lunedì 27 febbraio 2012

IL DOMENICO SPORTIVO. Serra: “Dobbiamo continuare a recuperare in campionato. E se il terreno del San Paolo non facesse pena saremmo già ai Quarti di Champions”

L’esultanza tra primo e secondo tempo Il Napoli vince alla fine del primo atto. Ma è solo un atto. Quante cose cambiano. Un atto non è sufficiente. E’ come applaudire al cinema, alla fine del primo, mentre scappi per comprare le bomboniere dell’Algida; come credere d’essere usciti dalla competizione della coppa Italia; come dire una settimana prima che Inler è scarso e poi restare in silenzio; un po’ come dire che Gargano è scarsissimo una settimana prima e poi… Resta un concetto. Tre milioni di euro di incasso e il Napoli è ancora sul baratro del dubbio qualificazione per colpa di un campo che fa schifo. Non c’è altro da dire, fa completamente schifo. Problemi idrici, di respirazione geologica, di imprese, di giardinieri. Un giardiniere guadagna molto meno di cento euro al giorno. Molti penseranno all’idiozia delle mie parole, visto che lo stadio è di uno, il giardino di un altro, i tifosi di un altro ancora, la società nemmeno a parlarne… E allora? A Cesena hanno fatto un campo finto perfetto per paura di non riuscire a gestire l’erba. Eppure lottano per la retrocessione. Esigo spiegazioni. Una partita del genere necessita di un campo con un tappeto come un biliardo, perfetto, preciso, livellato, resposivo, drenante. E invece ci appioppano la solita demenziale figura di merda col mondo. Quando eravamo piccoli i falsi rimbalzi, sul mio campetto di terremotati con buche e siringhe, li facevamo ripetere. Erano altri tempi. Ma su quel campetto tutto era concesso. Anche giocare coi palloni bucati. Ci attende un mese di sfide, di sofferenza e di attesa. Ho idolatrato Compagnoni e Mauro, telecronaca d’alto livello; ma anche le immense parole di Vialli, Rossi, Caressa, Ferrara professionisti spesso distanti dal Napoli. La verità è che qualsiasi lettore ora potrebbe pensare che anche il sottoscritto sia cascato nel baratro del pensare al Chelsea invece che all’Inter. E in effetti i quindici minuti tra un tempo e l’altro qui dureranno giorni preziosi, fatti invece di sfide fondamentali per il futuro partenopeo. Dobbiamo continuare a recuperare in campionato, sfasciare il Siena e… E? Rimboccarci le maniche che tra qualche minuto ricomincia il secondo tempo di Chelsea-Napoli. E questa volta, non ci saranno buche, ma nemmeno distinti a cento euro.

Nessun commento: