lunedì 25 luglio 2011

Il calciatore di punizioni

“Ad ogni punizione dal limite io torno bambino, quando nei tornei di calciotto facevamo entrare un celebre Roberto detto “Ong Heng”, solo per calciare le punizioni. Era bravissimo. Poi ritornava in panchina, dopo una esultanza pletorica nostra e una sua moderata alla Gabriel Batistuta e noi ritornavamo a giocare, sperando in un nuovo fallo dal limite”. [cit.]
Spodestato da pensieri arcaici, divisi tra i lontani Gianfranco Zola e Diego Armando Maradona, torno al passato prossimo di Andrè Cruz, Benito Carbone e il trascurato Roberto De Zerbi. Osservo commenti tecnici, interviste di illustri esperti di sport, previsioni di formazione dopo spumeggianti o moderati acquisti, ma il dubbio resta.
Il concetto calcistico del calcio piazzato, in questa città, forse è stato dimenticato. Forse i guizzi del Pocho, la diligenza di Marek, le follie sovraumane di Edison, ci fanno dimenticare ad ogni interruzione di gioco, cosa sia un calcio piazzato. Forse tutti immaginiamo che solo perché abbiamo in squadra un uruguaiano capriccioso, sia autorizzato a batterle, come se il popolo napoletano, tifosi, allenatore e calciatori, stiano accontentando un bambino.
La voce di Auriemma che urla alla radio il nome di Cruz, è ancora lapalissiano presente, mentre oggi affondiamo in un concetto enigmatico e distruttivo: “chi calcerà le punizioni nel Napoli del 2011-2012?”. Avremo sempre una situazione surreale nei minuti di recupero, una gestione di gioco a ritmi da zona Cesarini, o qualcuno capirà che in queste condizioni non abbiamo speranze di signorili traguardi?
Ad oggi abbiamo da sinistra il tiro di forza di Inler, ambidestro, e quello a giro di Lavezzi, anche perché Hamsik proprio non ha quel colpo.
La situazione da destra è sicuramente peggiore. L’unico sinistro di ruolo è Dossena, abile di potenza (mai sfruttato) e un Ruiz a giro, che promette veramente bene, anche se non parte più titolare.
Non ritenete sia poco? Resto intriso di razionale instabilità emotiva, alterno momenti di gioia quando il Napoli esprime il suo calcio spumeggiante, ad attimi dove una interruzione di gioco non può produrre risultati soddisfacenti per qualità poco più che decenti.
Spero in una soluzione e che Walter la trovi, perché il limite immenso del tiro da fuori oggi sembra colmato, quello da calcio da fermo torna ad essere un incubo che spero possa essere arginato, anche perché le partite più importanti, si risolvono dai 25 metri, con una occasione, con un fallo ben speso, condizionando un campionato, assegnando perfino uno scudetto. Anche se in Italia l’assegnazione di scudetti ha una storia a se…
Speriamo bene Walter, Mazzarri ovviamente…

Domenico Serra

4 commenti:

CARMINE.LIVE ha detto...

Ha dimenticato il buon Peppino Mascara che sulle punizioni può essere la nostra arma in +quest'anno...

Unknown ha detto...

E' vero adesso lo riferisco :-)

Domenico Serra ha detto...

Hai perfettamente ragione. Nello Zurigo li batteva Dzemaili, nel Catania Mascara. Ma le mie erano considerazioni sui plausibili titolari. E ho paura che Lavezzi e Donadel siano più presenti in campo...

CARMINE.LIVE ha detto...

Domenico sicuramente saranno+presenti in campo,ma penso che Mascara quest'anno sia davvero al limite della formazione titolare,ha una voglia e una classe davvero importante..