sabato 5 novembre 2011

IL DOMENICO SPORTIVO. Serra: "Un po' manca l'immensa quantità di Pazienza. Quagliarella ci sarebbe servito"

Capitolo Pazienza
Purtroppo solo da spettatore. Michele Pazienza assicurava una modesta qualità, compensata da una immensa quantità. L'invisibilità di Donadel fa sentire la sua mancanza; i suoi radi capelli color zucca non sono che un ricordo, la sua presenza in campo a discapito di Michele, nel passato fiorentino, non è che un miraggio. A me un po' manca quel ragazzo serio, anche se il massimo del suo potenziale era stato raggiunto. Il D'Ippolito di Gargano, Matuzalem, Bogliacino, ci dirà un giorno se è stata solo una scelta tecnica. Una cessione necessita di una sostituzione migliorativa; e poi diciamo la verità, quattro centrocampisti sono veramente pochi.

Capitolo Quagliarella
Forse Bozzo, forse Lepore, forse un innocente ragazzino di Castellammare, o chissà chi, potrebbero dirci cosa è accaduto a questo brillante giocatore. Le contratture a Vinovo sono come le mozzarelle a Mondragone, o come le sfogliatelle fuori l'aeroporto di Capodichino, che sia chiaro; ma quando avvengono sistematicamente prima di un viaggio verso il San Paolo di Fuorigrotta, la gente non fa che ridere. Poi nessuno me ne voglia, perché ci sono infortuni a legamenti, che alcuni riconducono a miracoli di San Gennaro un po' in ritardo, altri che contemporaneamente sentivo dire: "questo sta facendo finta per non venire a giocare a Napoli"... E in questa invisibile parentesi, nascosta per mesi, ma presente nelle parole dei bar, nei vicoletti, nei campetti improvvisati, mentre mangio il Panuozzo o bevo il vino di Lettere, scorgo una considerazione dilaniante: Quagliarella in questo campionato duro e lungo, ci sarebbe servito. E in questa invisibile parentesi torna alla mia mente il goal bianconero di Quagliarella al San Paolo, il suo acquisto immediato verso Napoli, e la sua maglia azzurra sotto quella dell'Udinese calcio. Ho la sensazione, che in segreto, nei sogni, nei pensieri, nel suo arroccato italiano, ci sia, anche ora, mentre finge di aver male alla gambe, un convinto pensiero di fede calcistica partenopea; e la maglia azzurra, è ancora nascosta sotto quella bianconera juventina. Il punto è che non l'ha cambiata, e sotto di certo non ci sarà il logo della Champions League. Buona fortuna Fabio.


Fonte: Azzurrissimo.it

Nessun commento: