C’è un momento particolare che sta determinando il rinvio di molte
partite – ha detto Abete a margine di un master universitario che si è
tenuto nel centro sportivo del Calcio Catania, a Torre del grifo – e
senza dubbio ci sono anche problemi strutturali da affrontare. Quello di
avere stadi adeguati è uno dei problemi, se non il problema primario
del calcio italiano perchè significa contrastare maggiormente questo
tipo di rischi».
Secondo il presidente della Figc «non c’è
soltanto un problema interno allo stadio» ma anche di «viabilità e
sicurezza esterna». «E poi – ha aggiunto – ci sono tante altre
riflessioni da fare, come quella collegata ai calendari». «Il calcio –
ha ricordato Abete – ha risorse relative che vengono dalla gestione
degli stadi e dal merchandising, e quindi si tende a valorizzare il
mezzo televisivo e questo determina, in qualche modo, il fatto di pagare
pegno rispetto a situazioni di programmazione».
Abete ha
concluso con una valutazione generale: «occorre rendere i nuovi stadi
più fruibili ai tifosi e allo spettacolo del calcio, perchè – ha
chiosato il presidente della Figc – l’audience televisiva è fondamentale
ma lo sport vive se ci sono tifosi allo stadio». Ansa .
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