E mentre i motori già rombano sulla pista, l’Italia si sta riavvicinando; e mentre il sole picchia forte e un po’ immalinconisce lasciarlo lì, a Baires, Napoli ricompare, prepotentemente, nei lampi abbaglianti di quello scugnizzo che infiamma. E mentre a Castelvolturno giunge l’eco del mercato, le soffiate su Inler e su una chiacchierata esplorativa per uno scambio con Pazienza (in comproprietà) e un pacco di euro (12 milioni) per Inler, rispunta la vocina diLavezzi: "Io sono felice a Napoli". Tutto il mondo è paese e l’Argentina che va incontro al san Silvestro, prima di tuffarsi nel nuovo anno, vuole pillole di pocho senza veli che - su Espn107,9.fm - servono a mezzodì. "Io a Napoli sto bene e sono felice. Devo dire la verità: all’inizio, quando sono arrivato, mi ha aiutato molto el pampa Sosa. Ora, però, parlo la lingua discretamente bene, conosco qualche parolina in dialetto, ascolto musica e canto, apprezzo i cori per me".
IO & LO SCUDETTO - La festa è finita ma, per lanciarsi incontro all’Inter e alla Juventus, il buen retiro con mammà s’è consumato tra ripetute ed esercizi vari, consigliati sin dentro casa dal dottor D’Andrea, in un tour de force stronca luoghi comuni, con la voglia matta di ricominciare, e bene. "Stiamo facendo uno splendido campionato, perché ritrovarsi a tre punti dal Milan capolista è un risultato serio. Il torneo è equilibrato, le differenze si sono assottigliate e noi intendiamo continuare a vivere questo momento di grazia. Stiamo facendo bene e non vogliamo fermarci. Ci siamo resi conto, da un po’, che contro il Napoli è difficile giocare e che, chiunque, viene a sfidarci con cautela. Ci temono e dunque organizzano molto la loro fase difensiva".
IO & DIEGO - L’epicentro dei pensieri è l’aeroporto di Ezeiza e nell’etere - inevitabilmente - spuntano i paragoni, i confronti, e, manco a dirlo, l’ombra di Diego, che il pocho allontana da sé con indiscutibile umiltà: "Io sono amato a Napoli e di questo sono grato alla gente. E’ vero, è anche difficile uscire, perché l’affetto è enorme. Ma non posso che essere soddisfatto di tutte le attenzioni cui mi fanno cenno. Però, onestamente, è impossibile fare comparazioni con Maradona. Lui è tanto, è troppo. Non regge alcun tipo di raffronto" .
IO & IL GOSSIP - E’ ( ormai) l’ultimo del 2010 e dall’aereo si può lanciare qualsiasi cosa, inutile o dannosa che sia: l’anno del Napoli, l’anno del pocho, quella mistura magica che fa secondo posto ed Europa League, comprende, però, anche il gossip, e una denuncia per rissa rimediata proprio prima di rientrare in Patria: "Tempo fa sono apparse in giro delle foto con signorine poco vestite, ma erano fotomontaggi. E per quanto riguarda la vicenda della querela, sono tranquillo: un mio amico stava litigando, dopo un incidente, io sono intervenuto per far da paciere. Non è successo nulla, non c’è da temere. Anche la società è al corrente"
IO & DE LAURENTIS - Natale in Europa Leaugue, Natale in zona Champions, Natale che profuma di scudetto: a Natale, stavolta, sono tutti più buoni, e la pace con De Laurentiis, siglata con il rinnovo proprio un anno fa, rappresenta il collante per una unione solida: "I miei rapporti con il presidente sono ottimi. Se un giorno dovessi andare via? Io sogno solo di fare tanti gol con il Napoli e di vincere. E’ chiaro che ognuno spera sempre in una grandissima: se dovesse accadere, vivrei tutto con professionalità. Ma io qui sto bene" .
1 commento:
Ciao Armilocho, buon anno e sempre grande Pocho!
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