martedì 17 gennaio 2012

NAPOLI-BOLOGNA 1-1. Azzurri involuti e privi di idee


Un Napoli sotto tono e involuto rispetto alle ultime gare non riesce ad andare oltre uno stentato pareggio al San Paolo contro il Bologna. E dire che alla fine è andata anche bene agli azzurri… In quella che doveva essere la gara della svolta, del rilancio in alta classifica, la squadra di Mazzarri si è ritrovata a dover rincorrere. Dopo una clamorosa occasione fallita al 10° da Hamsik, i padroni di casa si sono ritrovati sotto di un gol: clamoroso il buco in difesa; evidente l’errore di Campagnaro; facile per Acquafresca superare De Sanctis. La reazione non è stata di quelle memorabili. Imbrigliato dalla gabbia tattica studiata da Pioli, autentica bestia nera di Mazzarri, il Napoli ha sofferto più del prevedibile. Quasi vuoto il taccuino del cronista fino all’intervallo.
Nella ripresa azzurri subito all’attacco e pericolosi con Pandev (54°), che non riesce a girare in porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 55° Mazzarri decide di dare una svolta tattica, passando ad un 4-2-3-1, con l’ingresso di Zuniga al posto dell’irriconoscibile Campagnaro. Napoli nervoso, poco incisivo, con Maggio e Inler in serata no. Al 70° arriva il pareggio: rigore, provocato da Perez, con un mani in area. Penalty trasformato da Cavani: per lui, undicesimo gol in campionato. Nel finale, inutile assalto, nonostante gl’ingressi di Vargas e Lucarelli.

LA PAGELLA DI AZZURRISSIMO

DE SANCTIS: nulla può sul gol di Acquafresca, che gli si presenta tutto solo in area. Nel finale salva su Di Vaio. VOTO: 6
CAMPAGNARO: se lo hanno visto Prandelli e Sabella, può dire addio al sogno di una convocazione in Nazionale. La sua peggiore partita da quando indossa la maglia del Napoli. Responsabile del gol del Bologna.VOTO: 4 (dal 55° ZUNIGA: entra subito in partita. VOTO: 6)
CANNAVARO: da perno della difesa a 3, passa a comandare la linea a 4. Niente sbavature. Spesso è il primo a far partire la manovra, pur esagerando a volte con i lanci. VOTO: 6
ARONICA: non ha particolari problemi nella sua zona. Impreciso in qualche appoggio. VOTO: 6
MAGGIO: l’ombra del bel giocatore che abbiamo spesso ammirato. Non ha indovinato un cross. VOTO: 4(dall’82° VARGAS: un tacco sbagliato, un paio di passaggi riusciti. S.V.)
GARGANO: molto più dinamico e propositivo dello spento Inler. Anche qualche idea interessante. VOTO: 6.5
INLER: corricchia, non gioca con l’intensità di un Pazienza o di un Cigarini stile-Atalanta e neppure con la cattiveria del suo dirimpettaio Mudingayi. Il re Leone si fa attendere. Leggermente meglio, comunque, nella ripresa, quando almeno è un po’ più svelto nel far girare palla. VOTO: 4.5 (dall’89° LUCARELLI: S.V.)
DOSSENA: dopo un primo tempo inguardabile, nel secondo suda sette camicie proiettandosi a fondo campo, ma rivelandosi spesso troppo prevedibile. VOTO: 5.5
HAMSIK: al 10° si divora un occasione d’oro, tirando addosso a Gillet un rigore in movimento.  Poco ispirato.VOTO: 5.5
PANDEV: il migliore del Napoli, anche se non riesce ad esprimersi appieno. E’ il giocatore che da’ più la sensazione di poter far male alla difesa felsinea. VOTO: 6.5
CAVANI: fa salire la squadra, segna dal dischetto in un momento davvero difficile. Ma non è in serata esaltante. VOTO: 6 
All. MAZZARRI: ogni volta che incontra Pioli sono dolori e palpitazioni. Impiega quasi un’ora per decidere di abbandonare la difesa a tre. VOTO: 5
Antonello e Luca Perillo

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