segnalato io"


Ecco quanto ha scritto in una lettera aperta indirizzata ai tifosi del Napoli e pubblicata da Il Mattino l'ex tecnico azzurro, ed attuale allenatore della Lazio, Edy Reja

Questa lettera è un virtuale giro di campo. Di ringraziamento. Non l’ho fatto sei giorni fa al San Paolo, in occasione della partita con la Lazio, per ringraziare i napoletani per le manifestazioni di affetto che mi hanno riservato in occasione del mio ritorno a Fuorigrotta, dove insieme abbiamo vissuto tante emozioni. Ho ascoltato le voci e gli applausi dei miei vecchi tifosi, dal campo li ho visti alzarsi in piedi quando sono passato davanti a loro per raggiungere la panchina. Mi sono commosso, lo dico anche a distanza di giorni, perché i sentimenti forti e leali non durano pochi minuti. Grazie, Napoli. Per l’affetto che mi hai dimostrato non soltanto domenica, ma in cinque anni di lavoro. La gente ha capito e apprezzato quanto abbiamo fatto. Da allenatore della Lazio, quindi da avversario, ho avuto la conferma di quanto forte sia l’attaccamento dei tifosi al Napoli. Dopo i nostri due gol, in altri stadi si sarebbero ascoltati fischi al primo passaggio sbagliato e invece no, il sostegno dei napoletani è stato ancor più convinto, decisivo per la rimonta. È questo uno dei segreti dello straordinario campionato del Napoli e della sua impressionante regolarità.

Non voglio tornare sulla partita e sugli episodi che l’hanno accompagnata. Ho metabolizzato tutto, da quanto è accaduto in campo alle parole ascoltate dopo. Mi sento gratificato per aver ricevuto tante manifestazioni di affetto e per aver visto i frutti del lavoro avviato tanti anni fa. Quanto sono cresciuti Lavezzi, Hamsik, Pazienza, Gargano. Quanto è migliorato Paolo Cannavaro. E che forza fisica ha Yebda, che avevo segnalato quando era un giocatore del Benfica. Ai miei tempi, lavoravamo sul mercato per un esterno sinistro e una punta: il Napoli li ha trovati e sono di grande valore. Mi fa piacere che vi sia la mia impronta perché siamo partiti dalla polvere, dai campi di C, e adesso il Napoli lotta meritatamente per lo scudetto. Non si può non essere soddisfatti sotto l’aspetto sentimentale, rilevando la crescita della squadra grazie agli investimenti di De Laurentiis e al lavoro di Mazzarri. Un’ora prima della partita Aurelio è entrato negli spogliatoi della Lazio. Gli ho detto: ”Qui non voglio nemici, però tu non lo sarai mai”. Tempo fa mi aveva proposto un ruolo da dirigente nel Napoli, però io continuo a sentirmi un uomo di campo e mi sento a mio completo agio da allenatore nella Lazio: è questo il mio mestiere.

Gli amici napoletani mi hanno fatto i complimenti per la prestazione della Lazio al San Paolo e poi mi hanno chiesto: Edy, ce la faremo per lo scudetto? Dovete crederci perché tutto è possibile con quei tre davanti e con l’equilibrio tattico. Però sarebbe una trionfale stagione anche se il Napoli arrivasse secondo o terzo, in Champions League.

venerdì 8 aprile 2011

Mazzarri al Chiambretti Night: "Antipatico? Dico quello che penso, non sono un finto umile"

L'allenatore del Napoli Walter Mazzarri mostra di non essere interessato ad apparire simpatico all'interno del mondo del pallone: «C'è poca abitudine - ha spiegato il tecnico al Chiambretti Night, in onda domani sera su Canale 5 - a sentire uno che dice quello che pensa. Ci sono molte persone non troppo lineari, c'è ipocrisia. Ma va bene così, in fondo quelli troppo simpatici non li teme nessuno. Non sono capace di fare il finto umile. Io sono simpatico con chi è simpatico».
IL CARATTERE - A proposito del suo temperamento, Mazzarri ha detto che "quello che faccio viene valutato diversamente. Io per esempio sono stato espulso solo una volta, a differenza di altri miei colleghi che vengono espulsi almeno due volte in un campionato. Eppure dicono che aizzo il pubblico quando mi lamento per un rigore che secondo me c'era". Su Roberto Donadoni che, anni fa, aveva detto che Mazzarri come persona vale poco, l'allenatore del Napoli ha chiarito che "lui ha corretto quella frase, fu strumentalizzato un suo concetto, poi però la cosa è stata chiarita". Anche con Massimiliano Allegri non ci sono stati problemi particolari: "Mi sono fatto la fama - ha detto Mazzarri - che ho problemi con colleghi, ma molte volte non si vede che le battute vengono da altri e io rispondo. Se foste stati attenti prima della partita col Milan io ho risposto a battute di altro. Ognuno di noi ha fatto percorsi diversi, come uomo non lo conosco, come allenatore conosco i suoi trascorsi".
LA RISPOSTA - Mazzarri ha poi ricordato il suo diverbio con Josè Mourinho: «La frase che un asino non diventerà mai un cavallo di razza? Non la disse Mourinho ma un suo galoppino. Quando c'è stato da discutere della prestazione dell'Inter a Napoli, lui non volle riconoscere che il Napoli giocò meglio dell'Inter. Lui disse che non ho mai vinto la coppa Toscana? Bisogna vedere il valore delle squadre che abbiamo allenato e fare il calcolo degli investimenti fatti dalle società».

giovedì 7 aprile 2011

Cavani replica a Fonseca: "Non ho nulla da rimproverarmi"

«Non devo niente a nessuno». Così il Matador Cavani ha cercato di stemperare le recenti polemiche sul rapporto burrascoso tra lui e Daniel Fonseca, oggi procuratore e ieri ex punta di diamante del Napoli. In un fuorionda di Sky Sport dello scorso 23 gennaio sono emersi i contrasti esistenti tra il Matador e ed «El tigre». «Mi fa schifo - aveva detto Fonseca - mi viene l’odio quando dice che prega Dio, non ha bisogno di dire queste cose».  Poi nei giorni scorsi, a Radio Marte, l’ex attaccante uruguayano di Napoli, Roma e Juve ha voluto chiarire il suo punto di vista: «Non stimo Cavani dal punto di vista umano - ha detto -. È un grande calciatore, sta facendo cose incredibili e sono felice per il mio Napoli. Però si è comportato con me molto male cinque anni fa e lui lo sa bene. Quando lui era molto giovane il suo procuratore e la sua famiglia sono venuti da me a chiedere aiuto. Tante sono state le promesse mai mantenute. Edinson sa bene quanto ho fatto per lui, l’ho trattato come un fratello minore. Poi è successo qualcosa, è un episodio che non riesco a mandar giù e ho usato parole forti solo perché ero molto deluso da lui». Oggi, in una breve intervista telefonica a un’emittente uruguayana, il bomber di Salto ha voluto replicare a Fonseca gettando acqua sul fuoco: «Non ho problemi con nessuno e non ho nulla da rimproverarmi. Ma nella vita c’è sempre la possibilità d’incontrarsi e chiarire. Se incontrerò Fonseca lo farò». (fonte Corriere del Mezzogiorno)

Il Napoli riscuote simpatia. E i vip d'Italia tifano azzurro per lo scudetto

E' un fenomeno che attraversa trasversalmente la Penisola. Il Napoli che vince, convince, gioca bene ed è ancora in corsa per la lotta scudetto, fa simpatia. Puntando forse sul riscatto del sud che rappresenta, sulla "novità" di una squadra che negli anni passati era ben lontana da questi risultati. Gli azzurri scoprono così di avere tanti sostenitori, anche tra i personaggi del mondo della politica e dello spettacolo. Il Mattino ne ha intervistati alcuni, scoprendo che il Napoli non è affatto solo nella corsa che porta al tricolore. E anzi, viene visto come una sorte di "Davide contro Golia".
"Da Juventino deluso mi schiero contro Milan e Inter. E poi il Napoli gioca il miglior calcio" dice Linus. Mentre Manuela Arcuri fa leva sulle sue origini: "Mia madre è campana, come potrei non tifare per la squadra di Mazzarri? Che spettacolo il San Paolo poi". 
"Mia moglie è napoletana - dice Ignazio La Russa - quindi per motivi familiari tifo per gli azzurri in questa corsa. Ma spero ancora un pò nell'Inter". Maurizio Gasparri stravede per Cavani: "E' straordinario, il miglior calciatore della serie A. Ma al mio amico Berlusconi darei una piccola consolazione sportiva"
Gigi Proietti addirittura ha fatto del Napoli "la seconda squadra per cui tifare dopo la Roma. Ho un'antica simpatia per gli azzurri". E infine Riccardo Scamarcio: "Sono un uomo del Sud, nella lotta tricolore mi schiero con gli azzurri che sfidano il Nord"

mercoledì 6 aprile 2011

Francini: "Chi insegue è favorito dato che non ha nulla da perdere. La telefonata di Galliani? Chiaro segno di nervosismo.

Giovanni Francini, ex terzino del Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione 'Marte Sport Live'. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Mascara dovrebbe essere il sostituto migliore di Cavani purtroppo assente contro il Bologna. Il mio goal al Dall'Ara nel 1990, quando ci giocammo lo Scudetto resta uno dei ricordi più belli, insieme alla rete segnata al San Paolo contro il Real Madrid dinanzi a centomila spettatori. Gli azzurri non mollano mai, proprio come con il mio Napoli. Noi avevamo giocatori decisivi come Careca, Maradona e Carnevale come del resto il Napoli di oggi che schiera Hamsik, Lavezzi e Cavani. La telefonata di Galliani ad Abete è un chiaro segnale di nervosismo, d'altronde Prandelli è liberissimo di esprimere il suo pensiero. I rossoneri non hanno un calendario facile, gli uomini di Allegri vanno a giocare a Firenze, domenica: non sarà una trasferta facile. Chi insegue è favorito, perchè non ha nulla da perdere. Dossena come me all'epoca delgi Scudetti ci può stare: è un giocatore completo, bravo nel proporsi ed anche nel difendere. La vittoria di domenica contro la Lazio ha dato una carica ulteriore a tutto l'ambiente. Vincere così da una spinta in più ai calciatori. Nello spogliatoio, i giocatori sicuramente faranno un pensierino allo Scudetto. Spero di poter venire presto al San Paolo. Nonostante l'orario non proprio agevole lo stadio era stracolmo come quasi ogni domenica".

Dossena mi sento napoletano al 100%

Andrea Dossena è l'ospite del salottino di Marte Sport Live: "Abbiamo vissuto grandi emozioni, sono riuscito anche a segnare. Poi sono uscito e il finale è stato incredibile dalla panchina. E' stato incredibile, ho visto il rigore del 3-3, sul 4-3 mi sono trovato sotto la curva ad esultare. Una giornata fantastica".

Dossena si è sbloccato in maglia azzurra. Il suo gol ha riaperto le speranze: "La barba? Non c'entra niente, dipende dall'umore della settimana. Sembrava una partita storta. Ci siamo trovati sotto 2-0, quando ci siamo rimessi in carreggiata ho pensato che avremmo vinto. Neanche sul 3-2 mi sono demoralizzato. Siamo in corsa a sette giornate dalla fine, la nostra impresa sta avendo risalto e noi siamo orgogliosi e vogliamo andare fino in fondo".

A Bologna sarà tutto esaurito: "Serve qualche biglietto pure a me. Ci saranno tanti tifosi, molti non riusciranno ad esserci e ci dispiace. Noi conosciamo bene l'entusiasmo, la gente trasmette adrenalina. Per me è fondamentale. Il San Paolo? E' incredibile. Rispetto ad Anfield, forse gli inglesi ci credono sempre. A Fuorigrotta, le curve ci sostengono sempre, gli altri settori si demoralizzano un po' di più. Comunque domenica lo stadio ci ha trascinato al 2-2. Dico a tutti di stare vicino alla squadra, noi con umiltà e rispetto, vogliamo andare fino in fondo. Non sarà per nulla facile, ma vogliamo arrivare in alto".

Dossena è integrato perfettamente a Napoli: "Sono qui da un anno e sono diventato napoletano. Sto benissimo, mi sono integrato, amo la città e la gente".

Dossena gioca diversamente rispetto al Liverpool: "Facevamo un 4-4-2 con Benitez, con Mazzarri i compiti sono altri. Sono fortunato, ho sempre trovato grandi maestri di calcio e ho rubati segreti da tutti. Con Mazzarri, credo di essere al posto giusto, al momento giusto. Conosco bene Malesani, mi ha lanciato in serie A a Verona nel derby contro il Chievo. Ero sempre quello che andava in tribuna, in settimana facciamo un'amichevole con il Cittadella e io sono titolare anche perché non ci sono tutti i nazionali. Poi mi convoca e vado in panchina. Perdevamo 1-0, riusciamo a fare la rimonta sul 3-2. A sette minuti dalla fine, mi fa scaldare. Avevo un po' di timore, entro e non succede niente".

La forza del Napoli è il gruppo: "Era così già a Folgaria, siamo davvero compatti".

Cavani è protagonista, 25 gol: "L'ho seguito dall'Inghilterra, non avevo mai potuto apprezzarlo. Lavora tanto e ci sprona moltissimo. La sua arma migliore è la fame di vittorie. Vuole arrivare in alto. Proprio come tutti noi, siamo una macchina che non si ferma. Non esiste la perfezione nel calcio, lavoriamo sui nostri limiti e cerchiamo di migliorarli".

La società punta sempre in alto: "L'asticella viene alzata ogni anno. Credo che i tifosi possano essere tranquilli, c'è una programmazione seria". Tanti i tifosi che scrivono mail.

Due telefonate in diretta. La seconda è uno scherzo di Gigi Vitale. "Posso sapere perché giochi solo nel primo tempo e nel secondo non fai neanche un passaggio? E' stato fortunato nel gol, non voleva segnare". Dossena non se ne accorge: "Sono uno che dà tanto. Non mi sembra che sia così". Poi lo capisce.

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