sabato 15 ottobre 2011

IL DOMENICO SPORTIVO. Serra: "Non mi piacciono certi procuratori..."

L'attesa trepidante per la nuova sfida, che sia Parma o Bayern, è frammentata da questi commenti sempre fuori luogo di paesanotti di turno che hanno la forza di direzionare il potere dei risultati. Sono stufo dei controsensi linguistici dei procuratori, del fantacalcio Balotelli - Lavezzi. A me questi tizi non piacciono. Sono giorni delicati, c'è gente che parla di obiettivi surreali come Champions o campionato, io volerei basso, davvero basso.

Il Napoli è una squadra che ha ancora alcune lacune tecniche e dirigenziali, sono anni che fallisce operazioni di mercato, soprattutto se paragonate a volumi economici investiti, che sono davvero importanti. Negli ultimi anni non ha segnato nessuna operazione in stile Pozzo - Zamparini, per intenderci.
Dei limiti mediatici meglio non parlare: abbiamo bisogno di uno stadio degno di nota, di Napoli Channel su Sky, di un manto erboso dignitoso, di un calciatore serio che calci le punizioni, di giornalisti equilibrati che lascino la squadra lavorare serenamente e di un sistema democratico per la vendita dei biglietti.

Napoli - Parma è la sfida che nella mia infanzia porta a pensare ad Alain Boghossian l'attuale vice Blanc nella compagine calcistica della nazionale francese, quel geniale centrocampista dai piedi d'oro che lasciò Napoli per un anno di limbo a Genova sponda Sampdoria, per poi consacrarsi a Parma, divenendo uno dei migliori giocatori della storia della Francia. Una bandiera parmense e io per anni l'ho ammirato, invidiandolo più di Crippa, Zola, Cannavaro. Ad ognuno il suo, ogni napoletano è matto di suo.

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