martedì 10 maggio 2011

De Laurentiis: "Mazzarri deve rispettare contratto. Ingaggi bassi? Stronz.., cresciamo alla grande"

Cavani squalificato per 3 giornate.
Ecco cosa intendo per sfere alte. Questo è sempre Tosel, vero? Domani ho riunione in Lega, sentiranno!"
Se si paleseranno i nemici in casa, resisterà alla tentazione di tagliare teste importanti?
"Io sono per l'onestà intellettuale. Se mi sento tradito sono capace di qualsiasi cosa. I contratti si rispettano, per gli antichi romani anche quelli verbali"
Cambio strategia in vista della Champions?
"Per ora c'è un piano A e un piano B a seconda della qualificazione diretta o ai preliminari. Chi lavora con me deve accettare progettualità e programmaticità".
Cosale ha chiesto Mazzarri?
"Mazzarri sapeva bene al momento della firma che andava a sposare un progetto di crescita graduale. Se ora non vuole più farne parte, o non lo condivide, deve venire a dirmelo. Come diceva Totò, siamo uomini o caporali? Noi al primo anno di A siamo andati in Europa, poi ci siamo ritornati e quest'anno ci torneremo ancora. Allora trovatemi un'altra realtò calcistica che abbia fatto passi così da gigante. Noi diciamo che Napoli è la quarta forza del campionato, ma sappiate che alle altre società mica fa piacere questa cosa...anzi, sono incazzati! Allora dobbiamo darci una regolata, e pensare alla squadra tedesca (lo Shalcke04 ndr) che è arrivata in semifinale di Champions. Dobbiamo aderire al fair play finanziario, e la cosa importante è essere tornati in Europa e fra fruttare il simbolo del calcio Napoli. Nemmeno la Juventus ha il marketing che abbiamo noi, per non parlare della Roma. De Laurentiis non vuol pagare certi stipendi? Chi vuol bene al Napoli non dice certe stronzate"
Premio Champions?
"Ho le scatole piene di questa storia. I calciatori del Napoli hanno tutti per contratto un premio, e quelli che non lo avevano hanno avuto da me la promessa di un premio se fossimo arrivati primi, secondi o terzi. La mia generosità è andata oltre la fase contrattuale. E come se un regista venisse da me a chiedermi un surplus sul contratto perchè il film è andato bene. Gli risponderei: scusa, ma ti ho ingaggiato per fare un film che andasse male?. Così come l'anno scorso c'è stata una cena in cui ho fatto un regalo ai calciatori e alle loro mogli, anche quest'anno accadrà la stessa cosa dopo la fine del campionato. Ho intenzione di portarli tutti con me a Capri, anche se loro non lo sanno ancora"
La passione azzura di Mazzarri si è esaurita?
"Non voglio crederci, altrimenti significherebbe l'esistenza di un retro problema che a me sfugge in questo momento"
Dopo le elezioni come si porrà di fronte al problema dello stadio? Costruirà uno stadio nuovo?
"Ho parlato con Crimi e mi sono lamentato di tutto il tempo che è stato perso per varare questa benedetta legge sugli stadi. Anche la Legge Melandri è sbagliata, perchè mi impedisce di poter competere con altre squadre europee. Perchè se io posso guadagnare 200 e invece "devo" guadagnarne 100, non posso fare la corsa con le più grandi squadre. Bisogna capire che le società di calcio sono società per azioni. Il problema è: siamo paritetici in Europa, ma poi devo ascoltare Abete che impone la limitazione al tetto degli extracomunitari. Stamattina leggevo che Blatter vuole mettere in piedi una Fbi del calcio per combattere le scommesse illecite: di problemi ce ne sono tanti sul tavolo, e vanno affrontati in maniera moderna. Ancora parliamo della possibilità di usare la moviola in campo. Bisogna passare all'attacco, non dovete riempire solo i vostri palinsesti. Bisogna usare i mezzi di comunicazione per cambiare le cose. Quand'è che ridurremo a 18 o a 16 le squadre di serie A? Dobbiamo essere pronti ad affrontare il mercato in maniera diversa, non ho sentito fare fino ad ora un discorso sui prossimi due anni: nessuno ha un'idea su come dividere i diritti collettivi. Questo è il nostro modo italiota e idiota di procedere, poi ci lamentiamo di noi stessi"
Come immagina l'epilogo di questo campionato?
"Vorrei un bel pareggio con l'Inter e una vittoria a Torino sulla Juve"
In questo momento come vive la questione Mazzarri il "tifoso" De Laurentiis?
"La vive normalmente, sapendo che Mazzarri ha un contratto per altri due anni"
Dopo Lecce le è passata la rabbia per la sconfitta?

De Laurentiis si infervora: "Voi giornalisti a volte siete in malafede. In me albergano due anime. L'anima del presidente e l'anima del tifoso. E vi ho sempre spiegato che quando sono sugli spalti divento incontrollabile, sono un tifoso. Quando entro nello spogliatoio, in quel momento ci entro da tifoso deluso, deluso di essere andato lì per fare una scampagnata. Poi come presidente, già sei ore dopo mi ero calmato. Mi sono detto: "Aurelio, non puoi che essere soddisfatto di quanto fatto fino ad ora". E' vero, i preliminari sarebbero un guaio dato tutto quello che comportano, anche in sede di mercato. E' chiaro che io faccio delle riflessioni, riflessioni da imprenditore: di notte sogno, ma di giorno devo fare i conti con la realtà. Come presidente allora mi sono detto: non posso prendermela con Mazzarri e i ragazzi, che hanno fatto un campionato straordinario"
- Luigi Necco a De Laurentiis: "Presidente, io sono ancora qua perchè voglio vedere lo scudetto". Risata generale in sala, De Laurentiis risponde: "Chi vivrà vedrà"
- Ancora De Laurentiis: "E' venuto il momento che questa città cambi marcia. A breve bisognerà eleggere il Sindaco, e noi dobbiamo consegnare le chiavi della città ad una persona: senza voler fare una campagna politica, e considerando che io voto a Roma perchè ho lì la residenza, se fossi un cittadino napoletano voterei Lettieri. Perchè rappresenta quel mondo dell'imprenditoria che ha le capacità per fare buone cose. Anche a me è stato proposto, ma non ho potuto accettare: io sono qui per portare in alto il nome del Napoli"
- E' il turno del presidente De Laurentiis: "Io mi sento profondamente offeso da tutti coloro i quali non si sentono onorati di stare vicino al mondo dei napoletani. Questa è una battaglia che ho deciso di intraprendere quando, nel 2004, è scattata questa iniziativa del Napoli. Oggi è una data importante, ricorre l'anniversario dello scudetto del 1987. "Passione azzurra", non è soltanto il titolo del libro, ma quasi una pena d'amore. E' un volume che pesa undici chili, ci vuole molto amore e molta passione per leggerlo: è il tributo più completo mai tentato nella rievocazione della storia del calcio a Napoli. Bisogna tenere in conto che il Napoli e la gente di Napoli sono la stessa identità. Quando parliamo di due creature differenti commettiamo un errore probabilmente. Non mi sono mai servito del Calcio Napoli per i miei interessi. Anzi. Le mie battaglie in Lega per difendere il nome di Napoli sono ormai risapute: c'è un nord che va affrontato. In questo libro giornalisti, scrittori, tifosi, sociologi, si sono misurati con questa passione così autentica"
- Maurizio De Giovanni: "Non esiste autore che non sia interessato a scrivere del Napoli. Nel mondo non c'è una città che sia connessa così forte con la sua squadra di calcio. E' questo non è un fatto di oggi, ma una passione iniziata davvero nel 1926. Il Napoli è stata l'unica squadra ad avere i tifosi ancor prima di nascere; il cuore del tifoso partenopeo pompa sangue azzurro. Questo libro nasce in un momento importante. Il Napoli finalmente è stato riportato nel posto in cui merita di stare. Posso dire senza ombra di dubbio, e senza avervi interesse alcuno, di essere di fronte alla miglior Spcietà Sportiva Calcio Napoli. Perchè checchè se ne dica, l'anno prossimo sentiremo finalmente quella musichetta".
- Di Mauro, editore del libro: "Oggi è 10 maggio, per noi napoletani un giorno sempre speciale. Non è un caso che abbiamo scelto questa data per la presentazione di un libro che è un'opera unica nel suo genere, in tiratura limitata di sole 1926 copie. Una sorta di bibbia del Calcio Napoli"
- E' arrivato il presidente De Laurentiis, accanto al lui sul palco del teatro Mimmo Liguoro, Franco Di Mauro e Maurizio De Giovanni

- Si terrà a breve la conferenza stampa di presentazione del libro "Napoli, passione azzurra". Il volume, stampato in un’edizione limitata di 1926 esemplari numerati a mano, è un pezzo di storia ideato dal Napoli per suggellare la passione del vero tifoso azzurro.

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