La cicala e la formica. Lo sceicco spende e sfora, il produttore
centellina e risparmia. Sentite questa: da quando si sono piantati a
Manchester e Napoli, Mansour ha speso di tasca sua 910 milioni di euro,
De Laurentiis appena 16. Parliamo di iniezioni di capitale, non di
prestiti. Eppure sul campo la differenza quasi scompare, grazie a una
gestione attenta e lungimirante (Lavezzi costato 6 milioni contro i 31
di Dzeko). Il nuovo Napoli ha sofferto nelle prime due stagioni in C: i
rossi di bilancio sono stati ripianati dai versamenti della Filmauro (3
milioni più 3,8 di riserva nel 2004-05; 0,5 più 9,1 di riserva nel
2005-06). Ma è stata soprattutto Unicredit a finanziare il progetto: 32
milioni per l’acquisto e l’avviamento del club, ripagati in 3 anni. Poi
gli azzurri si sono autosostenuti collezionando utili, senza rinunciare a
investire (e non poco) sul mercato. Il City, invece, ha appena
archiviato il deficit più alto della storia del calcio inglese: -220
milioni. Mansour droga il sistema, De Laurentiis lo rende virtuoso:
Platini prenda nota.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
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