mercoledì 18 maggio 2011

Paoletti: "De Laurentis e Mazzarri imbrogliano, il Napoli non ha i soldi per la Champions"

di Paolo Paoletti – Adesso basta! De Laurentis e Mazzarri mortificano il pubblico del Napoli, assediato da mille ipotesi che giornali e tv propongono a seconda di interessi e schieramenti. Resta, non resta; lo caccia, non lo caccia: il rimando sventolato da Mazzarri fino a domenica sera, adesso è l’arma del Presidente: chi di rimando ferisce, di rimando…
La Juve ha scelto Conte, 5 giorni fa. Si fa scrupolo solo di attendere fin o all’ultimo Vilas Boas. Da quel momento Mazzarri ha ammorbidito i toni dei suoi dubbi. Troppo tardi, anche perchè in quei giorni da De Laurentis si è sentito dire di tutto: dalla indegnità della sconfitta di Lecce, all’arrivismo di carriera, ieri.
Certo se le voluta, perchè l’errore di mettere indubbio il “Progetto Napoli” proprio quando s’era sfiorato lo scudetto è stato pesante: ma perchè caro Walter hai firmato fino al 30 giugno 2013?
Adesso De Laurentis ha il coltello dalla parte del manico: fa trapelare indiscrezioni e si muove in due direzioni. Una: interessamento chissà quanto di facciata per calciatori esperti e da Champions come vuole Mazzarri (Milito chiesto in prestito a Moratti?). Proposta a Reja (DT) con Gasperini allenatore, piano alternativo all’attuale allenatore.
Intanto il mercato è fermo e a Torino si va già in vacanza con il timore dei conti che si fanno alla fine, non proprio esaltanti nonostante il terzo posto. E le fesserie finali di Cavani (3 giornate di squalifica ridotte a 2).
I conti, è questo il vero pomo della discordia che sta distruggendo il Napoli. Ed allora ecco la verità.
A gennaio, Mazzarri che già fiutava qualcosa di eccezionale, chiese 3 rinforzi di prima fascia. De Laurentis li negò, comprando in risposta Ruiz, che il tecnico non gradiva (ha giocato pochissimo e nel futuro in una difesa a tre non giocherebbe). Mascara è stato il tentativo di far pace – pendent di Lucarelli – ma Mazzarri aveva già perso fiducia nella società. Leciti i dubbi del tecnico: se non investiamo ora che possiamo vincere lo scudetto, perchè dovrebbe accadere in futuro?
Le storie di gennaio sono state dissotterrate dall’attualità corrente: partite, vittorie, alta classifica, elogi. Che hanno fatto gli interessi di Mazzarri, già da Natale deciso a guardarsi intorno nonostante il contratto. Dettaglio di non poco conto perchè è la buccia su cui scivola.
Quando gli fu rinnovato il contratto a 1.8 milioni l’anno (di cui 1,5 su contratto depositato in Lega, Mazzarri concordò la crescita progressiva che prevedeva un 5° posto e poi il gran salto tra le elette della Champions.
Inaspettatamente per tutti sopratutto per De Laurentis, il salto è arrivato prima ma – come nel Napoli tutti sanno ma nessuno dice – De laurentis s’aggrappa ai bilanci per dimostrare di essere impreparato a cogliere l’occasione.
Che significa?
Significa che – non mettendoci una lira di suo, neanche come anticipazioni – i conti gli dicono che per la stagione 2011-2012 , non si potrà investire oltre 25 milioni in costi di gestione perchè non esiste un trend su cui contare per spese più corpose in bilancio, sopratutto pluriennali come gli stipendi dei calciatori.
Perchè 25 milioni? Perchè sono il bonus che il Napoli incasserà proprio dalla qualificazione Champions, da tradurre al netto di spese vive. Ora 25 milioni sono il costo triennale di 1 solo giocatore di prima fascia all’altezza dell’Europa che conta. Ma il tecnico di questi rinforzi giustamente ne ha chiesti almeno 5: due difensori, due centrocampisti, un attaccante: sul concetto di rosa ristretta – 22, massimo 25 elementi – ma di pari livello. Tutti titolarissimi.
Oggi il Napoli fattura poco oltre i 100 milioni di euro. Spende il 33% per gli stipendi (33 milioni totali). Tiene in rapido ammortamento il patrimonio calciatori (3 anni, il 50% dopo il primo) ben sapendo che le oscillazioni di classifica creano immediate minusvalenze. Sopratutto con giovani non affermati, per i quali prima di venderli bene bisogna attendere ripetute conferme. Caso anche di Cavani, nonostante i 26 gol.
Infatti si parla tanto di Lavezzi, ma come dice De Laurentis non è mai arrivata una offerta: perchè qualcuno dovrebbe spellarsi per un attaccante da 6-8 gol massimo a campionato? Il raffronto tra le seconde punte dice che quest’anno Robinho ne ha segnati 14, Etò 21, Sanchez 12 e perfino Hernanes 11 (come Hamsik).
Mettendo insieme tutti i riferimenti possiamo concludere che il Napoli – nonostante il meraviglioso campionato – vale molto meno del 3°posto e Mazzarri non conta di fare meglio l’anno prossimo. Se aggiungiamo che questa squadra in Euroleague è andata non oltre gli ottavi solo grazie ad un gol a Fuorigrotta contro lo Steaua a pochi minuti dal termine, è più che leggittimo ritenere che senza Campioni affermati la Champions s’annuncia un disastro.
Con relative critiche, ambiente da inferno e responsabilità pesanti per il tecnico.
Quindi i giochi sono più che chiari. Mazzarri ha la colpa di aver buttato la pietra e ritirato la mano. De Laurentis di non ammettere pubblicamente che oggi non può fare una squadra da Champions competitiva, perchè lui di soldi non ne mette. Così il Napoli si ritrova ingessato nei giochetti dei due che non hanno nemmeno il coraggio di uscire allo scoperto.
Di peggio però c’è che così facendo il salto di qualità non arriverà mai e giocoforza il Napoli sarà espulso dal gruppo delle 5 Genoeffe. Non si illuda De Laurentis di fare soldi come parvenu di Berlusconi e Moratti, così come è chiaro che non è all’altezza di Exor (finanziaria della famiglia Agnelli proprietaria della Juve) o degli americani arrivati a Roma.
E’ stato un anno eccezionale e quindi irripetibile, che per rispetto dei napoletani vorrebbe un atto di serietà e coraggio. Ma perchè pretenderlo da un De Laurentis che agisce come gestore non da padrone?
Fin quando il Napoli non fatturerà oltre i 200 milioni l’anno più o meno come Milan e Inter, addio Grande Europa. Ed i diritti tv non basteranno neanche per sognare in Italia.
Chiedo, Mazzarri che ben lo sa, invece di rimandare la ‘confessione’ perchè non lo racconta ai napoletani?

Ma dico io visto che lei signor Paoletti è così informato della situazione Napoli è ritiene che un annata così sia irripetibile, ma vuoi vedere che a botta di rosicare si stà perdendo la condizione del tempo è delle parole dette, fino a prova contraria il Napoli non ha i conti in rosso come le sue care Genoveffe che fattureno fior fior di milioni è non li sanno gestire è devono solo ringraziare i santi in paradiso se esistono ancora perchè in Italia le leggi ci sono ma poche persone le rispettano CARO PAOLETTI.

2 commenti:

NISIDA ha detto...

Bravo Armilocho!

Unknown ha detto...

Grazie Nisida qui ogni giorno c'è qualcuno che cerca la sua gloria sfruttando il Napoli. Come disse un grande: ma ci faccia il piacere!!