giovedì 30 giugno 2011

UFFICIALE - Rosati è del Napoli. Il portiere: "Una gioia immensa, arrivo in una società di alto prestigio"

Con una nota pubblicata sul sito ufficiale, la S.S.C Napoli ha ufficializzato l'acquisto del portiere 28enne del Lecce Antonio Rosati: "Il Napoli ha ufficializzato l'acquisto di Rosati. Il portiere ex Lecce arriva in azzurro a titolo definitivo", si legge sul sito del club azzurro.
Questo il commento del nuovo portiere del Napoli: "E' una gioia immensa per me. Arrivo in una grande squadra ed in una Società importante di altissimo prestigio. Non vedo l'ora di cominciare questa esperienza splendida, di conoscere i nuovi compagni ed integrarmi in questo splendido gruppo".
 - LA SCHEDA -
Antonio Rosati è nato a Tivoli, in provincia di Roma, il 26 giugno 1983. Cresciuto nella Lodigiani, ha giocato finora con il Lecce e la Sambenedettese.Con la Sambenedettese 8 presenze nel campionato di C1 del 2005/06.
L’esordio in serie A il 13 febbraio 2005 in Lecce-Chievo 3-0. Ha giocato sette tornei a Lecce, quattro in serie A e tre in serie B. Vanta 44 presenze nella massima serie e 62 in serie B.
In carriera, sempre con il Lecce, ha vinto un campionato di serie B, nel 2009/10, e, con la Primavera, due campionati, nel 2002/03 e nel 2003/04, la coppa Italia del 2004/05 e la SuperCoppa Italiana del 2004.

De Laurentiis: "Hamsik? 40 mln solo per il rimborso spese. Trezeguet è un fuoriclasse"

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Marte Sport Live” su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Sono costernato perché ieri, leggendo i giornali, ho visto che nessuno ascolta Radio Marte. Riportano le mie dichiarazioni per sentito dire. Quando ci si fa raccontare le cose da altri, ad ogni passaggio, si perde un pezzo. Hamsik è fuori mercato. Lo slovacco l’ho preso per valorizzarlo. Ho investito tanto in questi anni. Con 40 mln mi ci ripagano solo le spese. Qui si apre la bocca, si da fiato e non si pensa. Sto cominciando a convincermi che molte persone che credevo sapessero di calcio, ne sanno molto poco. Ne guardano solamente gli aspetti esteriori. Li chiamo a vedere più in profondità. Questo è chiasso, questo è rumore. I giornali cartacei fanno questo. O sono sordi, o assoldati da procuratori
TREZEGUET – Il calciatore ha avuto un problema. E’ andato a giocare altrove, segnando anche 12 gol. E’ secondo me un fuoriclasse. Nelle partite internazionali creerebbe timore agli avversari. Con l’esperienza che ha può impegnare quella parte di giocatori che poi si curerebbero meno di schegge come Hamsik, Lavezzi e Cavani. Ovviamente non possono giocare tutti insieme. Se ne occuperà Mazzarri. Col tecnico non abbiamo parlato del francese. Queste sono quelle acquisizioni di mercato che bisogna lasciar fare a lui e Bigon. Si tratta pur sempre di acquisti dell’ultima ora
INLER –Con Gargano, Donadel e Dzemaili il nostro centrocampo s’è già molto rinforzato. Quando avremo la certezza che Vidal, Inler o chi per loro, amano il Napoli, vogliono insistentemente la maglia, ci garantiscono che il loro amore è azzurro, non ci faremo trovare impreparati
YEBDA – E’ un ottimo elemento e una bravissima persona. Il pallino ce l’ha il mister in mano. Non sta a me decidere il suo futuro
NAPOLI CHANNEL –Chi si vorrà abbonare, potrà farlo sia se in possesso di satellite, digitale terrestre, tablet o chissà quale altro device dovesse essere lanciato sul mercato nelle prossime annualità
SAN PAOLO –Sono a Roma. I lavori li stanno seguendo con criterio tutti coloro che sono a Napoli. Ne possiamo parlare quando saranno in itinere. Non sono informato in maniera matematica sugli accadimenti delle ultime ore. Inutile esprimersi sulle cose di cui non ho conoscenza”.
AMICHEVOLI ESTIVE - "Abbiamo in mente due amichevoli al San Paolo e due all'estero. Anche per celebrare la nostra nuova maglia e vedere all'opera la squadra sia a Napoli che in Europa".

mercoledì 29 giugno 2011

Santacroce: "Parma? Sì, ma in futuro vorrei tornare a Napoli. Non andrei mai alla Juve"

Fabiano Santacroce, calciatore del Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione Radio Gol, in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato e riportato da Tutto Napoli.net: “Io al Parma in prestito nell’ambito della trattativa Dzemaili? Ancora nulla è deciso, se dovessi andare via lescerei un pezzo di cuore a Napoli. Sicuramente verrò spesso in città per la mia fidanzata, sono molto legato alla piazza partenopea e l’esperienza in azzurro la porterò sempre con me. In questo momento ho bisogno di giocare e di tornare a un certo tipo di livello, meglio andare via per giocare e successivamente tornare ed essere importante per gli azzurri. Il mio rendimento al Napoli è stato limitato dagli infortuni ad entrambe le ginocchia poi, una volta rientrato, giocare ogni cinque o sei partite è difficile. La Nazionale? Il mio prossimo obiettivo è iniziare a giocare e ad impormi. Inizio a diventare ‘vecchio’ per il calcio moderno, dovrò impegnarmi al massimo con la speranza di ottenere buoni risultati.  Se penso ad un futuro nel Napoli? Questo è sempre stato il mio desiderio, sicuramente vorrei tornare per dare una mano e diventare un calciatore importante per gli azzurri. Mazzarri? È un ottimo mister, ha fatto benissimo nella passata stagione. Ha fatto le sue scelte, io più di allenarmi bene non potevo fare. Se in passato sono stato vicino alla Juventus? Confermo, ma non la reputo un’occasione persa. Ho sempre fornito il mio contributo alla squadra, adesso da napoletano acquisito non potrei mai andare alla Juventus. Hamsik al Milan? Marek è un calciatore che può meritare i rossoneri, ma spetterà al Napoli decidere cosa fare. La società sa come affrontare questo momento. Al momento mi sento di difendere Hamsik perché è molto legato alla città ed entrambi dobbiamo tantissimo alla società e alla città”.

Vidal: "Napoli grande club. Voglio giocare in Champions"

Mancano sei giorni al debutto in Coppa America: il Cile debutterà lunedì prossimo, a San Juan, contro il Messico. Per Arturo Vidal (ma anche per Alexis Sanchez) è cominciato il conto alla rovescia. E’ uno degli uomini-mercato, insieme al connazionale esploso nell’Udinese, entrambi gestiti da Fernando Felicevich. Vidal, 24 anni, centrocampista eclettico, di piede mancino, ha realizzato 10 gol nel la Bundesliga e vanta solo un altro anno di contratto con il Leverkusen. Il ds, Rudi Voeller, valuta il giocatore intorno ai 13 milioni di euro ma l’ostacolo maggiore sono le richieste economiche del cileno.


Vidal, cosa vede nel suo futuro?


«Aspetto notizie dal mio procuratore. Non ho sentito nessuno finora. In questo momento il mio pensiero fisso è rivolto alla Coppa America che sta per iniziare. Ormai ci siamo».


Ha saputo degli interessamenti di almeno quattro club per lei: il Bayern Monaco del suo ex allenatore Heynckes, l’Arsenal, la Juventus ed il Napoli?


«Stiamo parlando di grandissimi club, di livello internazionale. Ma io non dimentico che sono del Bayer Leverkusen e dunque devo avere rispetto per loro che sono stati i primi a credere in me e con i quali ho un altro anno di contratto. Però sono orgoglioso di essere accostato a queste società. In Germania, in Italia, in Inghilterra ed in Spagna si giocano i campionati più importanti del mondo».


Qual è la sua aspirazione?


«Il mio sogno da sempre, fin da quando ero bambino, era quello di vincere un campionato, di competere per manifestazioni di risonanza mondiale: Champions League o Libertadores».


Che tipo di calciatore è? Quali sono le sue caratteristiche?


«Mi definisco un volante centrale che però ama correre, correre e cercare possibilmente anche la via del gol. Ma a me interessa soprattutto vincere».


E’ al corrente dell’interessamento del Napoli? E’ stata formalizzata anche un’offerta scritta al Bayer ed il ds Bigon ne ha parlato anche con il suo manager in un incontro a Barcellona.


«Il Napoli è un grandissimo club, in grande ascesa, che parteciperà alla prossima Champions League e che nell’ultima stagione ha lottato per il titolo fino all’ultimo. Dunque ha tutti i connotati».

 
Negli ultimi giorni s’è proposta in maniera decisa anche la Juventus che però non partecipa alla Champions.


«Ma la Juve è altrettanto conosciuta per il suo prestigio e per la sua storia».


Le è capitato mai in questi giorni di preparazione alla Coppa America di parlarne con Alexis Sanchez?


«Sanchez è mio amico, mi ha parlato tanto dell’Italia, della bellezza del campionato, delle difficoltà che ci sono. Mi ha detto che è molto combattuto e che esistono squadre fortissime. Io e lui insieme nel Napoli? Per ché no, sarebbe bellissimo, ma di queste cose si occupa il nostro procuratore».

 
Quindi, niente di concreto sul suo futuro?


«So solo che Fernando ha avuto diversi colloqui ma dipende tutto dal Bayer Leverkusen».
Corriere dello Sport

martedì 28 giugno 2011

Amici tifosi non cadiamo nella trappola!

Amici, tifosi vi chiedo una cortesia, non fasciamoci la testa ancor prima d’avercela rotta, leggendo un pò di commenti sparsi per i vari siti ed i vari blog, come  polli stiamo servendo su di un vassoio d’argento il nostro campione a Don Silvio.E’ vero o non è vero l’articolo, la bomba è stata lanciata per testare l’umore del tifo azzurro e per catapultare con una scusa lo slovacco sotto la Madunnina.La cosa è stata studiata molto bene e da tutte le parti si è dato il fianco perchè quello che conta è dare la notizia ed aspettarsi il clik del mouse di ritorno.Siamo tutti colpevoli prima che vittime.
Io sono del parere che tutti sono importanti, ma nessuno e indispensabile,e se è vero che il Milan, vuole acquistare lo slovocco si presenti con un offerta di 40 Mln, che sarebbe la base per una buona trattativa.
Amici sono due mesi che vari giornali,radio e televisori insistono e persistono sull’argomento ma il presidente è sempre stato chiaro chi vuole i miei gioielli si presenti con un offerta valida altrimenti sono solo chiacchiere da bar, io attendo delle dichiarazioni ufficiali da parte della società e magari una risposta da parte di marekiaro, una risposta sincera detta dalla sua voce, perchè se il ragazzo ha il coraggio deve parlare chiaro ma non in Slovacchia, ma davanti alle migliaia di tifosi che lo hanno fatto diventare grande e che immeritatamente si sono sentiti traditi dal loro idolo.
In conclusione spero che tutta questa storia finisca nel modo migliore per il Napoli e per i suoi tifosi perchè i calciatori passano quello che resta e solo la maglia.

Fonte:NapoliPassion.net

ZONA PERILLO: "Deluso da Hamsik e perplesso da De Laurentiis"

Le parole di Hamsik mi hanno deluso. Lo slovacco si è dimostrato di ghiaccio. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Non provi a smentire tutto. L'intervista è stata rilasciata in slovacco, la lingua del giocatore: niente inglese, niente francese, niente italiano tradotto male all'estero. Lui vuole andare al Milan, vuole vincere, dice di sapere che a Napoli "non durerà", si sente di fronte alla svolta della sua carriera e ha pure gettato involontariamente nuovo fango sulla città parlando un'altra volta della rapina subita due anni fa a Mergellina. Sinceramente parlando, il ragazzo è molto bravo ma non è il nuovo Maradona. Ha classe, talento, fiuto del gol: ma a volte, nei match decisivi, scompare. Comprendo la sua voglia di sfondare nel calcio mondiale e di guadagnare di più... Vedremo come andrà a finire. 
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Devo anche dire, però, che De Laurentiis mi lascia perplesso. Perchè il pranzo dopo Pasqua con Hamsik in penisola sorrentina? Per quale motivo attaccare la Gazzetta dello Sport e altri organi d'informazione, sparando a zero e facendo nomi di giornalisti ritenuti "poco amici" del Napoli? E perchè annunciare l'acquisto di Criscito, un nazionale giovane e bravo, dopo avergli offerto -come per primi su Azzurrissimo abbiamo riferito- meno soldi di quanto addirittura il difensore guadagnava nel Genoa? E perchè un calciatore napoletano -peraltro costretto, in quanto tale, a convivere con maggiori pressioni- dovrebbe accontentarsi di uno stipendio più basso rispetto a quello di compagni di pari bravura? E perchè, prima ancora di acquistarlo, De Laurentiis si poneva pubblicamente il problema di come rivendere un giorno Inler a trent'anni suonati? E perchè quelle parole infelici contro gli abbonati "che rendono poco"? Sono domande che mi pongo con il rispetto e la riconoscenza che dobbiamo, al presidentissimo, per quanto finora ha fatto per i colori azzurri. Con la certezza che se Hamsik andrà via, De Laurentiis ci regalerà un Pastore o un altro campione in erba per non farlo rimpiangere.

Antonello Perillo

Fonte:Azzurrissimo

lunedì 27 giugno 2011

Milan-Hamsik? Ok, ma il gioco lo conduce il Napoli

Le dichiarazioni di Hamsik hanno avuto l’effetto di una potente deflagrazione. Un’apertura quello dello slovacco, per niente velata, alla corte che il Milan sta da tempo portando avanti. Ora si attende la risposta di De Laurentiis alle parole del giocatore: il presidente la darà domani, nell’ormai quotidiano appuntamento con Marte Sport Live.
PAGARE MONETA – Un matrimonio, quello tra Hamsik e il Milan, che in questo momento inizia a guadagnare credibilità e posizioni, aprendo la strada ad una – per ora solo eventuale – trattativa che dovrà essere portata avanti tra i due club. Perché una cosa è certa: il Napoli non si priverà tanto facilmente di uno dei suoi tre fiori all’occhiello. “Pagare moneta, vedere cammello” è il refrain più usato da De Laurentiis negli ultimi tempi. Ma quale è il prezzo di Hamsik al momento? Il Napoli lo strappò al Brescia per una cifra che ora fa sorridere: 5,5 milioni di euro. Il suo valore è cresciuto a dismisura nei quattro campionati disputati in maglia azzurra, fino a raggiungere una quotazione molto importante. E qui potrebbe sorgere il problema: se anche avesse in mano la volontà del giocatore a trasferirsi, il Milan potrebbe permettersi di spendere una cifra importante come quella che richiederebbe De Laurentiis, tra l’altro su un calciatore che non può essere considerato ancora un top player assoluto? Evidentemente no. Ed è difficile, quasi impossibile, che Galliani possa pensare di inserire contropartite tecniche: gli ingaggi dei giocatori rossoneri sono proibitivi per il Napoli.
PREVISIONI – Difficile farne ora. Sarebbe importante, per il bene della squadra che tra meno di un mese inizia il ritiro precampionato, risolvere la questione quanto prima.  Il Napoli non si farebbe comunque trovare impreparato di fronte alla cessione di Hamsik. Le parole sempre più frequenti di Zamparini lasciano intendere che Pastore potrebbe diventare un reale obiettivo azzurro nel caso in cui lo slovacco dovesse partire. Il che significa che i soldi della sua cessione verrebbero immediatamente reinvestiti sul calciatore argentino, che il presidente del Palermo non valuta meno di 40-45 mln. Il Milan e Hamsik sono avvisati: la trattativa la conduce il Napoli. E il prezzo lo fa De Laurentiis.

fonte:TuttoNapoli

De Laurentis annuncia l'Acquisto del portiere Rosati!!

Il presidente Aurelio De Laurentis, intervenendo sulle frequenze di Radio Marte, ha appena annunciato l'acquisto di Antonio Rosati portiere ormai ex Lecce, ecco la scheda di Wikipedia.

Inizia nella Lodigiani, anche se non scende in campo nel campionato di C2 2001-2002. Nel 2002-2003 vince lo scudetto primavera con il Lecce, ripetendosi nel 2003-2004. Nella stagione 2004-2005 continua a militare nella primavera dei giallorossi e colleziona una presenza in prima squadra il 13 febbraio 2005 in Lecce-Chievo 3-0 (debutto in Serie A). Nella stagione 2005-2006 è in prestito alla Sambenedettese, con cui disputa 8 partite in Serie C1 prima di tornare al Lecce e scendere in campo in Messina-Lecce 2-1. Nella seconda parte dell'annata seguente diventa il portiere titolare del Lecce. Ricoprirà lo stesso ruolo per la prima parte delle stagioni 2006-2007 e 2007-2008, mentre nel 2008-2009, in Serie A, gioca solo quattro partite.
Nella stagione 2009-2010, di nuovo in serie B, complice anche la cessione di Francesco Benussi diventa definitivamente titolare, confermandosi anche nella stagione successiva in massima serie nella quale disputa tutte le 38 partite del torneo.


domenica 26 giugno 2011

Lavezzi si racconta a La Nacion: "Ho sofferto la fame, ma mia mamma.. Futuro? Sogno un grande club"

Ezequiel Lavezzi si è raccontato in un'intervista a La Nacion. Non parla volentieri del suo passato, ci sono ancora le cicatrici dell'allontanamento dal padre e non dimentica i tanti sacrifici fatti dalla mamma.
"Ho iniziato a giocare a calcio da piccolo. I miei genitori si sono separati quando aveva due anni Mia mamma lavorava come cameriera. Sono cresciuto con i miei due fratelli perchè mia mamma lavorava.  Lei è stata come una mamma ed un padre per me. Abbiamo sempre contato su mia madre, non tanto su mio padre.
Scuola? Ho lasciato al terzo anno delle superiori.
Sogno? Non sono mai stato un sognatore o uno che ha tanti obiettivi e programma il domani. Vivo giorno per giorno, mi godo ogni istante.
Hai il tatuaggio di una pistola e alcuni anni fa hai festeggiato un gol sparando. Cosa significa? E' stata una cosa del momento che poi mi ha portato dei problemi. Non pensavo che avesse questi effetti. Solo un gesto istintivo, dopo un gol all'Estudiantes, feci quest'estultanza ma c'era un poliziotto e questo ha portato molta confusione.
Per quanto tempo hai sofferto la fame? Il cibo era sempre lo stesso: Mate (pianta tipica argentina, ndr) con il pane. La situazione è peggiorata quando mia mamma si è separata da mio padre.
Era un tuo sogno vedere tua madre come una regina? Penso che lei meriti tutto questo per quello che mi ha dato, per i sacrifici che ha fatto per me.
Il primo stipendio? Giocavo con gli Estudiantes de Caseros, guadagnavo 100 pseso al mese a 17 anni.
Il primo grande guadagno? Quando sono andato al Genoa in Italia. E' stato bello, ho avuto una percentuale dal mio passaggio, si guadagnava bene.
Il primo acquisto? Per prima cosa non ho fatto lavorare più mia mamma, poi le ho comprato una casa.
Tutti comprano l'auto. Ed in realtà ho comprato anche la macchina.  Con quei soldi ho comprato anche casa dove crescere mio figlio.
Come ti senti al posto di Maradona, circondato dai fan? E' una cosa molto strana, la gente è pazzesca. Solo chi è lì può vedere le cose che accadono.
Che macchina hai? Ne ho due, una Mercedes Benz e una Ferrari rossa.
Che significa avere questi tatuaggi? Non lo so.
Perchè ne hai così tanti? Ho cominciato da ragazzo, il primo quando avevo 12 anni e poi non ho più smesso. Il primo era un indiano, ma non significa nulla, sono le cose che fa un ragazzino senza pensare.  Cosa sono i fuori? Ho un amico tatuatore a Napoli e mi propose questa sfumato. Mi piace molto. Ho due immagini dietro la schiena, e la foto centrale del Rosario Central, per cui io faccio il tifo. Ho il nome di mio figlio sul braccio, la Madonna di Lourdes, un disegno del mio quartiere, il nome di mia madre e altre cose.
Prossimo obiettivo? Dopo Napoli? Mi piacerebbe giocare in una grande squadra.
Maradona allenatore? Con me è stato molto buono. Mi ha aiutato anche con un problema personale. Non ho alcun risentimento perchè è più importante questo cheil fatto che mi ha lasciato fuori dai mondiali.
Problemi con la droga? No, mai. Grazie a Dio, no. Ma non ho nulla contro le persone che li hanno.

sabato 25 giugno 2011

C'è chi dice no!

C’è chi dice no, esattamente come cantava Vasco Rossi. A volte è il presidente De Laurentiis, a volte sono i giocatori napoletani che non impazziscono dalla voglia di fare ritorno a casa. Fatto sta, che le trattative tra il Napoli e gli «scugnizzi» del pallone si sono sempre rivelate difficili e ricche di colpi di scena. Quello di Mimmo Criscito è solo l’ultimo caso di una lunga serie di matrimoni promessi e non consumati. È accaduto anche con Pasquale Foggia, nella sessione invernale del mercato 2011, con Totò Di Natale e Antonio Nocerino, appena un paio di stagioni fa, con Marco Borriello, nell’anno del ritorno in A, con Bocchetti e Lodi, quando gli azzurri erano in serie B, con Fabio Cannavaro, praticamente ogni estate.

Controtendenza - Per suo fratello Paolo, invece, le cose sono andate diversamente. «Lui è il nostro capitano, un ragazzo esemplare al quale auguro un futuro da dirigente nel Napoli», ha detto De Laurentiis appena un paio di giorni fa. Parole che sono come musica per il difensore della Loggetta, la cui storia va in assoluta controtendenza rispetto a quella degli altri «scugnizzi» del nostro campionato. Nel 2006, con gli azzurri ancora in serie B, Paolo si svincola dal Parma e non ci pensa due volte a firmare con il Napoli. Rinuncia ai diritti d’immagine, rinuncia a numerose offerte dalla massima serie e decide di sposare un progetto che, allora, era ancora in embrione. Firma per cinque anni, a dimostrazione che vuole tornare nella sua città per restarci a lungo. Si piazza al centro della difesa, che diventa la meno battuta di quel campionato addirittura davanti alla Juventus di Gigi Buffon. La stagione successiva è tra i «titolarissimi» della squadra che, con Reja in panchina, centra l’Intertoto, poi arriva la deludente gestione Donadoni e l’idillio con la piazza si interrompe.

La risalita - Con Mazzarri, Cannavaro torna grande e risale anche nella hit parade dei tifosi. Oggi è un idolo incontrastato. Eppure, quando la scorsa estate doveva rinnovare il contratto, De Laurentiis non fu tenero: «Se vuole andare a Dubai dal fratello, lo accompagno io». Paolo rispose per le rime, poi tornò immediatamente il sereno. Le parti si vengono incontro, il capitano fa, ancora una volta, un sacrificio per la maglia azzurra. Altri quattro anni (più l’opzione per il quinto) per diventare quello che ha sempre sognato di essere: una bandiera. «Vorrei essere come Totti per la Roma o Maldini per il Milan», disse tempo fa. È a un passo dalle 200 presenze (170 in campionato, 195 totali), ha messo nel mirino Ciro Ferrara (247), Antonio Iuliano (355) e Giuseppe Bruscolotti (387). Scugnizzi, capitani e bandiere: si può. Per fortuna, non sempre c’è chi dice no.

Gianluca Monti
La Gazzetta dello Sport Napoli & Campania

venerdì 24 giugno 2011

Calcio, De Laurentiis: "Inler? Pronti ad incontrarci, ho firmato il contratto di Dzemaili. Criscito? La Russia e' fredda"

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha fatto il punto sul mercato degli azzurri ai microfoni di Marte Sport Live su Radio Marte, rispondendo con toni distesi e ringraziando Lamberti (l'agente di Inler) per le belle dichiarazioni rese a "Napoli Magazine": "Vertice al Comune per lo Stadio? La questione Stadio San Paolo è ben avviata, il sindaco de Magistris si è dimostrato molto pronto e ben disponibile. Dopo i vari incontri che ci sono stati, abbiamo visto molta buona volontà ed amore verso la squadra azzurra. Sono convinto che per fine luglio il San Paolo sarà regolarmente corrispondente alle norme Uefa. Criscito? Non mi permetterei mai di entrare nel lavoro di Preziosi, ogni presidente ha un rapporto proprio con il calciatore, se Criscito ha piacere di andare in un paese come la Russia sono fatti suoi, io a San Pietroburgo non ci vivrei mai. Evidentemente avrà fatto questa scelta, sia io che Preziosi non possiamo entrare nel merito della scelta del giocatore. C'è chi esce da Napoli da giovane e poi non si riconosce più nel contesto napoletano, conosco gente che quando torna a Napoli è sofferente. Io pagherei qualsiasi cifra per spostare la mia sede della FilmAuro a Napoli. Faccio a Criscito i migliori auguri, spero che non abbia poi rimorsi per questa scelta. Inler e le parole dell'agente rese a "Napoli Magazine"? Ringrazio Lamberti per la stima che mi dimostra, mi sembra una persona corretta, auguriamoci che quando ci incontreremo l'affare si concretizzerà. Spero che all'incontro ci siano Pozzo, il giocatore e lo stesso Lamberti, io ho dato la mia piena disponibilità per il decidere il da farsi. Britos? Non siamo sprovvisti in difesa, abbiamo già diverse soluzioni come Campagnaro, Ruiz, Vitale e Aronica. Avevo detto a Bigon di accelerare per Criscito dopo l'incidente di Campagnaro, ma ora che il difensore argentino sta bene, non abbiamo questa grossa fretta. Campagnaro sarà con il resto della squadra ad inizio ritiro. Mercato? Bisogna prendere un giovane da far crescere tranquillamente, non possiamo prendere tutti solisti già affermati. Donadel? Ho firmato il suo contratto, la presentazione avverrà in Trentino e gli ho detto che sarà il sostituto di Pazienza. Il giocatore è contentissimo, gli ho spiegato anche che volevo prenderlo al posto di Pazienza, solo che all'epoca non potevo permettermelo. Dzemaili? Ho firmato anche il suo contratto, aspetto solo la firma del giocatore, metà del centrocampo è già stata formata. Santana? Il giocatore ha fatto parte solo di alcuni nostri discorsi, è uno di quelli che teniamo in considerazione. Gli dico solo di aspettare, poi se vuole andare al Cesena, vada pure. Il nostro obiettivo è rinforzare il centrocampo. Adidas sponsor tecnico? Sto discutendo con loro da molti anni, da prima ancora che chiudessi con Kappa. Il problrma non è soltanto lo sponsor tecnico, il discorso è più ampio e riguarda anche la linea di abbigliamento. Vedremo. Con Macron abbiamo lavorato in grande sintonia".

Fonte:NapoliMagazine

Cavani, l'agente: "Felicissimo del riscatto. Edi contento di Napoli, ma in futuro..."

Era una formalità, nessuno aveva il minimo dubbio circa il fatto che il Napoli acquistasse a titolo definitivo dal Palermo l'attaccante Edinson Cavani. La notizia è divenuta ufficiale oggi, col club azzurro che ha esercitato il diritto di riscatto. Pierpaolo Triulzi, agente dell'attaccante uruguagio, ha commentato la notizia ai microfoni di Sportitalia: "E' una splendida notizia , Edi spera di passare un altro anno come quello appena concluso. Nonostante i tanti interessi da Spagna e Inghilterra, siamo contenti di essere rimasti a Napoli. Ma in futuro non si può mai sapere...". L'operazione la scorsa estate era stata chiusa sulla base del pagamento di cinque milioni di euro per il prestito oneroso più 12 mln per il riscatto.

giovedì 23 giugno 2011

Donadel al Napoli, contratto di quattro anni

Il Napoli ha ingaggiato Marco Donadel. Il centrocampista ha firmato un contratto per quattro anni.
Queste le prime parole di Donadel in azzurro:
"Sono felice di poter indossare la maglia del Napoli e poter giocare in uno stadio storico e prestigioso quale è il San Paolo. Non vedo l'ora di cominciare la nuova avventura, di conoscere i compagni di squadra e mettermi a disposizione del tecnico"
LA SCHEDA
Marco Donadel è nato a Conegliano, in provincia di Treviso; il 21 aprile 1983. Ha giocato finora con Milan, Lecce, Parma, Sampdoria e Fiorentina.
La sua unica presenza con il Milan è l’esordio in serie A del 4 marzo 2001: Milan-Parma 2-2.
Con il Lecce 29 presenze in serie B nel 2002/03. Da allora otto stagioni in serie A: 24 presenze con il Parma, 8 con la Sampdoria e 184 partite con 4 gol nella Fiorentina.
Vanta anche 14 presenze con un gol in coppa Italia e 32 presenze con 2 gol in Europa tra Europa League e Champions League.
In Nazionale ha giocato 11 partite con 2 gol nell’Under 16, 9 nell’Under 17, 6 nell’Under 19, 5 con un gol nell’Under 20, 31 con un gol nell’Under 21 Ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene-2004 ed è stato campione d’Europa con l’Under 21 nel 2004, in Germania, che gli è valso il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.

Fonte:SSC Napoli

De Laurentiis scatenato: "Criscito? Non ci ho mai creduto... Vidal? Siamo sul pezzo. Donadel è nostro. Rosati, Dzemaili, Inler..."

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e' intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live su Radio Marte. Si comincia da Criscito: "A lui non ci ho mai creduto, difficilmente i napoletani accettavano di giocare in serie C e in serie B con il Napoli, quando li cercavo. Mi sono disaffezionato, poi ho capito - ma è una mia ipotesi personalissima - che chi è andato fuori da Napoli, non ha voglia di tornarci. Forse ha paura della pressione della piazza, tanto è vero che ho pensato di non volere più napoletani. Mi tengo Cannavaro che fa parte della mia famiglia e considero come un figlio e poi spero voglia restare anche quando non giocherà più. Criscito era nato assieme a Preziosi. Ai miei piaceva e piace moltissimo. Sono sempre stato scettico, se lui è attratto dall'Inter o da un Leonardo che vuole portarselo al Psg, non c'è lotta. E' un nazionale, ci avevo fatto la bocca, è un giovane e a me piacciono i giovani. Quando vedo che qualche giovane ha la possibilità di inserire una sua strada o un suo percorso, non lo posso ostacolare. Gli posso soltanto dire che Napoli è straordinaria. Ma lui è napoletano e quindi lo sa bene. Evidentemente certe cose passano in secondo ordine quando arrivano squadre che sembrano un traguardo finale. Speriamo che il Napoli tra dieci anni sia come il Barcellona di oggi. Per fare le trattative bisogna essere in due, in questo caso siamo quattro: io, Preziosi (e tra noi c'è l'accordo), poi c'è il calciatore e il suo procuratore che non sempre possono avere la stessa idea. Comunque dobbiamo rispettare le posizioni altrui. I soldi non possono essere sempre il motore di tutto. Non ho mai incontrato Criscito, se potessi parlare con le persone direttamente, magari il procuratore ha degli interessi con l'Inter e con il Psg. Le cose non sono sempre così matematiche. Ci sono dei reparti in cui ci sono delle priorità, in attacco non si può risparmiare. In difesa, è diverso. Mi ero preoccupato delle condizioni di Campagnaro, ho fatto vedere ad uno specialista dell'anca le immagini che mi sono arrivate dall'Argentina e lui mi ha rassicurato. In quella zona, ci può giocare anche Campagnaro. Se devo prendere un giocatore in quel ruolo, le alternative non mancano. Magari in Argentina, in Uruguay o in Cile, quindi non disperiamo".

Si parla di Rosati e Dzemaili che sono giocatori del Napoli: "Se lo dicono i dirigenti di Lecce e Parma". Capitolo Inler: "Stiamo verificando se vogliono fare quest'incontro. Oggi pomeriggio la verifica, se nel fine settimana o nella prossima, ci vedremo". Capitolo Palacios: "C'era un problema di un infortunio al ginocchio e abbiamo rallentato". Capitolo Vidal: "Siamo sul pezzo e vi faremo sapere". Capitolo Donadel: "Possiamo considerarlo un giocatore del Napoli". Capitolo Acquafresca: "Può essere il vice Cavani? E' un buon giocatore, non c'è dubbio, però credo che dobbiamo cercare qualcuno che possa crescere come è già successo con Hamsik, Lavezzi e Cavani. Dobbiamo pensare a qualcuno di più innovativo".

Capitolo abbonamenti: "I tifosi non vogliono che cancelli la campagna abbonamenti? Finalmente si sono svegliati. Molti mi dicono che ci sono dei vantaggi, allora devono costare di più. Quota 35mila? La Tessera del Tifoso ha creato dei problemi. Vedremo che succederà, come sarà il Napoli del prossimo anno". Capitolo stadio: "Al Comune sono stati straordinari e si sono messi a disposizione, ci muoveremo con grande velocità e nel mese di luglio dovremmo fare i lavori di adeguamento chiesti dall'Uefa".


Fonte:Azzurrisimo

mercoledì 22 giugno 2011

Sconcerti:Il Napoli si muove meglio degli altri

Il calciomercato italiano deve ancora entrare nel vivo - ed una tappa significativa sarà la definizione delle numerose comproprietà entro venerdì - ma già qualcosa si è mosso in termini di operazioni concluse, nonchè di trattative virtualmente definite cui manca solo la firma.
Su queste basi, Mario Sconcerti stila una 'pagella' parziale delle nostre squadre, quando ci avviciniamo ad inizio luglio: "Siamo alla fine del primo mese di mercato. C'è qualcuno che può dirsi rinforzato? Certamente la Juventus attraverso Pirlo, ma anche il Napoli, intelligentemente, se dobbiamo credere a Dzemaili, Inler e Criscito. Ferma l'Inter, il Milan ha scelto El Shaarawy, giovane estremamente promettente, di quelli che fino a un anno fa sarebbero stati acquistati da squadre di seconda fascia in cerca di investimenti..".
"Il fatto che adesso lo prenda il Milan - spiega Sconcerti sulle pagine del 'Corriere della Sera' - mi fa pensare sia più una necessità che una voglia, che tutto il calcio italiano sia sceso di un gradino e si stia impoverendo. Infatti Sanchez va al Barcellona e Villas Boas al Chelsea. Vedremo se arriverà Hamsik, giocatore importante. Si aspetta la Roma. Non è chiaro se debba finanziarsi con le cessioni o abbia davvero voglia di ribaltare la squadra. Per ora il rischio di vedere partire molti grandi giocatori è reale (Vucinic, Menez, Borriello, Mexes è già andato). Vedremo chi sarà il nuovo tecnico dell'Inter. Molti mi dicono che Leonardo avesse parte dei vecchi contro, e i vecchi sono tanti nell'Inter. Nel complesso la mia impressione è che a far meglio di tutti finora sia stato il Napoli..".

De Laurentiis a Radio Marte: "Hamsik? E' uno stillicidio della Gazzetta. Vidal è in cima ai miei pensieri"

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e' intervenuto nella sua rubrica "I 5 minuti" su Radio Marte nel corso di Marte Sport Live, rispondendo alle domande dei tifosi: "Hamsik al Milan? E' uno stillicidio della Gazzetta dello Sport che si è messa in testa di fare un assist non a me ne' ai napoletani, quindi non so a chi. Ho detto chiaramente che l'amico Galliani, che è una persona seria, abbia chiarito che non c'è alcuna intenzione di portare Hamsik al Milan. Notizie su Inler? Mi piacerebbe, dopo che Mazzarri avrà parlato con lui, trovare il tempo per incontrarlo, parlarci, avere uno scambio di sensazioni reciproche; ha un agente estremamente simpatico, intelligente ed educato e se ci si sedesse tutti e tre "al tavolo della cordialità", si troverebbe la chiave del cerchio. Spero di trovare questo tempo nelle prossime 48 ore. No al Real per Lavezzi di Bronzetti? Lui è una persona che se la canta e se la suona; gli ho risposto che il Real Madrid ha il mio numero di telefono, perchè non mi chiamano loro? Penso sempre di più che devo fare un film sul calcio, perchè sarebbe un film estremamente divertente. Possibilità di prendere Vidal? E' in cima ai miei pensieri, è un'eccezionale 24enne e ci stiamo pensando, lavorando seriamente ed a fari spenti. Stiamo lavorando anche su altri, come Donadel e Dzemaili, ma anche qualcuno che milita in Francia ed in Olanda. Ma non dico chi: non ci piace fare il mercato ad uso e consumo dei media, ma per il bene nostro. Felipe Melo? Non ci è mai interessato. Capisco che la Juventus si vuole togliere delle "patate bollenti" in termini di costi e forse anche non utili alla squadra, ma parlo senza cognizione di causa. Ma in ogni caso questo calciatore non fa al calciatore del Napoli. Campagna abbonamenti? Non vorrei nemmeno farla, vorrei dire ai tifosi "vediamoci allo stadio partita per partita". Ho visto negli anni scorsi che i risultati sono stati davvero scarsi a confronto delle realtà minori e sto pensando seriamente di non farla. Magari faremo un sondaggio per capire quanti sono i tifosi che vorrebbero abbonarsi".

Presidè sei un grande lo ripeto fino alla morte!!! con te siamo in una botte di ferro!!