giovedì 9 febbraio 2012

SIENA-NAPOLI 2-1. “Titolarissimi” battuti da un Siena pieno di riserve

Non tragga in inganno l’assalto finale del Napoli, con la sfortuna che ha negato agli azzurri di fare risultato. La squadra di Mazzarri è infatti riuscita nell’impresa di perdere la prima semifinale di Coppa Italia contro un Siena imbottito di riserve: non c’erano neppure Calaiò e Destro in attacco, e in porta ha giocato il semi debuttante Farelli. 2-1 per i toscani, che hanno puntato, come fanno tutte le provinciali quando incrociano il Napoli, su una tattica “a specchio”: una difesa a tre, come quella azzurra, e fasce presidiate a dovere. Era stato il Napoli a provare per primo tre volte la via del gol, con Cavani, Gargano ed Inler, ma è stato invece Reginaldo, al 41° a sbloccare la partita, grazie ad un gentile omaggio di Campagnaro, che si lascia sfuggire l’avversario. Nella ripresa prima l’ingresso di Lavezzi al posto di Zuniga, con svolta tattica. Poi, dopo il gol al 65° di D’Agostino, il Napoli si è letteralmente rovesciato nell’area avversaria. Almeno cinque le occasioni gol, oltre all’autorete di Pesoli (86°). Serata no per gli azzurri, come conferma la traversa di Campagnaro al 94°.
LA PAGELLA DI AZZURRISSIMO

DE SANCTIS: tradito da Campagnaro sulla rete di Reginaldo, incolpevole sul gol di D’Agostino. VOTO: 6

CAMPAGNARO: non è più lui. A tratti irriconoscibile. Pesa come un macigno il suo errore sul gol di Reginaldo. Salva su tiro a botta sicura di Mannini al 54°. VOTO: 4

CANNAVARO: la difesa è allo sbando, e anche lui non è esente da qualche responsabilità. VOTO: 5

ARONICA: tre o quattro errori negli appoggi, ma è il meno peggio del reparto arretrato nelle chiusure difensive. VOTO: 5.5 (dal 57° LAVEZZI: si presenta subito con un bel tiro, poi al 74° sfiora la rete su punizione. VOTO: 6.5 )

MAGGIO: ha grosse difficoltà perchè come sempre gli avversari hanno imparato a chiudergli gli spazi e lui non ha il dribbling per saltare l’avversario. VOTO: 5

GARGANO: corre anche per Dzemaili, ma non ha i piedi e le geometrie di Pirlo. VOTO: 5.5

DZEMAILI: imbarazzante. 10 milioni investiti sul mercato? VOTO: 4 (dal 74° INLER: prova a dare ordine al gioco. Un paio di buone verticalizzazioni. In ripresa. VOTO: 6 )

ZUNIGA: meglio di Maggio, perchè a volte gli scappa il dribbling giusto. Ha la colpa di non chiudere la diagonale sul gol di D’Agostino. VOTO: 5

HAMSIK:più reattivo di altre volte, arretra spesso per dare un minimo di creatività al gioco azzurro. Ma non gioca più alla Lampard, o semplicemente alla Marek. VOTO: 6

PANDEV: classe pura, ma sprecata se i compagni non si muovono senza palla. Non riesce a trovare il jolly. VOTO: 6 (dal 70° VARGAS: spazia su tutto il fronte d’attacco, anche perché in cerca di una posizione nelle strette maglie difensive avversarie. Rischia di lasciare la squadra in dieci per un contatto contro un avversario lanciato a rete: ma nell’occasione ha avuto il merito di rincorrere l’avversario. VOTO: 6)

CAVANI: non è Ibra, e per segnare ha bisogno di essere servito in modo adeguato. Due buone occasioni non sfruttate a dovere di testa. Un clamoroso palo all’83°. VOTO: 5.5

All. MAZZARRI: si affida ai titolarissimi, riproponendo anche quelli con le ruote a terra. Si decide solo dopo 57 minuti ad abbandonare il solito vecchio 3-4-2-1 che ormai è -come si dice a Napoli- “carta conosciuta” da tutti gli allenatori delle provinciali. Il suo Napoli si sveglia solo nell’ultima mezzora. Perchè? VOTO: 4.5

Antonello e Luca Perillo

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