martedì 1 novembre 2011

Ferlaino: "Questo Bayern è molto più forte di quello dell'89"

“Ricordo benissimo la partita col Bayern ai tempi di Maradona, era la semifinale di Coppa Uefa, anche se sono più legato ad altre due partite: la finale di Stoccarda ed anche al ritorno dei quarti contro la Juventus quando recuperammo il risultato sfavorevole dell’andata (2-0 ndr). Fu un bel match, segnò Renica al 119’ e ribaltammo la situazione vincendo 3-0 al San Paolo. Il Napoli di allora era fortissimo, eravamo sicuri di vincere ogni volta che scendevamo in campo. Giocavamo contro una squadra forte in Germania ma non fortissima in Europa. Fu una tappa fondamentale prima della conquista della Coppa Uefa. Questo Bayern è molto più forte, ma parliamo sempre di calcio e quindi domani sera tutto può succedere. Basti pensare che il Parma, pur non essendo una grande squadra, ha vinto al San Paolo poche settimane fa. La Ferrari regalata a Maradona? Quando l’Argentina vinse il Mondiale chiesi a Diego cosa regalargli, e lui mi chiese una Ferrari Nera. Ricordo che telefonai a Luca Cordero di Montezemolo e mi fece un cospicuo sconto, visto il ritorno pubblicitario dell’accostamento ad un cliente speciale come Diego al marchio Ferrari. Per le gare europee, invece, non ho mai promesso niente, sono solo leggende. Mazzarri antipatico come Bianchi? Chi lavora nel Napoli deve essere molto rigido, con giocatori, i tifosi e tutto l’ambiente. Mazzarri fa bene ad avere questo tipo di atteggiamento, ha grosse responsabilità. Probabilmente non dorme la notte per decidere chi schierare. La sua tensione va compresa. Bianchi era molto simpatico lontano dai riflettori, giocavamo spesso a scopone, ma non il venerdì, il sabato e la domenica perché in quei giorni si pensava solo alla partita. Scudetto o Champions? Parlo da tifoso e dico che firmerei per entrambi. La speranza c’è tutta. Col Bayern sarà dura non mi sbilancio in pronostici, ma faccio tutti gli scongiuri del caso. Vi racconto un aneddoto curioso: quando il Napoli perde, tutt’oggi la gente, se mi incontra per strada, non mi saluta e la cosa mi diverte molto perché mi fa sentire in qualche modo ancora partecipe delle vicende della squadra azzurra”.

Nessun commento: