giovedì 13 gennaio 2011

Maggio: ”Con la Fiorentina per continuare a sognare"

Ritorna il salotto “live”di Radio Marte, che ai suoi microfoni ha accoltoChristian “Superbike”Maggio. Uno dei protagonisti del Napoli di Mister Mazzarri racconta le emozioni vissute nello spogliatoio e la soddisfazione di guardare il Napoli ai vertici, al secondo posto. “Quello che piace vedere ai tifosi, piace sicuramente anche a me. Lo sapevo, anche quando non ero al top della forma, che questo momento sarebbe arrivato, me lo dicevano tutti che prima o poi sarei uscito dal tunnel, che ci sarei riuscito allenandomi e facendo sempre attenzione a tutto”. Esordisce così l’esterni sinistro azzurro, uno dei“titolarissimi” come dice mister Mazzarri. E’tornato il Maggio che tutti i tifosi accompagnano con il loro boato sulla sua fascia destra. “Fare emozionare la gente è il nostro lavoro e questo Campionato vuol dire molto per noi, abbiamo giocatori importantissimi e questo momento è frutto di sacrificio e lavoro di tutti, prima o poi queste cose pagano. E’ naturale guardare la classifica se se al secondo posto, ma siamo consapevoli che dobbiamo ancora crescere e dimostrare tanto. Affronteremo ogni partita come se fosse una finale e alla fine guarderemo la classifica. Dopo le gare serali, andiamo a mangiare una pizza tutti insieme. E’ una cosa che ci piace fare, stare insieme e magari parlare anche della partita. Siamo uniti, lo sappiamo perché ci sono stati momenti meno felici di questo e siamo rimasti compatti. E’ facile restare uniti quando vai bene, ma lo scorso anno abbiamo avuto momenti difficili, che abbiamo superato stando insieme e lavorando. La squadra è giovane e sappiamo di non essere ancora pronti per titoli importanti, come lo scudetto, ma la società sta lavorando e puntiamo ad obbiettivi importanti. Entro due anni il Napoli potrà sicuramente giocarsela per lo scudetto. Il quarto posto sarebbe un passo avanti rispetto allo scorso anno, ma mancano ancora tante partite, può sempre cambiare tutto ed è per questo che preferiamo rimanere con i piedi per terra. Il momento più bello? Tutte le partite vinte all’ultimo minuto. Quelle ti fanno provare delle gioie incredibili, come quella vinta contro il Lecce. Sembrava quasi impossibile, loro si chiudevano bene, ma poi quel goal di Cavani ti ha dato la spinta ed è lì che capisci che non molliamo mai. I tifosi sono importantissimi. Quando mi inchinai davanti alla curva vuota, fu un gesto spontaneo. Loro non erano lì fisicamente, ma per me c’erano ed è stato un modo per dimostrar loro quanto siano importanti, mancava il dodicesimo uomo in campo. Cavani è senza dubbio un giocatore decisivo, è ovunque, anche quando sembra assente durante la partita, si sveglia e ti fa due o tre goal. La Nazionale? Ci tengo moltissimo, ma a per quei livelli devo ancora migliorare. Lo scorso anno mi sono adattato, ma ero sempre un po’ fuori ruolo. Non sono convocato per delle questioni tattiche, non ho alcun problema con Prandelli, e devo ringraziare anche lui se sono migliorato. I tifosi mi hanno capito e sostenuto anche quando non ero al topo, hanno capito che io non mollo mai. Loro sanno quando in campo dai il massimo ed avere la loro fiducia è fondamentale per noi. Se dovesse arrivare qualcuno sarà ben accetto e dovrà sudarsi la maglia e dare il massimo in campo, come fa chiunque viene chiamato dal mister, anche se non gioca con continuità. La Coppa Italia è una competizione snobbata da tutti, ma poi alla fine tutti vogliono vincerla. Il bello arriva ai quarti e noi ce la giocheremo”. Non si fa mancare nulla Superbike, neanche un siparietto finale, nel quale canta “O’surdato ‘nnammurato” e ricorda lo spettacolo di domenica sera al San Paolo: “Vedere sessantamila tifosi che cantano a squarciagola, è un’emozione fantastica e non mai visto nulla del genere. Sabato tutti al san Paolo per continuare questo bel sogno”

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