giovedì 30 dicembre 2010
E' un Napoli record, mai cosi in alto da 20 anni!
Un anno così a Napoli non lo si vedeva da tempo. Da tanto tempo. Precisamente da 20 anni dall’anno di grazia 1990, quello del secondo scudetto e dell’ultimo campionato maradoniano. Il rendimento di Cavani è compagni in questo anno solare è stato superlativo: 1,711 punti a partita. Solo negli anni di Maradona, calcolando i tre punti a partita, la media azzurra negli anni solari è stata migliore (anche se si giocavano meno partite). Record naturalmente nel 1987, anno dello scudetto, con 2,069 punti a partita. Anche l’anno dopo (1,897) e quello prima (1,893) alla grande. Anche se tutti gli anni di Maradona furono sopra l’1.8 punti a partita (1,844 nell’85, 1,85 nell’89 e appunto 1,806 nel 1990). Ci sono poi gli anni di C1 e B, i primi di De Laurentiis, in cui c’è stata una media ragguardevole (2,079 nel 2005 e 1,829 nel 2006). Ma, appunto, non era serie A. Nel 2009 un calo negativo, 1,132, dopo un buon 2008, con 1,5 punti netti conquistati a gara. Magari sono numeri buoni solo per gli amanti delle statistiche, però autorizzano sogni da grande per il Napoli targato Mazzarri. Chi è stato in campo in quegli anni non vede grosse analogie tra le due squadre, naturalmente. Ma è pronto a scommettere su questo Napoli, sull’assalto al vertice che sarà dato nello spazio di tre giorni, da giovedì a domenica sera. «Altri tempi, c’erano Diego e altri fuoriclasse. Però questo Napoli non mi dispiace». Nando De Napoli era la sostanza di quella squadra. Tifa per gli azzurri di Mazzarri. Anzi, è sicuro di un risultato positivo contro Inter e Juve. «La verità? - ride - Secondo me dopo le feste questo Napoli si presenterà preparatissimo in campo. Noi invece al rientro dopo le vacanze soffrivamo un po’». Insomma, le vacanze erano vacanze negli anni ’80. «Oggi invece c’è Mazzarri che guida benissimo questo gruppo. Ho visto le ultime partite del Napoli. Si vede subito che i giocatori seguono quello che dice l’allenatore. Sono convinto che il Napoli si preparerà alla perfezione per queste due partite. E spero proprio che faccia risultato, perché la città, l’ambiente, la squadra se lo meritano proprio». Allora c’erano grandi campioni in squadra, adesso chi può essere l’idolo della folla azzurra? «Troppo facile dire Cavani. Così come Lavezzi e Hamsik sono grandi calciatori. Io personalmente trovo migliorato, ma tanto, Paolo Cannavaro». Certo, un Nando De Napoli, insieme a Bagni, o anche ad Alemao e Fusi, avrebbe fatto la gioia di Mazzarri, che punta su quantità e corsa in campo. «No, il calcio è cambiato e poi a essere onesti il Napoli attuale mi piace tanto. Anche a centrocampo». Anche Salvatore Bagni è d’accordo sul tenere distinte squadra attuale e quella degli anni ’80. «Diego era unico e quelle squadre giocavano un calcio strepitoso con dei giocatori di un tasso elevatissimo». Il Napoli di De Laurentiis invece «è costruito in sordina, tranquillo e sereno, che fa delle giocate e ha un gruppo importante con giocatori determinanti. Non parlo solo di Cavani». L’ottimo 2010 quindi, secondo Bagni, è merito soprattutto del gruppo e dell’allenatore. «Mazzarri sta facendo un lavoro fantastico, perchè la squadra non ha mai cali di tensione e non credo che possa avere un calo da qui alla fine del campionato». Fondamentale, ovviamente, nel cammino azzurro la doppia sfida di inizio gennaio. «Si, penso - dice l’ex guerriero, con passato anche in nerazzurro - che quella del Meazza il 6 gennaio sarà la partita più difficile dell'anno. L’Inter ha cambiato allenatore, avrà nuovi stimoli e vorrà fare bella figura, inoltre gioca in casa e se dovesse vincere potrebbe rientrare in un discorso scudetto»
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