martedì 19 aprile 2011

Napoli, l'unica delle grandi senza debiti: sul mercato sarà un vantaggio nel presente e nel futuro

Beh, il risveglio è stato amaro. Inutile negarlo. Caffè, classifica e tanti rimpianti. Più una domanda: «E ora che succede?». Niente. Il progetto De Laurentiis va avanti. Con o senza scudetto. Per il momento basta la qualificazione diretta in Champions League con quello che comporta in termini di prestigio e di introiti. Ma c’è di più. Per provare a regalare un sorriso ai tifosi del Napoli facciamo un salto nel futuro, alla prossima campagna acquisti. Non parliamo di sogni e di campioni. Ci sarà tempo. Parliamo di soldi. E di debiti.
Molte delle grandi inizieranno il mercato con l’obbligo di saldare vecchie «promesse». Chi sta peggio è la Juve, che parte da un -28 che somma i milioni che la società bianconera deve pagare per i cartellini di Matri (11 milioni), Quagliarella (10) e Pepe (7). Parliamo di soldi che non possono essere oggetto di trattativa. Come, invece, nel caso del triangolo Juve-Aquilani-Liverpool. Con una cifra pattuita per il riscatto, ma non vincolante. Non sta meglio il Milan che si porta in cassa un -18 per il trasferimento di Ibrahimovic (e ci sarebbero anche 2 milioni e mezzo per Amelia) e hanno voci in rosso pure la Roma (dieci milioni da pagare per Borriello), l’Inter che, a fine giugno, dovrà versare al Cesena i quattro milioni previsti per il cartellino del giapponese Nakatomo e la Lazio che deve saldare (tre milioni e mezzo) l’operazione Sculli.
L’unica delle grandi che non ha dei «pagherò» che ballano in tasca è proprio il Napoli di De Laurentiis. Un dato che merita di essere sottolineato perché regala una preziosa pole position in sede di campagna acquisti al club partenopeo (sarà versata la prima rata di Cavani ma è un affare già definito). Che, ricordiamolo, oltre a non avere debiti, dovrebbe incassare i soldi dell’Uefa per la Champions League. Sia chiaro, nessuno si aspetti follie stile Maradona. Ma il Napoli ha i soldi e la volontà per continuare a far crescere l’attuale progetto con tre innesti importanti. Nel momento in cui il titolo si allontana, resta in casa partenopea la soddisfazione per essere riusciti coniugare in maniera corretta le ambizioni sportive con le logiche di bilancio. Una «vittoria» non regala uno scudetto da cucire sulle maglie, ma garantisce un domani da protagonista. Scusate se è poco.

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