ROMA, 9 ottobre - La carica e l'entusiasmo di Walter Mazzarri. Il tecnico azzurro si gode il secondo posto in classifica ma è convinto che il Napoli possa fare ancora meglio nel prosieguo del campionato, soprattutto in casa: «Ci sono arrivati molti complimenti nelle ultime settimane - ha detto a Radio DeeJay - Noi abbiamo un gioco, creiamo tante anche al San Paolo ma a volte non raccogliamo. Il fatto che stiamo andando meglio fuori casa per me è frutto della casualità ed è dovuto al fatto che nelle prime due partite in casa contro Bari e Chievo non eravamo ancora al 100%. Sono state un po' di coincidenze, all'inizio del campionato venivamo dalla Coppa ed eravamo un po' stanchi. Ripeto, le prime due partite al San Paolo sono state condizionate da questo, sono convinto che non si ripeterà durante l'anno. Il Napoli attacca con tanti uomini, ma deve sempre fare attenzione all'equilibrio di squadra. Questa che stiamo utilizzando è la formula giusta per ottenere risultati, perché non si può pensare solo al calcio spettacolo».
SUPER CAVANI - Edinson Cavani è stato il grande protagonista di questo avvio di stagione azzurra, per lui 8 gol con il Napoli fra campionato e Europa League e 4 in Nazionale, compresa la tripletta di ieri all'Indonesia: «È arrivato con tanto entusiasmo - spiega Mazzarri - con la mentalità giusta e si è inserito subito bene. Cosa ha più di Quagliarella? Mah, si muove bene in campo come d'altronde faceva anche Fabio. Probabilmente, se fosse rimasto, anche lui avrebbe fatto le stesse cose. Certo, essendo in quattro attaccanti, si sarebbero dovuti giocare sempre il posto».
DOSSENA RINATO - Fra i migliori in questo primo scorcio di campionato sicuramente Andrea Dossena, esterno sinistro che conta presto di conquistare anche un posto nell'Italia di Prandelli: «Ha avuto un brutto anno al Liverpool, poi quando è arrivato a Napoli si è fatto anche male. Quest'anno finalmente ha fatto la preparazione con noi, con i nostri metodi e i frutti si vedono. Adesso è tornato il vero Dossena».
LA SFIDA - In chiusura un primo bilancio dopo aver chiuso i suoi primi 365 giorni in azzurro: «Proprio l'altro giorno io e il mio staff abbiamo superato il primo anno su questa panchina. Napoli per me è stata una sfida, abbiamo sostituito un allenatore molto valido come Donadoni, per il momento sta andando bene ma non voglio aggiungere altro». Questione di scaramanzia.
Fonte: Corriere Dello Sport
Nessun commento:
Posta un commento