Gennaro Iezzo, portiere del Napoli, è intervenuto ai microfoni di “Marte Sport Live” su Radio Marte, rilasciando alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Noi napoletani ci portiamo dietro l’umore della gente, tutti i giorni. Quando vinci, festeggi alla grande, ma quando si perde, dentro di te c’è la stessa amarezza di un tifoso vero”.
Che effetto fa sapere che i bambini si avvicinano al calcio prendendo te come riferimento?: “Se ci dovessero essere ragazzi che si ispirano a me, non può che farmi piacere. Lo sport è fondamentale per la crescita di un adolescente”.
Un portiere, o per meglio dire Gennaro Iezzo, cosa fa quando la palla è tra i piedi dei propri attaccanti?: “La testa, la mia testa, non va viaggiando chissa’ dove. Resto in campo. Il calcio nasconde insidie ad ogni angolo; molto meglio restarsene concentrati. Oggi il ruolo di portiere è decisamente più difficoltoso. Prima c’erano le marcature ad uomo, la palla non sgusciava via così facilmente, né si orientava in direzioni tanto imprevedibili”.
La tua parata più bella?: “Il rigore negato a Kakà è un bello sfoggio, ma quella più impegnativa risale ai tempi in cui militavo nel Cagliari. Ricordo che Sheva indirizzò la palla in rete con violenza e precisione, tanto che la platea del Meazza già esultava. Non so come riuscii a strapparla via dalla porta, quasi con le unghie”.
Altro napoletano è il portierino Sepe, ragazzo originario di Torre del Greco: “Si, con lui e Vitale faccio il viaggio insieme fino a Castel Volturno. Ovviamente guido io, sono ancora troppo giovani, non mi fido (ride, ndr.). Scherzi a parte, Sepe ha grande talento. In macchina gli gonfio la testa con consigli vari. Spero continui ad allenarsi con impegno come fa ogni giorno. Quanto a me, cercherò sempre di farmi trovare pronto qualora ce ne fosse bisogno".
In chiusura la parola passa ad un paio di tifosi in filo diretto col portierone azzurro. Uno di loro, sembra un pò irriverente: "Il tuo amore per Napoli è grande, ma se Guardiola chiamasse...?". "Genna' nel mio palazzo se vuoi, la guardiola del portiere è sempre libera...". E' Simone Schettino che inscena ad arte uno scherzetto.
Fonte: Radio Marte
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