Edinson Cavani è tornato a brillare, come solo un gioiello puro può
fare. La doppietta contro il Manchester City resterà scolpita per sempre
nella storia del calcio napoletano. Due gol che lanciano il Napoli
sempre più nell’elité del football europeo e che segnano la rinascita
del Matador, dopo alcune settimane sotto tono. Ragazzo d’oro e di buoni
sentimenti, l’uruguaiano non era sembrato più lui dopo il furto subito
in casa. Un evidente periodo di appannamento dovuto senz’altro anche
allo stress da troppi impegni calcistici, ma soprattutto alle tossine
accumulate per le preoccupazioni legate alla sicurezza dei suoi
familiari, dopo lo choc per il colpo dei “soliti ignoti” nel suo ormai
vecchio appartamento di Lucrino. Visto che da tre settimane è venuto ad
abitare nella mia stessa palazzina, posso rivelare che lo abbiamo
letteralmente adottato per fargli ritrovare la serenità perduta. Nel mio
parco, sulla collina posillipina, un po’ tutti ci siamo adoperati per
accogliere con discrezione e gentilezza il nuovo ospite, la sua
simpatica consorte e il loro bellissimo bambino. Nessuno gli rompe le
scatole, nessuno lo assedia con richieste di maglie, biglietti e cose
del genere. Dalle guardie giurate a tutti i vicini, nessuno gli fa
domande sul Napoli. Quando lo si incrocia sotto casa, c’è chi gli fa
l’occhiolino, chi un sorriso, chi si limita a salutarlo con un semplice
“ciao Matador”. Addirittura spesso, cominciando dal sottoscritto, ci si
preoccupa di lasciargli un posto libero per l’auto. Lui tutte queste
cose non le sa nemmeno, ma forse le avrà già capite da solo. E
sicuramente le avrà gradite. Come spero avrà apprezzato i biglietti che
alcuni ragazzini gli hanno lasciato fuori il cancello e la pianta che la
Perillo’s family, a nome di tutti gli amici di Azzurrissimo, gli ha
donato dopo la splendida, indimenticabile doppietta di ieri. Non c’è
nulla di meglio, per far rendere al massimo un campione, che concedergli
un po’ di tranquillità tra le mura domestiche.
Antonello Perillo
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