sabato 18 febbraio 2012

IL DOMENICO SPORTIVO. Serra: “Drogba? Avrà una paura fottuta di Gratavar”

Questa sera Sanremo sfiorisce per far spazio a tre fiorentine ai ferri.
Affogo nel viaggio sanremese, io lo seguo sempre. E tra un Marlene dark rock surrealmente prezioso; un D’Alessio costantemente indecente, accompagnato da un innesto a spanno tra Wanna Marchi e Moira Orfei; un’Arisa completamente rinnovata e interessante; mi godo una Zilli probabile vincitrice, capace di domare un pezzo sublime di un semisconosciuto autore di nome Roberto Casalino.
Difficile descrivere la mia serata. Trovarsi in un luogo a visionare una partita nuova, con gente nuova, con persone nuove, con sorrisi nuovi, con uno zero a tre inaspettato ma ricercato, è stato stupefacente, soprattutto se percepisci immense sensazioni familiari, in ognuno dei presenti.
Napoli è tornata, coi suoi tifosi a credere in una incredibile risalita.
Ma l’attesa è veicolata dal desiderio di distruggere un mondo russo che di calcio ne sa poco, ma che coi soldi ha assemblato una squadra forse allenata in un modo discutibile.
Manca poco. Dormirò poco.
La difesa alta del portoghese d’Oporto potrebbe essere il mezzo sublime per veicolare un sogno, noi per ora, vorremmo semplicemente dormire.
La Champions League con Gianluca Grava in campo sarebbe già una immensa vittoria. Drogba sono certo non stia dormendo. Ha una paura fottuta di Gravatar. Voi che dite?

Domenico Serra.
Azzurrissimo.

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