sabato 18 dicembre 2010

Con il Lecce umiltà e concentrazione come una "grande"

RAGAZZI CHE AVETE RISVEGLIATO UNA CITTA’…NIENTE SCHERZI!
Avremmo potuto scegliere come finire l’anno solare pallonaro per chi avreste optato tra: Roma, Chievo, Udinese e Lecce? Tanto per citare le rispettive avversarie che incontreranno il Milan, la Juve e la Lazio.
Se dobbiamo giocarcela ancora un po’ meglio NON GUASTARE LA FESTA con passi falsi di cui potremmo pentirci. Destino vuole che il Lecce torni alla vittoria dopo tempi infiniti la domenica precedente col Chievo. Ed anche questi(per chi come noi e Voi) segue il pallone con passione sono SEGNALI.
Sarà un Napoli dimezzato nel reparto arretrato (Aronica, Campagnaro e Cannavaro) ma anche con lo Steaua mancava lo spinterogeno Gargano e il motorino Lavezzi…eppure la macchina della vittoria è partita alla grande!
Anche qui “segnali premonitori”, la “vera” (diciamo così) difesa sarà pronta dopo le festività, contro l’Inter che di per sé non dovrebbe avere Eto’ò squalificato. Ma tutto ciò bisogna assolutamente meritarselo.
Se col Lecce il Napoli dovesse distrarsi durante la gara credo che assisteremo all’eruzione di Mazzarri, altro che “zona rossa”!
Non ci sarebbe l’occasione immediata(si ferma il campionato) del riscatto come sempre il Napoli ha saputo fare regalando ai tifosi vittorie incredibili dopo una clamorosa debacle.
La sosta natalizia NON capita a fagiolo ma è ovvio che questa squadra di un po’ di riposo mentale e muscolare ne ha assolutamente bisogno.
Alla ripresa (6 gennaio)gli azzurri potrebbero ritrovare la VERA Inter e forse ci sarà più gusto batterla, poi c’è la Juve che ancora non ha digerito la “doppietta” dello scorso anno e l’amaro digestivo il Napoli non lo dovrà servire neanche stavolta. Ma ci vuole umiltà concentrazione, e poi forse qualche mossa azzeccata sul mercato potranno riaprire nuove prospettive alle ambizioni di una squadra che lentamente si vuole vestire da “grande”.
Ma il vestito buono della Festa va meritato, e come facevano i nostri nonni, tirarlo fuori al momento opportuno in modo che tutti restino a bocca aperta ed esclamino: “Uè Napoli, non ti ho mai visto così”, che classe, che stile, che forza!
Ma che possa accadere tutto questo, bisogna che la classifica non assuma rimpianti imprevedibili.
Finchè sul tavolo verde ci sono le fish giuste bisogna usarle bene, perché questo bellissimo Napoli non diventi un bluff.
Il Lecce ha già precedenti di guastafeste quando una ventina di anni fa tolse lo scudetto alla Roma espugnando l’Olimpico, e non vorremmo vedere ai microfoni SKY o delle private la faccia imbarazzata ma felice dell’amico De Canio che a Napoli ha lasciato bei ricordi, tanti rimpianti e un po’ di rabbia per come fu trattato da quella sciagurata Società che era il Napoli di allora. 

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