mercoledì 7 marzo 2012

Paolo Cannavaro è un giocatore del Napoli

Fui scettico. Lo sono stato per anni.
Eppure quest’umile ragazzo, vissuto nascosto nella piccola ombra di un immenso fratello, ha saputo attendere l’ora saggia per stupire.
Offese e fischi, malinconiche disapprovazioni mediatiche, eppure lui è ancora lì, ad anticipare campioni, a salire dalla difesa con maestria, a fare dei lanci preziosi che Fabio si sognava col binocolo.
Quand’ero piccolo se ne parlava spesso del biondo fratellino di Fabio Cannavaro. Le voci erano promettenti. Così come i beffardi sorrisi al suo arrivo ai piedi del Vesuvio.
I muscoli del capitano, come direbbero gli amici immortali di banana republic, sono quelli di un uomo onesto e timido. Ma un capitano sano.
Uno di quelli che forse alza poco la voce, ma che conosce la storia del nostro gruppo.
Uno che deve tanto a Mazzarri, ma che non ha mai smesso di costruire i sogni di un Regno dimenticato nell’unità d’Italia.
Cannavaro c’è stato quasi sempre, tra sorrisi di sfide impossibili vinte e sconfitte come col Benfica.
E’ l’eroe, il vero artefice del nostro talento, il legame col passato, il disegnatore di ogni vittoria e di ogni sconfitta.
Il numero uno dei palleggiatori. E lui sa il perché.
Ancora grazie Paolo Cannavaro.
Domenico Serra

2 commenti:

AntonioMarano ha detto...

Cari Armando e Domenico, quante me ne sono prese per difendere il nostro Capitano.
Paolone è un bravo ragazzo, forse troppo, che non ha le spalle, forse senza la "s" sarebbe meglio, per farsi rispettare in campo.
Un vero capitano deve essere un leader e lui non ne ha la stoffa.
Lo stimo come uomo e come giocatore è un buon difensore ma dovrebbe lasciare la fascia. A chi? Ad un compagno che negli ultmi tempi sta conoscendo il sacrificio, la maturità tattica e una mentalità partenopea che spero lo terrà per molto tempo nel nostro azzurro. Parlo del grande Marek Hamsik, il giocatore più intelligente del Napoli.
I fischi per Paolone, come per ogni singolo giocatore azzurro, è la cosa che più detesto dello pseudo tifoso che ancora deve capire che il calcio è un gioco di gruppo e non del singolo. Si fischia la squadra e non chi non è in giornata. Anche perchè il calcio è tanta questione psicologica, chi ha giocato lo sa, e se non stai tranquillo e sostenuto dal tuo pubblico, rischi di creare tanto caos nel tuo gioco e quello dei tuoi compagni di squadra.
E' mia abitudine sostenere con ottimismo ogni prestazione e giocatore, l'ho fatto con Paolone, Gravatar, Pazienza e altri nel tempo, ma riconosco i limiti di ogni singolo e faccio semplicemente un calcolo di possibilità per le mie attese.
Certo, se poi ci attendiamo che Paolo Cannavaro faccia il Nesta o il Thiago Silva, allora dovremmo metterci allo specchio e fischiarci! :-)

Unknown ha detto...

Anto sei un mito