Riccardo Bigon, Milano, mercato. E un nome su tutti, tornato prepotentemente sul palcoscenico del futuro: quello di Christian Chivu. Già presente nella lista dei rinforzi chiesti da Mazzarri all’alba del mercato estivo della stagione precedente ma ora ancora più allettante: a partire da giugno, infatti, sarà svincolato. Il ds azzurro è a Milano da ieri, e a quanto pare la trattativa, che è già molto avanzata, potrebbe anche trovare l’input decisivo nei prossimi giorni. Magari dopo un altro incontro con il manager del difensore dell’Inter, Becali.
IL RINNOVO - E allora, la strategia di Bigon. Che è a Milano da ieri e che a Milano resterà almeno per un altro giorno: un indizio che non fa una prova, ma comunque un indizio indicativo in vista della programmazione della costruzione del Napoli che verrà. Futuro sul piatto, dunque. Che in un certo qual modo conferma anche un’altra situazione: cioè che la storia tra il Napoli e il ds figlio d’arte è destinata a continuare. In attesa dell’ufficialità del rinnovo – discusso a Roma nel corso di un altro, recentissimo incontro con De Laurentiis – gli antipasti di mercato.
IL VIAGGIO - Tavola imbandita a Milano. Che, come dicevamo, da ieri è la scena di Bigon e del suo braccio destro Micheli. La sponda milanese nerazzurra è quella su cui è adagiato Chivu in attesa di conoscere il proprio destino: che sia un elemento gradito da un bel po’ è una storia nota, ma nelle ultime settimane la sua candidatura, per dare soprattutto esperienza alla difesa del Napoli, è tornata alla ribalta. Una valida teoria di mercato darebbe addirittura per imminente l’accordo con il mancino, ma per ora è meglio soffermarsi sullo stato dei fatti: ovvero che le parti parlano, si piacciono, ammiccano. E che l’intenzione del club azzurro sarebbe trovare rapidamente l’accordo sull’ingaggio, unico parametro da definire considerando che Chivu è in scadenza, così da bruciare la concorrenza.
IL TALENTO - Parola che calza a pennello anche per un’altra operazione, per ora una pista che il Napoli sta seguendo: Raffael Caetano de Araujo, in arte Raffael. O Raffa. Talento brasiliano richiestissimo dell’Hertha Berlino, un fantasista tutto delizia di tocchi, assist, intuizioni e gol, di cui in Germania si parla con insistenza da una settimana. E che il Napoli sta osservando da molto di più.
AMICI SUOI - Nato e cresciuto a Fortaleza, 27 anni a maggio, figlio dell’ex gloria del Fortaleza, Caetano senior, Raffael ha giocato anche in Svizzera, a Zurigo, insieme con Inler e Dzemaili: i tre hanno conquistato anche lo scudetto elvetico. Amici, loro. Il suo manager, tra l’altro, è il medesimo di Gokhan: Dino Lamberti. Sposato con Jamilly, due figli, il genietto brasiliano (167 centimetri di tecnica e talento purissimi) è richiesto anche in patria dal Palmeiras; in Germania dal Borussia Moenchengladbach; in Russia dall’Anzhi e dallo Zenit. Il web è inondato dai video delle sue giocate con la maglia dell’Hertha: a Berlino, dove gioca anche suo fratello Ronny, è l’idolo incontrastato. Un po’ come Lavezzi a Napoli.
IL MANCINO - Ma non finisce qui. L’altro nome caldo è quello di Pablo Armero, l’esplosivo mancino dell’Udinese che risolverebbe un po’ di grane azzurre: Maggio a destra e lui a sinistra, frecce velenose per il gioco di Mazzarri. Gli ottimi rapporti con il club di Pozzo, tra l’altro, sono la base di partenza più ottimistica per la trattativa.
IL RINNOVO - E allora, la strategia di Bigon. Che è a Milano da ieri e che a Milano resterà almeno per un altro giorno: un indizio che non fa una prova, ma comunque un indizio indicativo in vista della programmazione della costruzione del Napoli che verrà. Futuro sul piatto, dunque. Che in un certo qual modo conferma anche un’altra situazione: cioè che la storia tra il Napoli e il ds figlio d’arte è destinata a continuare. In attesa dell’ufficialità del rinnovo – discusso a Roma nel corso di un altro, recentissimo incontro con De Laurentiis – gli antipasti di mercato.
IL VIAGGIO - Tavola imbandita a Milano. Che, come dicevamo, da ieri è la scena di Bigon e del suo braccio destro Micheli. La sponda milanese nerazzurra è quella su cui è adagiato Chivu in attesa di conoscere il proprio destino: che sia un elemento gradito da un bel po’ è una storia nota, ma nelle ultime settimane la sua candidatura, per dare soprattutto esperienza alla difesa del Napoli, è tornata alla ribalta. Una valida teoria di mercato darebbe addirittura per imminente l’accordo con il mancino, ma per ora è meglio soffermarsi sullo stato dei fatti: ovvero che le parti parlano, si piacciono, ammiccano. E che l’intenzione del club azzurro sarebbe trovare rapidamente l’accordo sull’ingaggio, unico parametro da definire considerando che Chivu è in scadenza, così da bruciare la concorrenza.
IL TALENTO - Parola che calza a pennello anche per un’altra operazione, per ora una pista che il Napoli sta seguendo: Raffael Caetano de Araujo, in arte Raffael. O Raffa. Talento brasiliano richiestissimo dell’Hertha Berlino, un fantasista tutto delizia di tocchi, assist, intuizioni e gol, di cui in Germania si parla con insistenza da una settimana. E che il Napoli sta osservando da molto di più.
AMICI SUOI - Nato e cresciuto a Fortaleza, 27 anni a maggio, figlio dell’ex gloria del Fortaleza, Caetano senior, Raffael ha giocato anche in Svizzera, a Zurigo, insieme con Inler e Dzemaili: i tre hanno conquistato anche lo scudetto elvetico. Amici, loro. Il suo manager, tra l’altro, è il medesimo di Gokhan: Dino Lamberti. Sposato con Jamilly, due figli, il genietto brasiliano (167 centimetri di tecnica e talento purissimi) è richiesto anche in patria dal Palmeiras; in Germania dal Borussia Moenchengladbach; in Russia dall’Anzhi e dallo Zenit. Il web è inondato dai video delle sue giocate con la maglia dell’Hertha: a Berlino, dove gioca anche suo fratello Ronny, è l’idolo incontrastato. Un po’ come Lavezzi a Napoli.
IL MANCINO - Ma non finisce qui. L’altro nome caldo è quello di Pablo Armero, l’esplosivo mancino dell’Udinese che risolverebbe un po’ di grane azzurre: Maggio a destra e lui a sinistra, frecce velenose per il gioco di Mazzarri. Gli ottimi rapporti con il club di Pozzo, tra l’altro, sono la base di partenza più ottimistica per la trattativa.
Fonte: CorriereDelloSport
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