Mistificazioni linguistiche, demonizzazioni mediatiche, demagogiche
reazioni presidenziali, preziosi assist di giornalisti, anni bui,
tremendamente bui.
Non credo di poter condannare Aurelio De
Laurentis, ha reagito come non hanno reagito i proprietari di Emerson,
Balotelli, Ibrahimovic e d’altri; non credo di poter condannare Gianluca
Monti, non per le sue evidenti qualità, né per il suo condizionamento
emotivo durante la presentazione, ma perché il 26 maggio scorso lo
stesso Presidente, descrisse la sua società come una gioielleria e che
qualora ci fosse stato un interesse, avrebbe gradito una comunicazione
diretta col Presidente del Consiglio.
Certo, mi sarei preoccupato di
domandargli quale porzione di campo percorrere, come colmare la distanza
tra i reparti più ampia di quella tra Pinzi e Asamoah, i difficilissimi
movimenti orizzontali che Mazzarri chiede o dell’assumersi
responsabilità di battere i calci di punizione, ma avrebbe fatto
sicuramente meno effetto.
Ma siamo tutti tifosi e non tutti giornalisti.
L’arroganza
non paga, le parole restano scritte, il loro peso è frammentato e
distruttivo. Gli attacchi ad Hamsik sono manipolati, così come le
risposte pacchiane di un discutibile stile presidenziale, orfano di un
Marino concettualmente superato, ma capace di conservare rapporti con la
stampa.
Mentre Murdoch chiude giornali, qui c’è gente che
dall’esterno li manipola, quella reazione da napoletano Presidente, ad
un napoletano della Gazzetta, è una scheggia di protezione del proprio
patrimonio, depauperato da interviste finte, condizionamenti emotivi,
titoli su testate irrispettose.
La verità è un'altra, che la
presentazione di Inler ha spostato equilibri calcistici stantii, come
quando Ferlaino comprava a Barcellona, come quando l'Hellas Verona
consegnava gli scudetti alla s.s.c. Napoli, ma questo non ha spostato
equilibri mediatici. Stamane litigi e odio ovunque, nei forum, nei bar,
sui siti, sui social network, tra colleghi ed estranei, anche della
stessa nazione, regione, quartiere, pianerottolo.
Proprio questo non
doveva accadere, hanno parlato e scritto tutti, tranne la Gazzetta dello
Sport, che affonda la sua vergogna non potendo negare la realtà di un
paese ad personam.
Siamo ai titoli di coda, lo slovacco dal
pronunciato dente avvelenato, è molto lontano da una riconferma, forse
Rudolf Jozef Krol, non avrebbe fatto certe dichiarazioni. Aimè, ci sono
cascato anche io.
Aurelio reagisce come un Pastore di un gregge
derubato, spodestando un signore mascherato, signorile e regale, per far
spazio indirettamente a Raiola e alle sue operazioni furtive e
criminali; Monti reagisce cadendo nello stesso tranello del parlare
d’altri e di convincerli a non andare via; il pubblico litiga perché si
sente diviso; quando forse bastava chiedere a Gokhan, il perché avesse
scelto un’azienda pulita nella città più bella del mondo.
Lettera scritta da: Domenico Serra.
3 commenti:
Armilocho, ne abbiamo molto sviscerato di queste cose scritte benissimo in questa lettera. poi commenteremo ancora su AZZURRISSIMO.
Nunzio sei un grande ti ringrazio.
Armilocho figurati, un grande sei tu, con il tuo eccellente Blog.
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