martedì 12 luglio 2011

Britos: "Il mio salto di qualità". De Laurentiis show: "Manchester Utd al San Paolo"

All'Hotel Vesuvio è stato presentato il nuovo mancino del Napoli, Miguel Angel Britos : "Io sono un difensore centrale ma ho giocato in Uruguay per sei mesi nella difesa a tre. Non ho ancora parlato con il tecnico, cambierà qualcosa dal punto di vista tattico, ma non molto. Sono molto contento di essere qui. Sono stato tre anni a Bologna ed è stata un'avventura bellissima e per ora avevo bisogno di fare il salto di qualità. E il Napoli me l'ha concesso. Non ho ancora sentito Gargano e Cavani, ho aspettato la firma per essere sicuro ma in questi giorni li chiamerò. Per me è importante sapere della fiducia del mister nei miei confronti: mi impegnerò per ripagarla. Sulla maglia indosserò il numero 85".

Poi è De Laurentiis show: "Sto apettando una risposta dal Manchester United per disputare un'amichevole a Napoli. Voglio che il Napoli torni a stare tra le grandi squadre, non italiane ma internazionali. Non faccio la lotta al Milan o alla Juventus. Quel Napoli è stato cancellato. C'è molto da lavorare, bisogna aver pazienza. Nei prossimi giorni presenterò altri giocatori, potrebbe esserci anche Santana. L'anno scorso lottavamo per il quinto posto, ma poi per la bravura di Mazzarri e per l'andamento incerto delle concorrenti abbiamo fatto addirittura meglio. Ora lavoriamo per continuare nel nostro processo di crescita, per andare all'arrembaggio, che sia comunque assennato. Non consideriamo più il primo il secondo quinquennio: il calcio si sta evolvendo e non possiamo lasciare sulle poltrone i cosiddetti poltronisti che poi non fanno niente. Chi vuole stare in poltrona deve fare qualcosa, non può di certo riposarsi. A me quando dicevano: "questo non si può fare" rispondevo: "perchè? per quale motivo?" e la risposta non c'era mai. Nel calcio mi sono ritrovato come a scuola, dove c'è qualcuno che mi dice cosa fare e cosa non fare. E quando chiedo spiegazioni mi si risponde in maniera stupidamente esaustiva: "è così". E io mi incazzo. Qualche testa in futuro cascherà: o uccidono me o io cambierò qualcosa. Non è una minaccia, è la realtà. La Lega ha discusso per sei mesi su come dividere 200 milioni, senza pensare a come migliorare il nostro calcio e a recuperare quel quarto posto che ci è stato scippato dalla Germania. E a mangiare cose improbabili che fanno solo male. Noi dobbiamo capire veramanete cosa dobbiamo fare da grandi: innanzitutto portare il calcio femminile professionista. Io voglio fare un'appendice della Lega con dodici squadre femminili, non di più. Quando ho detto questa cosa Tavecchio mi ha abbracciato, poi però mi hanno fermato subito. Immaginate un Napoli femminile che giochi una Champions? Un San Paolo gremito di donne, che poi potrebbero venire anche a vedere il Napoli maschile".

E su Inler: "Ieri per mantenere un pò di riservatezza ce n'è voluto. E mi è dispiaciuto che l'accordo con Msc sia passato in secondo piano. Queste cose non le posso più fare, perchè i media devono supportare lo sponsor che aiuta il Napoli. E invece non lo fanno. Ne prendo atto e volto pagina. Di sera poi sono arrivato a Castel Volturno, dove tra l'altro sono in corso degli importanti lavori, e ho incontrato Bagni. Poi è arrivato Britos che è stato con i medici per due ore, mentre io firmavo i contratti: sono uscito da Castel Volturno all'1.30. E vorrei chiarire ancora una volta che questa storia dei diritti d'immagine mi ha stancato. Ho letto tutte cose inesatte anche su quelli relativi ad Inler, per il quale tra l'altro non esiste alcuna clausola rescissoria. Così come non c'è con Cavani, mentre esiste con Lavezzi. Francamente non capisco quest'acredine nei confronti del Napoli. Io giudico i fatti, vedo, capisco, leggo tutto molto attentamente. Ringrazio la stampa per gli articoli di oggi, ma devo bacchettare alcuni giornali per le cifre inesatte relative al contratto di Inler. Che parte da un fisso di un milione e quattrocento mila euro più i bonus previsti per il raggiungimento di traguardi come i quarti, le semifinali e la finale di Champions. Anche se trovo estremamente riduttivo parlare di soldi: qui c'è Britos, a me interessa di lui il suo modo di rapportarsi alla squadra, il suo piede sinistro, i suoi gusti musicali non certo quanto guadagna. Vorrei che ci fosse una linea editoriale che mettesse un attimo da parte la faccenda economica. Altrimenti facciamo dei comunicati senza cuore per far sapere le cose. Questo è un codice cavalleresco dovuto da tutti quelli che vogliono interessarsi al Napoli".

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