domenica 7 novembre 2010

Bigon: "Abbiamo sempre detto che la rosa era completa. Vittoria del gruppo"

Il direttore generale del Napoli, Riccardo Bigon, ha rilasciato alcune dichirazioni al termine della vittoriosa gara con il Parma. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "E' la vittoria del gruppo. Bisogna ringraziare anche le seconde linee che hanno disputato una grande prova. Siamo tornati venerdì alle cinque del mattino ma abbiamo subito trovato la concentrazione giusta nonostante la grande delusione di Anfield. Abbiamo sempre saputo che potevamo contare su una rosa completa, la partita di oggi lo conferma perchè chiunque avrebbe perso dei punti. Poi in casa non è mai facile perchè spesso l'avversario si chiude e puoi andare in grande difficoltà a trovare i varchi giusti. Cambiando gli interpreti quest'oggi non è cambiato il nostro modo di giocare e questo è un merito del tecnico. Ora pensiamo al Cagliari, lì troveremo un ambiente infuocato dove non è facile fare risultato. Il mercato? E' sempre aperto e noi siamo vigili su tutte le situazioni. Contratto Cannavaro? Con Paolo parliamo spesso, in qualsiasi momento si può chiudere l'accordo. Santacroce? Io credo che ci possa essere spazio anche per lui. Anche lui supererà questo momento e tornerà sicuramente utile".

Fonte:TuttoNapoli

1 commento:

Nunzioazzurro ha detto...

Speriamo bene per Santacroce Bigon. Lo vedo come un fantasma. Le seconde linee hanno giocato più che bene oggi soprattutto il più bistrattato di tutti del Blog; Cribari. Per me questo, potrebbe giuocare se gioca come oggi al posto di Cannavaro. Del suo contratto non ci puo interessare di più che meno. Apprezzo lo spirito di sacrificio della squadra reduce dall'inghilterra ma sono pur sempre dei professionisti e non va a scusante la stanchezza e la levataccia, noi nello Stato, lavoriamo anche di notte a turno e non si dorme. Oggi con gli aerei superconfortevoli, ma quale stanchezza accampi Bigon. Raccontale ad altri ste frottole caro Riccardino. Tu hai dormito bene sull'aereo? Fammi sapere, sono curioso.