E' in corso l'incontro tra De Laurentiis e la stampa, poi alle 23:00 interviene a "Speciale Calciomercato" su Sport Italia.
SERATA
IN PIAZZA A DIMARO. "Nelle prossime settimane ci incontreremo a Roma
per firmare i contratti di rinnovo. La scena del motorino? Abbiamo fatto
solo 500 metri senza casco. Lui mi ha chiesto chi fossi? Gli ho
risposto: "Vada, sono il presidente del Napoli". Gli dovremo regalare un
motorino del Napoli. Noi l'abbiamo costruito insieme ad Aprilia. Non so
se e' interista o meno. Sono il capo della Polizia. La gaffe con Messi?
E' tutto ok, il presidente del Barcellona e' una persona seria. Il
Trofeo Gamper ci preparera' al primo incontro di Champions del 13
settembre. Tra il 7 e il 22 agosto dobbiamo piazzare due partite: una
delle due sara' all'estero. Jovetic? C'e' anche Peppino Rossi, cosi'
come Vucinic. Pandev? Mi piacciono i giovani. Floro Flores? Non ho nulla
in contrario. Siamo nelle mani di Mazzarri: quando lui chiede io
rispondo e fornisco".
LA
CONFERENZA SERALE AL TEATRO DI DIMARO - "Le polemiche dopo la mia
sfuriata? In Italia non c'e' libertà, è un paese che in passato mi ha
disgustato e ho aspettato che mio figlio si laureasse. Certo, ci vive
mia madre che ha 95 anni e le auguro di esserci altri 100 anni. Potrei
seguire il Napoli anche da lontano, ma è un discorso di sentimenti e
passionalità. Credo di aver fatto bene in questi 7 anni. Quando vedo i
miei colleghi battersi per un tozzo di pane e' la dimostrazione che non
sono veri industriali. Io sono per una Lega che sia la casa del calcio,
degli industriali del calcio in grado di curare gli affari da sola senza
svendere all'estero i propri diritti. Quando uno non si preoccupa delle
trasformazioni in essere dal 1984, quando uno non capisce che c'è una
mondializzazione, diventa dura. Faccio riunioni ogni mattina alle sette
con i miei collaboratori per fare il punto sull'economia mondiale. Obama
ha tempi molto stretti e, se non si incastrano alcuni elementi, le
difficoltà economiche che ne verranno fuori influenzeranno tutti i
settori, incluso il mondo del calcio. Non si può togliere la cultura
dell'impresa, che ho anche insegnato all'università. Se mi hanno eletto
presidente mondiale dei produttori cinematografici qualcosa vorra' dire,
non me lo sono dato mica da solo questo titolo. Perchè mi si deve
impedire di realizzare le mie idee che vanno verso il cambiamento di
regole vetuste? Sono entrato della porta di servizio, dalla serie C e
per me e' un vanto perche' ho potuto capire come funzionano le cose.
Sono stato deriso e mi ha fatto bene, è stata una scuola che ripeterei
da domani mattina. Non mi mancano i film che non ho fatto e sono
orgaglioso di questo cammino intrapreso con il Napoli. Sono partito da
meno 100 arrivando a fatturare più di 150 milioni, dimostrando che a
Napoli si può lavorare perfino in un settore così complicato come il
calcio. Quando nelle riunioni di Lega sento dire a Galliani che nel
calcio si perde, io mi offendo e replico: "Adrià parla per te, io non ci
perdo". Questa sperequazione nasce dalle persone giuridiche che si
riflettono sulle persone fisiche. Le chiacchiere stanno a zero. Si fanno
i preventivi e si studia la bontà del progetto, che se e' valido frutta
dei guadagni. Preziosi dice che e' meglio se lascio il calcio e torno
al cinema? Non devo replicargli. Non ho bisogno di essere accompagnato
da nessuno, solo dai 12 milioni di napoletani sparsi nel mondo. Se non
dovessi lavorare per loro me ne sarei già andato. Dove? In Inghilterra.
Ho preso un impegno con i napoletani e rimarrò al loro fianco. Il calcio
italiano va avanti grazie a Sky e Mediaset che da sole mettono insieme
oltre 800 milioni. Senza di loro non ci sarebbe il calcio italiano, la
legge Melandri non sarebbe applicabile e le piccole non se ne
avvantaggerebbero. Ricordo ai miei colleghi che Mediaset e' un gruppo
italiano, mentre Sky e' straniero. Dahlia Tv ci ha recato dei danni e
noi invece ci siamo messi a discutere su come dividerci la torta. Il
calcio femminile? Alla finale mondiale c'erano 75.000 spettatori allo
stadio e tantissimi nel mondo via tv. Vorrei creare una Lega con quelli
che intenderanno seguirmi. Volevo prendere Sorrento, Capri, Ischia,
Amalfi per farne una forte, ma Abete mi ha detto che non potevo prendere
il Sorrento perchè è in C. Allora gli ho replicato che volevo arrivare
in B con una autogestione finalizzata a dare sostegno al Napoli, un po'
come ha fatto il Barcellona che possiede una squadra nella seconda
divisione spagnola. Non accetto condizionamenti, non consento a nessuno
di impedirmi di esprimere le mie idee. Non l'accettavo nemmeno quando
andavo a scuola! Mi viene da ridere quando ci sono le commissioni di
censura per i film: ormai in tv si può dire e fare tutto, quando poi è
De Laurentiis ad alzare i toni ci si scandalizza. Diamoci una calmata,
non voglio fare rivoluzioni ma soltanto essere al passo con i tempi del
mercato perche' non voglio farmi cogliere di sorpresa. Non sono
invidioso, quando vedo uno che ha successo gli faccio un plauso a meno
che non sia stato scorretto e quindi mi dissocio. Chi riesce ad essere
innovativo per il sottoscritto è un riferimento da seguire per
migliorare sempre di piu'. Se sono soddisfatto per il mercato? La
preparazione dura sei settimane, lo sapete questo? Siamo appena alla
seconda ed è normale fare un po' di fatica anche contro una squadra di
livello inferiore. Non bisogna fare domande da tifosi. Dovrebbe essere
la stampa a consigliarmi invece di farmi certe richieste. Non voglio
essere scortese, ma e' importante essere razionali. La Juventus? Torna
ad essere una grande squadra così come Milan e Inter, mentre la Roma e'
un'incognita. Dove può arrivare il Napoli? Bisogna dare fiducia al
gruppo e a Mazzarri. Ci siamo rinforzati a centrocampo: sono convinto
che i nuovi arrivi daranno una mano anche in fase difensiva, facendo in
modo di subire meno gol. Daranno un contributo importante anche agli
attaccanti e ai due esterni Dossena e Maggio. Soprattutto per
quest'ultimo, che segna sempre quei sette-otto gol, riusciranno a dare
un sostegno importante. Hamsik e' un valore ormai noto. Non
dimentichiamoci gente come Santana, Mascara e lo stesso Cristiano
Lucarelli. Le due milanesi sono ancora avanti, ma sara' una bella lotta
per il terzo posto dove rientra anche la Lazio. Altri rinforzi? C'e'
anche il mercato di gennaio, dobbiamo essere obiettivi e fare i conti
giusti; per questo motivo cerco fondi all'estero".
IL PRIMO
POMERIGGIO - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato
alcune dichiarazioni ai tifosi a Dimaro prima dell'amichevole col
Barletta: "L'Italia rispetto alla Germania è passata a tre posti in
Champions ed io intendevo tutelare tutti. Mi sembra tutto nelle mani di
un despota intangibile, impalpabile. Berlusconi? No, non è lui. Io ho
fatto un tirocinio di sette anni, non ne sapevo nulla, mi sono preso gli
sputi a Martina Franca e ne sono orgoglioso, oggi ne rido perchè ho
imparato tante cose, che il calcio è una cosa importante perchè ci siete
voi tifosi. In Champions siamo in quarta fascia ed è chiaro che se vado
a giocare una infrasettimanale contro un Real Madrid, poi una
paritetica perchè non mi considero secondo a nessuno, ma vengo da una
partita dura, mi può creare frustrazioni nei giocatori per aver
pareggiato o perso. Il mio sfogo? Sono stato un cafone a casa mia, non
in casa d'altri come ha scritto qualcuno. Ho parlato a favore della lega
Italiana, non del Napoli. Quando non capiscono le cose, mi sfuggono,
ciò vuol dire che c'è sciatteria, mi 'sfastiriano, come diciamo a
Napoli. Non è che diamo fastidio, ma il fatto è che tutti quelli che ci
precedono sono passati per Calciopoli. Quella è un'immagine che resta a
futura memoria. Abete? Sono stato da lui, dà una dimostrazione di voglia
di cambiare. Anche le riserve bisogna poterle portare in panchina.
Vedere i giocatori in tribuna in borghese è qualcosa di disdicevole. Gli
ho detto l'altro anno del calcio femminile per vedere un San Paolo
pieno di donne. Loro mi hanno proposto una sessione amatoriale, io
invece voglio 12 squadre professionistiche di serie A. Fallace la
Gazzetta che ha scritto in merito cose inesatte. Io gradirei, dopo i
risultati eccellenti del mondiale femminile, di vedere donne fantastiche
in campo, non bisogna fare differenze perchè un popolo si compone di
uomini e donne. I tabelloni? Non dipende da me, l'impianto non è mio, ma
del Comune e io non posso fare lavori strutturali per poi montare i
tabelloni. Io li ho comprati dalla ditta che ha fatto le Olimpiadi, il
massimo che c'è. Diamo il tempo a De Magistris di fare in modo di
mettermi in condizione di montarli. Ma poi voi dovete pensare a vincere,
che vi frega dei tabelloni. Se tornerà Lavezzi? Torna, torna, lei è una
donna (la donna che ha fatto la domanda, ndr) se vuole si faccia
fotografare nuda e gli mandi un messaggio: ti aspetto. Torna il 4
agosto, scherzi a parte. I diritti d'immagine? Il procuratore di un
calciatore mi ha detto che in Germania non si discutono, si prendono
direttamente. Io gli ho risposto: "Allora perché tu vieni a rompermi i
coglioni qui in Italia?".
LA MATTINA -
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune
dichiarazioni a Dimaro dove ha partecipato alla messa officiata dal
Cardinale Crescenzio Sepe. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine":
"La mia sfuriata alla presentazione dei calendari? Io non amo gli
scippi, se si crede di poter utilizzare ciò che non ti appartiene,
allora io mi metto di traverso. Le tv hanno sfruttato le immagini del
Napoli. Una televisione proponeva il mercato degli abbonamenti
utilizzando quattro squadre ed inserendo il Napoli come terzo, ma quando
un network accetta di negoziare e lo fa, ringraziamo, ma quando ti
risponde senza averti avvertito che non ha soldi, io gli dico, perchè
non me l'hai detto? Vuoi farti pubblicità e poi paghi altri al posto del
Napoli? Allora il Napoli si tira fuori da questa situazione. La
Gazzetta dello Sport per 8 settimane ha avallato una cessione di Hamsik
rischiando grosso. Anche un programma di calciomercato ha usato Hamsik
come copertina e gli ho detto che rischiavano grosso. Stesso discorso
per Cavani, dove veniva reclamizzato con la maglia del Napoli anzichè
con quella delll'Uruguay. De Laurentiis sembra una persona poco educata
solo perchè difende dei diritti". (fonte Napoli Magazine)
1 commento:
Mercato ad un mese dalla chiusura.
Snobbati da Aguero e Rossi. Salutati dalle due più grandi promesse Pastore e Sanchez. Derisi finanche dai nuovi brasiliani (Gago, Neymar) che parlano di Italia troppo povera per permettersi i nuovi campioni verdeoro.
E' un campionato italiano alla deriva con squadre sempre meno all'altezza per le coppe europee, e con la Serie A sempre più spezzatino come unico sistema di competitività rispetto alla visibilità della Liga e della Premier inglese.
Nessun sceicco si affaccia nello stivale, come se Malaga, paragonabile ad una Bologna, valga più di una Roma o di una Napoli.
La Roma vende realtà e compra scommesse. L'Inter aspetta che qualcuno si interessi a qualche suo campione, possibilmente contribuendo anche allo stipendio. Milan in totale stasi e come al solito in attesa dell'ultimo minuto di mercato per i saldi di fine stagione.
A Udine, i tifosi, hanno 42 milioni di motivi per urlare tutto il loro disappunto con tanti cazzi e merde, mentre a Palermo un milione in più. E ai Pozzo e ai Zamparini? Un grazie per le sorti dell'economia italiana, ma che segnale per il calcio italiano.
Lotito che compra al discount, e quest'anno non c'è neanche lo scoppiettante mercato dei Preziosi.
Cacchio ma allora di cosa parliamo sui giornali?
Sull'orrore della fuitina sul motorino, per giunta senza casco!
Fortunatamente sono tifoso del Napoli e non dell'Udinese o del Palermo. Mi dispiace per loro col massimo rispetto!!!
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