domenica 31 ottobre 2010
Hamsik: "Poche occasioni, ma anche concretezza e cinismo"
Intervenuto nel post partita Marek Hamsik ha rilasciato interessanti dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: "Oggi abbiamo fatto tanto possesso palla, ma abbiamo creato meno occasioni rispetto alle altre partite. In compenso siamo stati più cinici e concreti. Gli obiettivi? Sarà importante tenerci nelle prime posizioni, il nostro obiettivo è l'Europa. Il campionato è lungo, alla fine si faranno i conti". Poi si parla della sua posizione e della media gol, leggermente più bassa degli altri anni: "Più o meno la posizione in campo è sempre la stessa, ora però con l'arrivo di Cavani mi trovo meno spesso a fare inserimenti. I gol non mi mancano, anche perché ne ho fatti 3 e non sono solo io a segnare, visto che Lavezzi e Cavani hanno fatto gli altri gol". Dopo si parla di turn-over e dei ricambi del Napoli: "Se la società varrò fare ulteriori acquisti io non posso saperlo. Posso solo dire che ora la squadra è forte e abbiamo dei ricambi ottimi, oggi abbiamo fatto turn-over, che serve molto a tutti per rifiatare". Infine si parla della trasferta di Liverpool: "Sono emozionato al pensiero di giocare all'Anfield Road, uno degli stadi più belli".
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3 commenti:
Ciao Armilocho simm tropp fort!!! Salutissimi
Hamsik è un campione fuori e dentro il campo. Sarà sempre più complicato trattenerlo a Napoli con le regole vigenti.
Speriamo che il 2013 dìa veramente una sterzata a tutto il sistema e che regoli in maniera più omogenea i flussi economici che il calcio muove.
E' assurdo costruire un progetto al centesimo quando ci si scontra con squadre che non hanno limiti grazie solo ad un sistema Paese che li tutela come patrimonio nazionale. Così avviene in Spagna, dove le squadre non hanno regole, così avviene in Inghilterra dove le regole ci sono ma è talmente importatnte la Premier, venduta nel Mondo 4 o 5 vole più della Serie A, che qualcuno chiude qualche occhio sui debiti fiume delle Società maggiori.
Ancora, con grande difficoltà di confronto, in altri Paesi è prevista la squadra B nelle serie minori, dove far crescere i propri vivai con uno stile vicino a quello della prima squadra, mentre in Italia per legge nessun Presidente può avere più di una squadra nei campionati federali.
Insomma, è veramente complicato fare calcio in Italia e confrontarsi addirittura col calcio estero che cresce continuamente (soprattutto nell'est europeo) e con meno regole costrittive. In più, la crisi economica rivela sempre meno Presidenti disposti a spendere del proprio per questo sport, oltre al fatto che le tasse sono decisamente sproporzionate rispetto al target europeo.
Per questo, non capisco, l'accanimento di alcuni tifosi sul progetto DeLa che da solo, ripeto, da solo, sta cercando di cambiare le regole con tutte le conseguenze possibili e che addirittura ci sta regalando soddisfazioni che da venti anni non avevamo il piacere di vivere.
grazie amici che visitate il mio piccolo blog e sempre forza Napoli
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