lunedì 5 settembre 2011

Ultima settimana senza serie A!

Mentre tutti i giornali sportivi sono ancora impegnati a complimentarsi con il mercato azzurro e non si rispariamo a proclamare la squadra partenopea “Regina del Mercato Estivo” indicandola come una delle principali pretendenti allo scudetto, finalmente sta passando l’ultima settimana senza la serie A. Lo sciopero, che i calciatori avevano proclamato e dichiarato che sarebbe continuato ad oltranza qualora non fosse stato trovato un accordo tra i presidenti di serie A e l’AIC (Associazione Italiana Calciatori) volge finalmente al termine. Ma quali sono i punti di disaccordo tra le due fazioni sportive?
  • Contratto: la Lega vorrebbe che i giocatori avessero un contratto flessibile, ciò significa che gli introiti sono legati essenzialmente ai risultati. Ed in caso di retrocessione in serie B, l’introduzione dell’automatica riduzione degli stipendi.
  •  Terapie fisiche: secondo la Lega se il calciatore ha bisogno di terapie fisiche è obbligato a rivolgersi allo staff interno della squadra e non deve rivolgersi a professionisti esterni.
  •  Sanzioni: Secondo la Lega la sanzioni inflitte ai giocatori devono essere pagate dalle società.
  • Allenamento differenziato: I giocatori di un livello sono allenati in un modo e i giocatori della stessa squadra, ma di un altro livello, sono allenati in un altro modo.
  • Fuori rosa: Le società di calcio rivendicano il diritto dell’allenatore della squadra di decidere di far allenare in più gruppi i calciatori in rosa. Questo vuol dire che ci sarebbe il gruppo della rosa ed il gruppo, o i gruppi, dei fuori rosa, che si allenano a parte rispetto alla rosa dei “titolari”.
  • Trasferimento di squadra: Secondo la Lega i trasferimenti sono automatici, cioè il calciatore non si può rifiutare di andare a giocare di un’altra squadra dello stesso livello, se questa gli garantisce lo stesso stipendio. Se lo fa dovrà pagare una multa pari alla metà del suo stipendio e il contratto sarà da intendersi immediatamente rescisso.
  •  Contributo di solidarietà: Il contributo di solidarietà è una tassa che lo Stato chiede (da quest’anno) a chi percepisce redditi elevatissimi.
Per quanto riguarda il Contratto l’Aic è favorevole alla flessibilità, ma solo del 50% dell’intero stipendio; il secondo punto è uno di quelli per cui Aic e lega
sono totalmente su posizioni opposte, infatti i calciatori rivendicano la
possibilità di rivolgersi allo specialista di propria fiducia, le società, dal
canto loro ritengono di avere già “specialisti di fiducia” alle proprie
dipendenze. Questione sanzioni, a parere dell’Aic il pagamento della multa è a
discrezione del collegio arbitrale.
Gli ultimi quattro sono i punti che hanno destato maggior scalpore e sui quali le
società ed i calciatori si sono “impuntanti” sulle proprie posizioni: Allenamenti differenziati, Fuori Rosa, Trasferimenti di squadra e Contributo di
Solidarietà.
Per quanto riguarda gli Allenamenti, l’Aic ritiene che un diverso trattamento dei
giocatori in fase di allenamento, sia un trattamento altamente discriminante, e
la discriminazione è alla base anche della questione Fuori rosa, e di esempio è
la controversia nata tra Marchetti e Cellino. Il portiere ex cagliari, dopo aver dichiarato la sua voglia di lasciare la Sardegna ha visto sfumare il suo
trasferimento, e poi si è visto relegare in tribuna per un intero anno con l’impossibilità di prendere parte agli allenamenti della squadra.
La questione Trasferimenti è anch’essa una delle più accese, spesso infatti le
società vedono i giocatori rifiutare alcune mete perché non di loro gradimento,
proprio su questo punto Marotta Dg della Juve parlò di alcune società “ostaggio
dei calciatori” infatti Amauri aveva rifiutato ben 4 offerte provenienti dall’estero
perché ritenute non idonee. Il calciatore continuava a mandare messaggi d’amore
alla Juve che avrebbe preferito “liberarsene” e sgravarsi dello stipendio di
circa 4 mln all’anno, dato che il calciatore non rientra nei piani dell’allenatore.
Il contributo di Solidarietà invece prevede che per redditi alti (sicuramente
quelli dei calciatori lo sono) vi sia l’obbligo di versare una tassa aggiuntiva.  La questione però si complica, perché non si sa precisamente chi deve pagare questo contributo, se il calciatore o la società. Le società, dal canto loro, non ne vogliono
assolutamente sapere, ogni calciatore dovrà pagare il suo contributo singolarmente e autonomamente.
Queste sono le cause che hanno portato allo sciopero. Uscendo dal merito di chi ha ragione o meno io mi chiedi se lo sciopero sia stato la conseguenza di un
mancato accordo tra due parti che volevano realmente trovare un punto di
incontro ma non ci sono riuscite o se è stato voluto da qualcuno!?
Il pensiero, forse maligno (lo ammetto), mi viene ripensando alle parole di De
Laurentiis e di Tommasi (presidente dell’Aic) prima dell’ultima riunione di
lega utile a scongiurare lo sciopero, infatti il presidente partenopeo aveva
proposto la compilazione di un contratto temporaneo (valido fino a giugno 2012)
nel quale i punti della discordia venivano mitigati andando un po’ in contro
alle società e un po’ ai calciatori. Prontamente Tommasi rispose che il presidente
del Napoli era stato geniale nella sua proposta e che era un passo avanti a
tutti…! In realtà poi non se ne fece nulla e la prima giornata di campionato è
saltata senza molte spiegazioni.
Ma…ora, a distanza di una settimana, senza che lega di serie A e Aic si siano incontrate una sola volta…l’accordo ponte è stato accettato, il campionato partirà!
La cosa sembra un po’ strana, FORSE alcune società non hanno voluta accordarsi perché piene di infortunati (es: Milan) o perché ancora “cantieri aperti” per l’arrivo del nuovo tecnico e/o di nuovi acquisti (es: Juve, Inter, Roma, Lazio); o FORSE lo sciopero è stato voluto per distratte gli italiani da questioni ben più
importanti, come ha dichiarato Gigi Buffon dal ritiro della nazionale?!
Mah…forse sono io che voglio vedere il marcio un po’ su tutto ma…come si dice “A pensar male è peccato, ma SPESSO SI INDOVINA”.
Buon Camionato a tutti!

Rossella Attianese

2 commenti:

Nunzioazzurro ha detto...

Bravo Armilocho ad inserire questo pezzo. Ma sappiano che òle società non debbono essere ostaggi di questi famelici avvoltoi. Pagare a vuoto chi non gioca e farlo allenare in gruppo non ha senso. Poi il Tommasi sa bene che lui quando era alla Roma con Sensi padre voleva persino il premio allenamenti per la squadra. Sono leggi obsolete e vanno cambiate assieme a queste rozze accozzaglie di dirigenti come Beretta e Soci. Si sapeva che finiva tutto a tarallucci e vino all'italiana, che vadano in miniera come i cileni bloccati altro che sciopero ad oltranza per questi bambini viziati.

Unknown ha detto...

hai perfettamente ragione Nunzio.