sabato 18 dicembre 2010
Mazzarri: "Con il Lecce dimostriamo di essere una grande: dobbiamo vincere"
Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Lecce: “Mi fido di tutti i componenti della rosa, lo abbiamo già dimostrato quando ho fatto il turnover. Da quando si sono adattati, i nuovi hanno sempre fatto bene. E’ una partita che può riservare mille insidie, credo possa essere definita una gara trappola. Arriva alla fine di un ciclo importante contro squadre blasonate e inconsciamente si può pensare che è più facile di altre. So come la stanno preparando a Lecce, ci considerano una grande ed è giusto che sia così. Vengono a giocarsela senza troppi problemi. Sono reduci da una vittoria, hanno buoni schemi offensivi e mostrano un buon calcio. E’ l’ultima partita prima delle vacanze, farò di tutto affinché i giocatori siano superconcentrati. Vorrei che si capisse questo e mi auguro che dagli spalti ci sia un incitamento fino al termine della partita”. Mancheranno cinque titolari. “Se avessimo di fronte una super blasonata come il Milan, sarei più contento, voglio capire se il salto di qualità si è fatto completamente. Queste sono partite in cui si palpa lo stato di maturità di una squadra. Sono partite chiave e non si possono sbagliare. Credo che questo Napoli se affronta la gara come ha fatto con il Palermo, possiamo ripeterci nonostante le assenze. Ma senza le componenti di concentrazione, grinta, approccio, si rischia. Noi dobbiamo pensare di vincere con chiunque e per quelli che giocano meno è una possibilità importante per dimostrare il loro valore e far capire che stanno bene nella rosa del Napoli”. Il Pocho sarà ancora assente: “Come logica, se Sosa fosse stato benissimo, il sostituto ideale di Lavezzi sarebbe stato lui. E’ reduce da un infortunio e ha ancora delle remore. Oggi valuterò se è il caso che inizi lui. Ma non dimentico che a volte sono più importanti quelli che entrano. Uno dei due giocherà titolare, Zuniga – comunque – ha delle doti tali che quando sta bene può saltare l’uomo. Se l’ho scelto, vuol dire che per me ha fatto bene. Contro lo Steaua, ha creato scompiglio. Sosa ha un giocatore di qualità, ma nelle partite bloccate ha più fatica a saltare l’uomo con il dribbling. Sono orgoglioso anche di Vitale, è entrato con il piglio del giocatore importante. Ora lo considero uno che sempre un rendimento di livello. Sono davvero soddisfatto, è giovane e sta dimostrando di essere uno di cui mi fido”. L’emergenza sarà in difesa: “Sanno quello che devono fare, è quasi matematico. Siamo pronti a cambiare tre atteggiamenti tattici in base a quello che proporrà il Lecce. Grava, poi, ha quasi sempre giocato, lo considero un co-titolarissimo. Santacroce è stato impiegato meno per problemi fisici, Cribari – invece – ha davanti un certo Cannavaro. Ha avuto qualche sfortunato incidente di percorso, ma ha sempre fatto la sua parte. Sono fiducioso, ci vuole anche un pizzico di fortuna. Della fase passiva non sono preoccupato, ho provato Santacroce sul centro-sinistra, Grava ci ha già giocato, quindi dipenderà dalle contrapposizioni. Lo sapete che serve un altro mancino dietro, ne abbiamo solo uno che è Aronica e la rosa si può sempre migliorare. Rullo verrà in panchina”. Il Napoli ha il vento in poppa: “In questo momento, il campo ha detto che siamo vicinissimi alle grandi e se continuiamo così, possiamo fare un pensierino di insidiare le big di questo campionato. Anche con il Milan non meritavamo di perdere. Poi dipenderà da tanti fattori, comunque sarà difficile per tutti batterci. Siamo più consapevoli delle nostre possibilità e domani sono curioso di valutare la crescita totale della rosa e capire se l’organico è all’altezza. Noi domani dobbiamo vincere”. Magari ancora una volta nel recupero: “Vuol dire che non molliamo mai, quando gli avversari pensano di avercela fatta, noi colpiamo ancora. Siamo nati per soffrire, altre squadre sono più ciniche e raccolgono prima. La delusione di Yebda dopo il cambio? Non me n’ero neanche accorto, è normale che un giocatore non sia contento dopo una sostituzione, poi ha esultato per la vittoria. Vuol dire che il gruppo vale più dei singoli. Chi non ha accettato questa filosofia in passato, è andato via. Succederà anche a gennaio, chi resta deve rimanere con entusiasmo e sposare la causa al 200%, se qualcuno non sta in questa logica, è giusto che vada altrove. La nostra filosofia è questa”. Il Napoli ha quasi preso Fernandez: “Non c’è l’ufficialità, non ne parlo. Lo vedremo quando è nella rosa, credo sia un bell’investimento. E’ un giovane, è ovvio che un giocatore con esperienza in Champions dà subito affidabilità, quindi acquisti del genere vanno inseriti in un contesto come il nostro e poi verificati, ma questo è normale”.
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