domenica 28 novembre 2010

Udinese - Napoli, le pagelle

De Sanctis: 5-. Ne prende tre dal napoletano Di Natale. Il fallo da rigore su Sanchez è dubbio, il secondo gol è una perla, anche se lui è leggermente fuori posizione, il terzo è quasi un autogol di Hamsik.

Santacroce: 4,5. Di Natale e Sanchez gli rubano sempre il tempo sia in velocità che nell’uno contro uno. Indisciplinato e impreciso quando bisogna far ripartire il gioco. Dal 74’ Dumitru: 6. Impiegato ancora una volta in una situazione di punteggio disperata, si destreggia con personalità e mettendo in mostra buoni numeri. Sarebbe bello vederlo con più minuti a disposizione.

Cannavaro: 5-. Ritarda la chiusura in seconda su Sanchez che (forse) viene atterrato da De Sanctis. Poco brillante la regia difensiva, inefficace nel gioco aereo.

Campagnaro: 5. E’ ormai una forzatura l’impiego a sinistra nei tre centrali. Lascia Di Natale libero di tirare nell’azione del raddoppio. Non gioca benissimo pur se è encomiabile la solita generosità in fase di spinta e sul piede perno innaturale.

Maggio: 5-. Un passo indietro rispetto a quanto di buono fatto vedere col Bologna. Armero lo sovrasta sia sull’impatto fisico che in velocità.

Pazienza: 5. Affaticato e infreddolito, scherma debolmente la difesa. Il filtro della ripartenza è occluso dal ghiaccio e dal pressing asfissiante dei centrocampisti avversari. Dal 66’ Maiello: 6. Diligente, ordinato, non perde un pallone e sfodera una notevole proprietà di palleggio. Puntare su di lui si può.

Gargano: 5. Arrugginito l’uncinetto delle trame in mediana, poco pulito il movimento in anticipo che, di solito, gli consente di spezzare i fraseggi avversari.

Dossena: 4. Appannato, evanescente, nascono spesso sul suo lato i maggiori pericoli difensivi. Il fondo per lui è un miraggio ed anche il ripiegamento lo vede spesso in affanno. Dal 52’ Vitale: 6. Vivo, dinamico, lucido. Copre e spinge con equilibrio: meriterebbe qualche chance in più con un Dossena così.

Hamsik: 4,5. Quanti palloni sbagliati. Forse la peggiore prestazione da quando è a Napoli, e il gol che realizza è l’immagine di una contraddizione: il talento c’è, ma spesso gioca a nascondino. Aiuta Di Natale a chiudere il match con un saltello beffardo sulla linea di porta. Un fendente all’incrocio lo rianima, ma è solo un’illusione: i guantoni di Handanovic fermano il penalty che poteva valere la rimonta possibile e una doppietta generosa in una giornata molto grigia.

Lavezzi: 5. Polveri bagnate dal gelo friulano. Benatia non lo molla un istante e lui prova ad arretrare per accelerare da lontano, ma esagera in azioni troppo individuali. Serve un buon pallone per la testa di Cavani, però è oggettivamente un po’ poco. Una flessione è naturale e ci può stare.

Cavani: 5-. Conquista un calcio di rigore, ma divora due ghiottissime occasioni da gol, di testa e di destro di prima intenzione. Non aveva nelle gambe la benzina per svolgere il notorio encomiabile lavoro a tutto campo.

Mazzarri: 5-. Un rigore dubbio, il gol della domenica e la peggiore esibizione di Hamsik: episodi, certo, ma il Napoli non trova quasi mai il passo e le geometrie. La difesa soffre troppo i giocatori rapidi lanciati in velocità e l’attacco non ha alternative quando il trio maravilla vive momenti bui. Urgono contromosse, anche sul mercato se necessario. Vitale meriterebbe più spazio con un Dossena così mentre Dumitru è un giovanotto talentuoso, non è il santo dei miracoli cui votarsi in situazioni disperate.

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