Rammarico per questo pareggio a reti bianche contro la Lazio
capolista. Non basta un buon secondo tempo del Napoli per avere la
meglio sui biancocelesti, ordinati in difesa ma mai pericolosi in
attacco. Sugli scudi il Pocho, che ci prova più volte. Ora sotto col
Manchester: lì non si può davvero sbagliare.
Avvio abbastanza determinato per gli azzurri, ma la Lazio si
destreggia bene in difesa. A metà primo tempo si palesa un po’ di
appannamento (simile a quello delle altre gare pre-Champions). Finale di
prima frazione all’attacco per gli azzurri. Nella ripresa il Napoli è
arrembante e sfiora il gol (uno lo segna in fuorigioco discutibile). La
Lazio cerca di gestire e di addormentare il gioco. Assedio azzurro dal
35′ fino alla fine.
LA PAGELLA DI AZZURRISSIMO
DE SANCTIS SV – Mai operoso. Una partita da ‘spettatore’.
CANNAVARO 6.5 – Padrone della difesa: anticipi e ripartenze
CAMPAGNARO 6.5 – Sfiora un gol di testa. Roccioso come sempre
ARONICA 6.5 – Attento e preciso su Sculli
INLER 5.5 – Gioca più arretrato per contenere Hernanes. Con Gargano ha più spazio, ma sbaglia passaggi decisivi
DZEMAILI 5 – Dovrebbe fungere da ‘regista’. Ma
rallenta i tempi invece di velocizzarli. Per poco non segna su punizione
nel secondo tempo (GARGANO 6 – Entra bene nel match e migliora le cose in mediana)
MAGGIO 6.5 – Parte come un razzo, sempre presente nelle azioni
DOSSENA 6.5 – Poco propositivo nel primo tempo, più veloce e propositivo nella ripresa (PANDEV 6 – Bei dribbling, ma non sfonda)
HAMSIK 5.5 – Lavoro oscuro tra un reparto e l’altro. Ma è in ombra come nei precedenti match
LAVEZZI 7 – Vivo e attivo, ma parte da troppo
lontano (stesso difetto di due anni fa). Infatti in avvio ripresa ci
prova tra volte (un gol di sicuro se lo divora). Ma è nell’ultimo minuto
che Marchetti compie un vero miracolo su un suo bolide.
CAVANI 5.5 – Appannato, forse stanco dai 90′ in
Italia-Uruguay? Al 28′ del st grande girata: Marchetti para. Ci riprova
di testa al 40′. Non basta.
ALL. MAZZARRI 6 – Non era facile preparare al meglio
un mach dopo la sosta delle Nazionali. Da migliorare l’intesa e qualche
schema negli ultimi 20 metri.
Marco Perillo
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