Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a Sky Sport 24. "Errori dell'arbitro? C'erano un rigore a nostro favore e il gol del Chievo viziato da un fallo di mano. Ma vedo che anche altre squadre, come la Roma ad esempio, hanno di che lamentarsi, dunque non ci appigliamo a queste cose. La partita di Genova ha evidentemente influito sulle gambe e sulla mente dei nostri calciatori. Non si possono sostenere tante partite in un periodo così ravvicinato, anche se avessimo tre squadre con giocatori di uguale valore, il tecnico non avrebbe il tempo di allenare tutti. Lo dimostra il fatto che in questo momento altalenante siamo in buona compagnia: tutte le compagini impegnate sul fronte europeo stentano in campionato, eccezion fatta per l'Inter che fa storia a sè. Piuttosto mi chiedo perchè non si pone l'accento sul fatto che ci sono tante, troppe partite ormai. Si potrebbe iniziare il campionato ad ottobre per concedere agli allenatori di amalgamare meglio il gruppo che si ha a disposizione, per farlo però bisognerebbe eliminare almeno quattro squadre dalla nostra serie A. Comunque non sono preoccupato, sono sicuro che bisogna dare tempo ai nuovi innesti di capire bene Mazzarri cosa vuole da loro. Quando accadrà, il nostro tecnico avrà anche le giuste alternative da mandare in campo. Hamsik? E' un grande uomo che ha capito il valore del nostro progetto. Un calciatore, se non è contento di stare in una squadra, deve essere libero di poter scegliere di andare via".
Simpatico siparietto sul finire dell'intervista poi, con la collega Lia Capizzi che gli chiede: Presidente, ma le viene mai in mente di dire chi me l'ha fatto fare di entrare nel calcio? La risposta è stata chiara: "Mai, nella maniera più assoluta. Ho semplicemente dovuto rimandare il processo di internazionalizzazione del cinema italiano, che spero di poter riprendere quanto prima. Ma io sono un guerriero, non mi spaventa nulla"
Fonte: Tuttonapoli.net
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