lunedì 14 febbraio 2011

Auguri al Matador, migliore punta d'Europa

Sempre più forte e intensa è la storia d’amore tra Napoli e Edinson Cavani. Il bomber uruguayano di Salto, dopo la doppietta in casa della Roma, si conferma sempre più capocannoniere del campionato a quota venti gol, uno in più di Careca che deteneva il record in serie A (come calciatore del Napoli).

Oggi, 14 febbraio, San Valentino, l’atleta di Cristo, fervente evangelico, compie 24 anni. Quale giorno migliore per festeggiarlo, da parte dei tifosi napoletani? Sul web già fioccano le iniziative; su alcuni siti e blog è possibile inviare i propri auguri al Matador che saranno recapitati al suo entourage.

Una liaison cominciata esattamente otto mesi fa, in un altro giorno 14, quello del luglio 2010, quando il Napoli, un po’ a sorpresa, acquistò il calciatore reduce da un buon mondiale dal Palermo. In maglia rosanero l’ex punta del Danubio aveva segnato nel campionato precedente «solo» 13 gol giocando da seconda punta. I tifosi palermitani sembrarono non soffrire troppo la sua partenza; spesso lo contestavano e alcuni teppisti addirittura lo aggredirono. Ma Edinson doveva ancora mettere in mostra tutto il suo potenziale. Voleva giocare da prima punta e scelse Napoli anche per questo (dopo aver pregato a lungo, su «consiglio» del Signore che ama). Dal canto suo, Walter Mazzarri lo desiderava da tempo e ha saputo costruire intorno a lui una squadra solida, capace di competere in campionato e in Europa League.

Pagato 16 milioni di euro (prestito oneroso nel primo anno), oggi Cavani non ha una valutazione precisa: cresce di settimana in settimana. Statistiche alla mano, nessuno tra i capocannonieri dei principali campionati d'Europa incide come lui: ha segnato il 50% delle 40 reti complessive della squadra partenopea. Cristiano Ronaldo lo insegue con il 45 per cento; Moussa Sow del Lilla è al 40 per cento; Mario Gomez del Bayern è al 37 per cento; Berbatov e Lionel Messi sono entrambi fermi al 33. Un talento incredibile. Auguri e ad maiora, Matador.



Marco Perillo

Corriere del Mezzogiorno.it

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