Un anno da ricordare e che rimarrà impresso nella memoria dei tifosi azzurri. Il secondo posto in classifica è frutto di una programmazione mirata che ha portato il Napoli vertici del calcio italiano e ai sedicesimi di finale di Europa League. La società partenopea verrà premiata oggi alle 11 nella sala conferenze dello Stadio San Paolo come migliore dell’anno per i risultati conseguiti. A ritirare premio, indetto dal Coni provinciale di Napoli, ci sarà il direttore sportivo Riccardo Bigon. Il Napoli è la quarta squadra dell’anno. Nell’anno solare ha conquistato 65 punti, alla pari della Sampdoria dietro alla Roma (81 punti), Milan (72) e Inter (66). E davanti alla Juventus (56). La Roma ha il record di vittorie (24) e vanta anche il primato delle minor sconfitte (5). Per formazione di Mazzarri, invece, 18 successi e nove sconfitte. La squadra partenopea ha conquistato 33 punti in casa e 32 in trasferta, dimostrando nell’anno solare di avere un certo equilibrio anche se in questo campionato ha già raccolto cinque successi lontano dal San Paolo (Sampdoria, Cesena, Brescia, Cagliari, Genoa).
Un bottino cospicuo, un marchio di fabbrica della squadra azzurra. Il cannoniere del Napoli nel 2010 e Marek Hamsik, con 11 reti. Lo slovacco, che ha sempre un feeling con il gol, si può considerare senza dubbio il giocatore più continuo. Segue il neo arrivato Edinson Cavani, il capocannoniere di questo campionato, con 10 gol, al pari di Ezequiel Lavezzi. La formazione partenopea ha conquistato dieci punti in più rispetto al primo anno di serie A di De Laurentiis alla diciassettesima giornata e sei punti in più rispetto all’anno scorso. Diverso, invece, il bottino conquistato in casa: 16 punti, due in meno dell’anno scorso, dodici in meno di due stagioni fa. Nel 2008-2009 e nel 2009-2010, dopo 17 giornate, il Napoli aveva il campo imbattuto (due sconfitte quest’anno). I punti conquistati lontano dal San Paolo è più che raddoppiato (17 punti, come il Milan; 9 punti l’anno scorso, 8 punti l’anno prima). Da rilevare, inoltre, che è migliorato il reparto difensivo: 17 gol incassati, rispetto ai 24 del campionato scorso, mentre i gol segnati si mantiene allo stesso livelli da quando gli azzurri sono tornati in serie A: 25/26. A dominare la scena è sempre il trio d’attacco: i 21 gol dei 26 totali (10 Cavani, Hamsik e 4 Lavezzi).
L’anno scorso 15 dei 26 totali (8 Hamsik, 4 Quagliarella, 3 Lavezzi). Lo stesso era nella stagione 2008-2009 con 18 sui 25 totali: Denis, 7 Hamsik e 4 Lavezzi. Il Napoli può sorridere solo con la Juventus con la quale ha un bilancio più che attivo: 4 vittorie, un pareggio e tre sconfitte. Male con Milan e Roma: una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte. Durante l’anno, il Napoli è la squadra che ha raccolto più punti fuori casa (32) appena dopo la Roma (33), un punto più della Lazio, quattro più dell’Inter del Milan, cinque più della Juventus. Alla ripresa, c’è l’Inter a Milano per confermare il trend positivo e per sfatare un altro tabu. Gli azzurri non battono gli interisti dal 1994 (autorete di Jonk e gol di Cruz 11 dicembre). Il Napoli di Mazzarri, infatti, è riuscito a imporsi su campi dove non si riusciva vincere da molti anni. E ora ci riprova anche a Milano sponda Inter.
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