mercoledì 12 gennaio 2011
Fassone: “Il Napoli modello di equilibrio virtuoso per l’Uefa”
Marco Fassone, direttore generale del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live su Radio Marterilasciando alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da Tuttonpoli.net: ”E’ un buon momento del Napoli in generale, l’importante è non cullarsi troppo sugli allori perché il bello deve ancora venire. Il Napoli come modello? Questo lo devono dire gli altri, dai segnali delle istituzioni del mondo del calcio mi pare che la strada tracciata dal nostro presidente sia quella giusta. Il Napoli è la quarta squadra per investimenti fatti con 134,1 milioni spesi, ovviamente tenendo conto che la società veniva da categorie inferiori e necessitava di rifondarsi. Ma al di là del numero, la cosa importante è che tutto ciò è stato fatto tenendo sempre in equilibrio il bilancio. Questo va a tutto merito dell’approccio manageriale seguito dalla società, che ha saputo aggiungere ogni anno dei mattoni alla costruzione senza mai privarsi delle sue stelle. Platinì dice che i giocatori devono guadagnare di meno? Noi siamo una di quelle società più citate dal presidente dell’Uefa come esempio da seguire di equilibrio virtuoso, che può guardare con ottimismo al futuro. Lo stadio? Sul San Paolo stiamo cercando di fare delle riflessioni per ristrutturarlo affinché possa costituire, come già fa, un valore assoluto per la società e per la squadra, anche se temo che i tempi non saranno velocissimi anche per questioni di ricambio istituzionale della città. I tifosi del Napoli valgono moltissimo, forse Juve, Inter e Milan hanno più supporters, ma la qualità della passione dei napoletani è superiore. Solo dal punto di vista del licensing il valore dei prodotti a marchio Napoli è molto superiore rispetto a quelle delle altre grandi. Nuovi calendari? Si sta cercando di andare verso un’armonizzazione dei calendari tra i vari paesi, per esempio si potrebbe cominciare più tardi come auspica il nostro presidente. Dove può arrivare il Napoli? Io ho dei sogni e vorrei tanto si potessero realizzare. Il modello Barcellona? E’ il club che per affinità elettive il presidente ama di più, e in questo senso la cura del settore giovanile è cruciale e al centro dei suoi pensieri”.
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